Serie A, le migliori giocate della 33^ giornata

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Daniele Manusia

©IPA/Fotogramma

Un tunnel di tacco di Ounas, un dribbling sensazionale di Ribery e altre giocate che hanno reso giustizia all'ultimo spettacolare turno di Serie A

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Meno cinque alla fine e la corsa per la Champions è più intricata che mai. Con una convincente vittoria contro il Milan la Lazio ha ribaltato il tavolo e ora sembra più in corsa dei rossoneri e della Juventus, che ha avuto bisogno di una prodezza di Morata per non perdere a Firenze. Dietro il Cagliari con una grande vittoria contro la Roma ha trascinato Benevento, Torino, Spezia e Fiorentina in una battaglia per non finire al terzultimo posto. Le migliori giocate le abbiamo viste sparse in questo turno emozionante, alcune fini a se stesse, altre decisive, tutte comunque bellissime. 

 

L’assist di tacco con tunnel di Ounas 

Contro il Parma Ounas ha segnato un gol e servito due assist. Il suo arrivo a gennaio ha rivitalizzato l’attacco del Crotone e se la salvezza non sembra possibile (più forse per una fase difensiva rivedibile) ha dimostrato di essere un giocatore che può fare le fortune di qualche squadra di Serie A, magari discontinuo, ma capace di giocate che in pochi sanno fare nel nostro campionato, come saprà chi segue con attenzione questa rubrica. Non è chiaro nel video qui sopra, ma lasciate lavorare la vostra immaginazione come Ounas, e vedrete la sua giocata chiara come acqua cristallina. All’esterno del Crotone basta sfiorare la palla con il tacco per chiudere un triangolo impossibile, facendo passare il pallone sotto le gambe del povero Brugman. Come gli è venuto in mente? Come si pensano queste giocate? Per noi è un mistero, ma speriamo di continuare a vederle fare a Ounas sui campi del nostro campionato. 

 

Il dribbling di Ribery su Cuadrado

Franck Ribery ha superato la soglia dei 38 anni e non sta certo passando una stagione facile, ma quando può mettere il gioco in pausa e puntare l’avversario in uno contro uno è ancora uno dei migliori giocatori al mondo. La creatività in dribbling rimane una frazione del suo talento che non verrà mai intaccata dal decadimento fisico e forse l’ala francese sarà capace di nascondere il pallone a difensori ingenui come Cuadrado anche a 60 anni. Peccato che dopo aver accarezzato il pallone con la suola e l’esterno, ipnotizzando il difensore colombiano come fanno quei prestigiatori che si fanno passare una sfera trasparente tra le mani senza far sembrare che lo tocchino, arrivi Bentancur a far svanire il prestigio. Ribery ha pur sempre 38 anni, perde quella frazione di secondo fondamentale e si allunga troppo il pallone sul più bello. Il centrocampista uruguaiano gli fa rimbalzare addosso la palla con un cinismo che stride con la bellezza di quanto avevamo visto fino a quel momento e l’azione finisce nel nulla.

 

L’intuizione di Kouame 

Chi l’ha detto che un attaccante non possa avere un grande talento difensivo? Nonostante Cristiano Ronaldo parta molto alle sue spalle e non abbia modo di vederlo, Kouamé intuisce le intenzioni della Juventus ancora prima che Cuadrado batta la punizione. Quando il difensore colombiano batte forte verso il dischetto del rigore dove sta correndo CR7, l’attaccante della Fiorentina si stacca dalla marcatura di Rabiot e si allunga con le sue gambe di gomma verso la palla. Alla fine per una grande prestazione c’è sempre bisogno di tutti, in difesa e in attacco.

 

L’azione di Carles Perez

Stop spalle alla porta con l’uomo addosso, girata su se stesso, progressione con l’esterno sinistro in accentramento, atterramento di Godin e infine tiro a giro sul secondo palo uscito di un soffio. Se potessimo escludere il contesto dalle azioni che raccontiamo in questa rubrica nella realtà proprio come facciamo in questo pezzo potremmo raccontare la stagione di Carles Perez attraverso questa grande iniziativa personale. Sappiamo che non è così, ma possiamo comunque goderci questo raggio di sole nella stagione buia dell’ala spagnola.

 

L’assist di Muriel nel gol di Malinovskyi

 

Che stagione sta facendo Muriel? Mancano ancora cinque partite alla fine, ma quanti calciatori mettereste davanti a lui in un’ipotetica lista di migliori del campionato? Muriel che è la cosa più simile a Ronaldo (il fenomeno) che ci è stata concessa, Muriel che entra e segna, che gioca titolare e segna, che salta avversari come paletti in un parcheggio, che tira mine sotto l’incrocio. A tutto questo Muriel ha aggiunto anche letture geniali, come questo assist con la suola, dopo aver messo in pausa il gioco e permesso al compagno di girargli alle spalle. Una giocata fantastica, da trequartista cerebrale, un’altra sfumatura del gioco di Muriel che abbiamo imparato a conoscere in questa stagione, quella in cui finalmente il suo talento si è compiuto come aspettavamo. Non è mai troppo tardi.