Serie A, nuovo designatore degli arbitri: Rocchi al posto di Rizzoli? A ore la decisione

IL CAMBIO
Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

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L’ipotesi circolava da tempo, fra qualche ora il cambio al vertice degli arbitri italiani potrebbe diventare una certezza. A sostituire Nicola Rizzoli dovrebbe essere Gianluca Rocchi impegnato nell’ultimo anno nella gestione dei rapporti tra Figc e Aia e soprattutto tra Aia e club

Ancora qualche ora poi l'avvicendamento al vertice degli arbitri italiani dovrebbe diventare realtà. Da tempo il nome di Gianluca Rocchi circolava come possibile successore di Nicola Rizzoli, amico e collega in campo per tanti anni. Nelle ultime settimane l'ipotesi si era fatta più concreta alla luce dei rapporti sempre più freddi tra il nuovo presidente dell'AIA, Trentalange, e l'arbitro della finale dei Mondiali 2014, la cui carriera da designatore con ogni probabilità si fermerà dopo 4 anni. Per il dopo Rizzoli erano stati fatti anche i nomi degli ex designatori Braschi e soprattutto Messina, che potrebbe comunque rientrare in ballo proprio come vice di Rocchi. Una soluzione trovata dopo che nelle ultime settimane l'Aia aveva dovuto scartare l’ipotesi di una sorta di "triade", con un supervisore e due designatori, uno per gli arbitri e uno per i Var. Una formula che aveva subito destato le perplessità del presidente federale Gravina.

 

A quel punto dovendo convergere su un unico nome - ovviamente con dei vicecommissari di fiducia a supportarlo - sono risalite le quotazioni di Rocchi, che proprio su indicazione di Gravina nell'ultimo anno aveva svolto il ruolo, peraltro molto apprezzato, di consulente per i rapporti tra Figc e Aia e soprattutto tra Aia e i club. I suoi incontri con le squadre di A e di B sono stati unanimemente riconosciuti come proficui e di alto profilo. Senza dimenticare che lo stesso Rocchi sta seguendo lo sviluppo del Var, il suo allargamento alla serie B e l'attivazione della centrale video unica in Brianza (dopo il tramonto dell'opzione Coverciano).

 

Rocchi avrebbe continuato volentieri a svolgere questo doppio incarico, e nel caso di un passaggio a un ruolo più tecnico, sarebbe partito senza problemi dalla serie C, per aiutare a crescere gli arbitri più giovani e fare esperienza prima di esporsi ai venti gelidi della serie A. Alla fine però potrebbe cedere alla "chiamata alle armi" di Trentalange (e indirettamente dello stesso Gravina, che vedrebbe di buon occhio il suo nome), pur consapevole che lo aspetteranno polemiche e qualche notte insonne.