Strootman: "Al Genoa sto bene, voglio dare il massimo per rimanere in Serie A"
ESCLUSIVAIl centrocampista olandese ha parlato in esclusiva a Sky Sport della sua avventura al Genoa, dove è arrivato in prestito dal Marsiglia a gennaio: "Qui mi sento bene, siamo sulla strada giusta per la salvezza e dobbiamo continuare così, magari facendo risultato anche nella prossima gara con il Milan. Futuro? Non so cosa vogliono fare il club e il Marsiglia, ci sono ancora 8 partite e voglio farle al meglio così magari posso rimanere in Serie A"
Da quando è tornato in Serie A ha contribuito al rilancio del Genoa, che con lui in campo e Ballardini in panchina ha ripreso la marcia verso una salvezza che sembra sempre più vicina. Fondamentale per il gioco dei rossoblù, Kevin Strootman ha preso in mano il centrocampo del Grifone diventando uno dei protagonisti più importanti della seconda parte di stagione dopo il suo arrivo in prestito dal Marsiglia nel mercato di gennaio. L'olandese ex Roma, che dopo la presentazione ufficiale non aveva più rilasciato interviste, ha parlato in esclusiva a Sky Sport. Diversi gli argomenti trattati, dall'impatto con l'universo Genoa alla prossima partita di campionato contro il Milan, arrivando anche agli obiettivi per il futuro. Infine, anche un pensiero commosso per la madre, scomparsa proprio poco dopo l'inizio della sua avventura in rossoblù.
Come giudichi questa tua esperienza al Genoa?
"Se non ti senti il benvenuto e non ti senti bene, non puoi giocare al meglio. Qui è stato diverso, mi sento bene, abbiamo una squadra forte e per questo posso fare bene. Devo e dobbiamo migliorare ancora per salvarci, ma siamo sulla strada giusta ed io sono tornato in Italia per questo"
Potete fare risultato anche a San Siro contro il Milan?
"Spero di sì"
Ti ricordi la tua prima volta contro i rossoneri con la maglia della Roma?
"La partita è finita 2-2, ha fatto gol Mattia (Destro, ndr) e ho segnato io su rigore. In quell'anno andava tutto alla grande. E poi ho fatto pure gol... Ma le partite a San Siro sono sempre speciali. Si gioca in uno stadio speciale e contro un club speciale, noi andremo là per fare punti, per fare risultato: questo è ciò che conta".
Per un olandese come te, cosa significa il Milan degli olandesi che ha fatto la storia del calcio?
"Tanto. Mi ricordo gli olandesi che hanno giocato al Milan, Van Basten, Rijkaard e Gullit hanno cambiato il calcio. Ma loro sono di un altro livello".
Tu da bambino magari identificavi la Serie A nel Milan: andarci a giocare contro è ancora più prestigioso, magari facendo anche risultato?
"No, in realtà non pensavo solo al Milan perché negli anni successivi c'erano anche altre squadre forti che sono rimaste tali tuttora, come la Juve, l'Inter o la Roma o altre squadre. Va bene, volevo dire pure la Lazio perché anche la Lazio era forte", (ride, ndr).
C'è la possibilità di vederti ancora in Serie A dopo questi mesi? Tu hai altri due anni di contratto con il Marsiglia
"E' una cosa complicata. Non so cosa vuole fare il club e non so cosa vuole il Marsiglia. Io di sicuro mi trovo bene qua al Genoa, abbiamo ancora otto partite da giocare, voglio fare bene così magari posso rimanere in Serie A"
Quanto pesa l'assenza dei tifosi? Vi mancano a Marassi?
"Ho giocato tante partite anche da avversario in questo stadio contro il Genoa e ho sentito come sono i tifosi anche contro di me. Non conta solo per me, ma anche per gli altri giocatori. Ma almeno noi possiamo fare il nostro lavoro, mentre tanta altra gente deve affrontare dei problemi e non può fare il proprio lavoro. Sarebbe bello giocare a San Siro davanti a 60mila tifosi, magari anche segnare un gol davanti ai nostri tifosi. Ci piacerebbe avere la nostra gente per avere un po' più di energia. Sarà bello per noi se dovessero tornare, speriamo il più presto possibile".
Dal tuo arrivo al Genoa non hai più parlato di una questione personale. Poco dopo il tuo arrivo è scomparsa tua mamma, quanto è difficile iniziare una nuova avventura, con così tante aspettative, con un lutto personale così grande?
"È ancora difficile parlare di questa cosa, io so che lei mi guarda sempre e che mi sostiene. Il club, i miei compagni, l'allenatore e anche i tifosi mi sono stati vicini, io voglio fare bene per lei ogni partita e ogni allenamento così sarebbe orgogliosa di me. Però è ancora difficile".