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Punteggio pieno, cura Pioli ed effetto Ibra: perché il Milan può credere nello scudetto

Serie A
©LaPresse

Con la vittoria per 2-1 nel derby i rossoneri allungano a 20 la serie di partite consecutive da imbattuti. Nessuno ha fatto più punti del Milan in campionato dalla ripresa dopo il lockdown. E poi c'è l'effetto Ibrahimovic: 16 gol dal ritorno in Italia, con la doppietta all'Inter è diventato il miglior marcatore in attività nel derby. Bergomi: "Squadra costruita bene, può vincere lo scudetto", Costacurta: "Almeno 4 squadre più forti"

INTER-MILAN: GOL E HIGHLIGHTS

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Punteggio pieno dopo quattro giornate, vittoria del derby in cassa e un'imbattibilità che perdura da più di sette mesi, con l'ultima sconfitta datata 8 marzo. Da quell'1-2 a San Siro contro il Genoa il Milan non si è più fermato: il 2-1 all'Inter fa di Stefano Pioli il sesto allenatore nella storia rossonera a restare imbattuto per 20 partite ufficiali consecutive. La compagnia nell'elenco è ottima, considerando che gli altri cinque sono Lajos Czeizler, Nereo Rocco, Nils Liedholm, Arrigo Sacchi e Fabio Capello. Così ora i rossoneri, che hanno vinto le prime quattro partite di campionato per la prima volta dal 1995/96, quando erano allenati da Capello, guardano allo scudetto non più come un'utopia. Merito di una continuità di rendimento che vede il Milan a segno in campionato da 24 partite di fila. Dalla ripresa del calcio giocato dopo il lockdown quella rossonera è la squadra che ha messo insieme più punti: 30 nelle ultime 12 giornate dello scorso torneo, 12 nelle prime quattro della Serie A 2020/21. Che, sommati, fanno 42, ovvero 3 in più dell'Atalanta, 7 più dell'Inter e 10 sul Napoli (la Juve è solo settima al pari del Sassuolo con ben 16 punti in meno rispetto ai rossoneri) . Al termine del derby Pioli ha ribadito, con un fondo di verità, che ci sono almeno 3-4 squadre davanti ai rossoneri, ma se è vero che i numeri spesso dicono la verità, allora lo scudetto, continuità permettendo, non è più solo una lontana chimera.

Nessuno come Ibra: 16 gol dal ritorno in Italia

A rafforzare il pensiero tricolore dei rossoneri c'è ovviamente anche il rendimento di Zlatan Ibrahimovic, arrivato con la doppietta di sabato a quota 7 reti nei derby di Milano (cinque con il Milan e due con l'Inter) e capace di sorpassare Nils Liedholm come giocatore più vecchio a segnare nella storia della partita. Il 39enne svedese ha segnato nel derby più di ogni altro giocatore attualmente in attività e nella stracittadina meglio di lui hanno fatto solo Meazza a 12, e la coppia Nordahl-Nyers a 11. Zlatan ha inoltre eguagliato Silvio Piola come giocatore che ha segnato il maggior numero di marcature multiple in Serie A superati i 38 anni sulla carta d'identità: ben quattro. Due sono le doppiette stagionali su altrettante partite giocate in campionato e dopo lo stop per la positività al Covid Ibra è tornato ai suoi soliti livelli: leader, determinante per il gruppo e davanti alla porta avversaria, con 16 gol in 23 partite dal suo ritorno in Italia nello scorso gennaio. Ancora affamato, come assicurato anche su Instagram dopo il derby, nonostante 32 trofei di club già vinti in carriera.

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Quello delle ambizioni scudetto del Milan è stato uno degli argomenti principali del post derby di Sky Calcio Live, dove, tra i nostri opinionisti, il solo Beppe Bergomi ha accreditato la squadra rossonera tra le favorite per la vittoria finale. "Il Milan è una squadra costruita bene - le sue parole - ha Ibrahimovic che ha dato una consapevolezza incredibile a tutto il gruppo. Quando gli dai palla alta, lui la mette giù in ogni tipo di situazione e la squadra sale. Poi ha giocatori con attitudini importanti: quando hai gente veloce, dinamica e di spessore e forza fisica in mezzo al campo puoi solo crescere". Fiducia e consapevolezza: "Questa è una squadra che devi valutare sul lungo - sottolinea Bergomi - e loro ci credono. Ricordate le parole di Maldini, che aveva spiegato come l'anno scorso sia stato un campionato anomalo. A me il Milan piace, è stato costruito molto bene". Non è invece d'accordo con 'lo zio' il suo ex compagno di Nazionale Billy Costacurta, che sottoscrive le parole di Pioli: "Secondo me ci sono almeno 4 squadre che sono più forti dei rossoneri: Juve, Inter, Atalanta e Napoli. Il Milan, insieme alle due romane, lotterà per la Champions sperando che quelle avanti lascino qualcosa per strada. Però questa sera il Milan è stato sorprendente". "Ma il Milan ha allargato la platea per tutti i traguardi", lo incalza Paolo Condò. "Ho molto rispetto per i risultati e dopo 3 vittorie che ci potevano anche stare è arrivata la quarta di fila contro una squadra che tutti consideriamo come la favorita per lo scudetto o quanto meno come la prima alternativa alla Juventus". Chiude il giro dei commenti Matteo Marani, più scettico sulle possibilità dei rossoneri: "Non credo che il Milan sia da scudetto. E' chiaro che ci sta smentendo su tutto, dopo le vittorie anche con le grandi squadre. Ma tutto il gioco ruota attorno a Ibra e pensare che riesca a fare 38 partite tutte dello stesso livello alla sua età la vedo difficile. Più che altro da questo derby esce un grande interrogativo sull'Inter: 8 gol in 4 partite sono troppi per poter pensare di chiudere al primo posto"

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