Il 2020 di Conte: dal quasi addio alla voglia di scudetto

il bilancio

Silvia Vallini

Il bilancio del 2020 dell'allenatore dei nerazzurri: in estate è stato lontano, lontanissimo dalla società, a un passo dal divorzio; oggi invece sono vicini, come vicina, vicinissima è la vetta della classifica...

Combattivo come sempre, a un passo dall’addio, poi vicino, vicinissimo all’Inter dopo l’incontro di Villa Bellini. Calmo, persino troppo, si è detto ad un certo punto. Lui lo ha sentito e quando è diventato l’opposto dopo la delusione più cocente, l’eliminazione dalla Champions, si è chiesto a un certo punto: ma come mi volete? 

L'equilibrio

Nel 2020 delle tante complicazioni ci stanno anche nuovi punti interrogativi. In conferenza ha detto allora di cercare un equilibrio, proprio lo stesso che insegue l’Inter sempre più sua e che pian piano pare aver trovato. Intanto, dal 3-1 di Napoli in apertura, il 6 gennaio, sono 108 i gol segnati quest’anno – record storico eguagliato; sono 13 i punti in più ottenuti lo scorso campionato – chiuso al secondo posto – rispetto al precedente. L’Inter è arrivata a una finale europea, seppur poi persa, 10 anni dopo.

La valorizzazzione

Conte ha saputo valorizzare al meglio giocatori che rappresentano certezze per il futuro del calcio italiano come Bastoni e Barella, che stanno acquisendo un livello internazionale. Tra gli italiani, anche Gagliardini è stato pienamente riconquistato alla causa dopo quell’errore che a giugno lo aveva messo nel mirino dei tifosi. Ha ritrovato Darmian e poi Vidal, uomo di fiducia che si aggiunge a Lukaku e la base sta crescendo, insieme al gioco che si sviluppa sugli esterni trainato da Hakimi soprattutto, insieme all’ambiente.

Il futuro

La società interviene più tempestivamente come chiedeva mesi fa, che sia dopo una decisione arbitrale discussa o a sostegno di una scelta tecnica: Eriksen non è funzionale e quindi è sul mercato. Adesso rilancia: dopo l’intesa accettata, ora serve un passo oltre, lo facciamo? Alla società la risposta. Dalla sua parte, le 7 vittorie consecutive e se solo poco fa parlare di scudetto lo faceva sorridere, ora le sue intenzioni sono chiare: "Dovremo lottare per provare a vincere al di là di quello che manca e che c’è la storia dell’Inter è questa, quella di provare insieme ad altri grandi squadre di lottare fino alla fine per vincere".