Inter-Milan ed Everton-Liverpool: due episodi del sabato per chiarire regolamento e Var

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Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

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Dalla sfida tra Klopp e Ancelotti a quella tra Conte e Pioli, i Var sono stati molto impegnati. Se sui fuorigioco millimetrici il ‘guardalinee elettronico’ fornisce un verdetto molto accurato, altri due episodi sono molto importanti per chiarire la Video assistant referees e il protocollo: il fallaccio di Pickford a Van Dijk e il rigore concesso inizialmente all’Inter e poi revocato 

INTER-MILAN: GOL E HIGHLIGHTS - EVERTON-LIVERPOOL: GOL E HIGHLIGHTS

Due derby, due episodi che sono utili per chiarire il regolamento e/o il protocollo Var. A Liverpool la sfida ha lasciato parecchi strascichi, soprattutto per il gol vittoria annullato nel recupero a Jordan Henderson a causa di un fuorigioco millimetrico di Mané. Ma, proprio come per il gol annullato a Morata, va ricordato che - se da un lato il "guardalinee elettronico" è gestito dall'uomo e in quanto tale fallibile - dall'altro il software che viene utilizzato (il cosiddetto "cross-air") ormai fornisce un verdetto molto accurato, e che quando le linee di difensore e attaccante finiscono quasi per sovrapporsi l'indicazione per i Var è lasciare il verdetto del campo. Si suppone dunque - chiamatelo se volete atto di fede - che quando sul video appaiono la linea rossa e la linea blu vicinissime (accaduto più con Mané che con Morata) significa che in sala Var la differenza era sufficientemente chiara da emettere un verdetto (le linee che vediamo in onda sono più "grossolane" rispetto ai vettori del cross-air). 

Inter-Milan, il rigore revocato

Più interessante, dal punto di vista didattico, analizzare gli episodi che hanno portato all'infortunio di Van Dijk e alla revoca del rigore concesso all'Inter. In quest'ultimo caso bisogna focalizzare due momenti: il primo è il rimpallo sui piedi di Kjaer dopo il tocco di Eriksen che porta il pallone verso Lukaku. Trattandosi di una deviazione e non di una giocata il tocco del milanista non può rimettere in gioco l'attaccante avversario. Ciò avverrebbe con il tocco successivo, quando invece Kjaer va deliberatamente sul pallone. Ma a quel punto però il fuorigioco di Lukaku si è già concretizzato perché il centravanti dell'Inter è vicinissimo all'avversario e sta dando a sua volta la caccia al pallone. Dunque fuorigioco e niente rigore

Everton-Liverpool, il fallaccio di Pickford su Van Dijk

Esattamente come a Liverpool, dove la posizione irregolare di Van Dijk è stata rilevata subito in campo, ed è ovviamente precedente al fallaccio che commette ai suoi danni Pickford provocandone il grave infortunio. Ma...c'è un ma: perché a parte l'ovvia ripresa di gioco con un calcio di punizione indiretto a favore della difesa, manca l'intervento del Var che avrebbe dovuto richiamare Oliver per sottoporgli l'intervento del portiere dell'Everton per un potenziale cartellino rosso. Il fatto che l'entrataccia avvenga a gioco virtualmente fermo (appunto per il fuorigioco) infatti non esime dalla sanzione disciplinare per la gravità di un fallo. Cio accade soltanto quando l'eventuale cartellino è di tipo "tattico" (esempio classico quello di un rosso per chiara occasione da gol senza che il fallo sia imprudente o grave in sé dal punto di vista del contatto fisico).

A proposito di fallo grave: tale è stata considerata l'entrata di Chiesa su Cigarini dall'arbitro Fourneau. Poco da dire: il piede a martello sulla gamba dell'avversario giustifica la decisione, anche se è evidente la non volontarietà di far male da parte dello juventino.