Caso Suarez, Juve al momento non coinvolta nelle indagini. Tutte le news LIVE
Restano cinque gli indagati (tutti dell'Università per Stranieri di Perugia) nell'inchiesta della Procura sull'esame di italiano dell'ormai ex attaccante del Barcellona. Non sono emersi elementi, al momento, che coinvolgerebbero la Juve nell'indagine. Tutte le notizie in tempo reale
L’ipotesi di reato c’è: concorso in corruzione per due dirigenti dell’Università di Perugia. A mancare, invece, è ancora il mandante. Insomma, chi è il corruttore? E’ questa la domanda che al momento resta senza risposte, la più importante nell’indagine sull’esame organizzato per l’ottenimento del passaporto italiano di Luis Suarez. Il fatto nuovo è la presenza dell’avvocato Chiappero, legale della Juventus, in una telefonata in viva voce tra la sua collaboratrice avvocato Maria Turco e il direttore generale dell’Università perugina, ma anche questo nuovo elemento non sembra poter allargare il livello delle responsabilità. E poi ci sarebbe l’intervento del dirigente bianconero Federico Cherubini, anche lui in contatto col rettore Oliviero, per chiedere indicazioni burocratiche: ma anche questi nuovi elementi, uniti alle intercettazioni in mano agli inquirenti, non sembrano poter allargare il livello delle responsabilità e non a caso gli indagati rimangono i cinque dell’Università. Della Juventus e del suo direttore sportivo, come si evince dalle intercettazioni telefoniche, parlano gli stessi indagati tra di loro con frasi molto generiche che riferivano di un ipotetico interessamento di Paratici via telefono (chiamata che peraltro non risulta registrata) e della voglia della Juve di “fare prima possibile”, derubricate a mere confidenze tra amici e conoscenti. Si aggiunge poi la testimonianza del rettore dell’Università pubblica, il professor Oliviero, attivo nel ruolo di mediatore che racconta come “Paratici lo abbia contattato per girargli i ringraziamenti dello staff di Suarez e per l’accoglienza ricevuta”. La posizione della Juventus nell’inchiesta dunque al momento non cambia e i magistrati continuano le loro indagini, alla ricerca di chi avrebbe forzato per indirizzare l’esame di Suarez e per capire se davvero questo brutto pasticcio all’italiana rimarrà una corruzione senza corruttore.
Ansa: "Cherubini della Juventus chiamò il rettore per chiedere informazioni"
E' stato Federico Cherubini, Head of Football Teams and Technical Areas della Juventus, a contattare in virtù di una vecchia conoscenza Maurizio Oliviero, rettore dell'Università Statale di Perugia, per sapere se il suo ateneo tenesse gli esami di italiano necessari per la cittadinanza. E' quanto apprende l'Ansa da fonti qualificate di Torino. Originario di Foligno (Perugia), Cherubini si è limitato a chiederei indicazioni burocratiche sull'esame a Oliviero, che gli ha detto di rivolgersi all'Università per Stranieri.
Oliviero: "Ho fatto solo da tramite"
Oliviero: "Paratici mi ha solo ringraziato per la positiva accoglienza a Suarez"
Oliviero: "Non fu Paratici a chiedermi dove Suarez avrebbe potuto sostenere l'esame"
Il riferimento a Torino
Il contenuto del Pdf: indicazioni per l'esame
Modalità d'esame, spunta un Pdf
Gli indagati restano 5
Avvocato Chiappero, con Olivieri contatto telefonico in viva voce
Luigi Chiappero, avvocato della Juve, sarebbe entrato in contatto con il direttore generale dell'Università di Perugia, Simone Olivieri, attraverso una telefonata in viva voce e non in videoconferenza. Olivieri, infatti, avrebbe chiamato l'avvocato Maria Turco che, a sua volta, avrebbe messo in viva voce Chiappero per mettere in comunicazione le due parti: un primo contatto per conoscere la procedura d'esame di italiano di Suarez. Un elemento questo che, al momento, non aggiunge nulla alle indagini