Milan, Rebic pronto al rilancio dal primo minuto. Calhanoglu, rinnovo in salita

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Manuele Baiocchini

Manuele Baiocchini

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Rebic, decisivo dalla panchina nelle sfide contro Udinese e Verona, vuole tornare ad essere un punto fermo per i rossoneri. La dirigenza del Milan, dopo aver blindato il croato, sta discutendo i rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu: per il portiere proseguono i colloqui con Raiola, per il turco la strada per l'accordo è in salita

Stavolta ha preferito rimandare. D'accordo col CT della Croazia Dalic, Ante Rebic ha saltato la convocazione con la sua nazionale. Secondo Pioli non è ancora al 100% e la sosta può fargli bene perché Rebic vuole tornare ad essere un punto fermo del Milan come nella seconda parte della scorsa stagione. Aveva collezionato 11 gol e 3 assist, avrebbe voluto fare lo stesso all'inizio di questa ma una lunga squalifica in Europa e un brutto infortunio a Crotone hanno bloccato la sua ascesa. Nonostante questo, appena rientrato subentrando dalla panchina ha saputo svoltare le partite contro Udinese e Verona. Una vinta grazie ad un suo assist e chiaramente alla prodezza di Ibra, l'altra pareggiata con il Milan forza 4: lui, Calhanoglu, Leao e Zlatan lì davanti. 

Ora vuole riconquistare un posto tra i titolari, come ha conquistato la riconferma nel Milan, che l'estate scorsa ha deciso di acquistarlo a titolo definitivo dall'Eintracht. Dopo aver blindato il croato, ora la dirigenza rossonera vorrebbe fare altrettanto con i giocatori a scadenza: e se per Donnarumma i colloqui con Raiola proseguono senza riuscire a trovare la quadra, per Calhanoglu il discorso è molto più complicato. Il turco ha chiesto il doppio di quanto offerto dal Milan. Ad oggi il rinnovo è impensabile a meno che le parti non si vengano un po' incontro. Il problema è la scadenza, ogni giorno sempre più vicina e con i grandi club europei alla finestra.