Inter, Oriali parla dopo la separazione: "Dispiace, ma resterà sempre casa mia"

Serie A

Il dirigente, al quale l'Inter non ha rinnovato il contratto interrompendo così una storia d'amore lunga 55 anni, confessa la sua amarezza per la fine del rapporto coi nerazzurri ma dimostra anche tutto il suo orgoglio e la felicità per i tanti attestati di stima ricevuti: "I cori dei tifosi e le parole di Zanetti le porterò per sempre dentro di me. Sono dispiaciuto, ma non posso che rispettare la decisione della presidenza"

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“L’Inter è e sarà sempre casa mia”. Pur coi suoi modi sempre eleganti e il suo stile decisamente poco polemico, Lele Oriali questa volta vuole farsi sentire. E, pochi giorni dopo essere stato di fatto cacciato dalla società alla quale da oltre 50 anni ha dedicato ogni suo sforzo di professionista, si confessa ai microfoni di Bruno Longhi si SportMediaset, spiegando quali sono le sue sensazioni e le sue verità: “Chiaramente sono dispiaciuto per la decisione del’Inter, come potrei non esserlo. Ma è una decisione che devo rispettare perché ogni club ha il diritto di scegliersi i collaboratori che preferisce. In ogni caso l’Inter resterà sempre casa mia e quello che è successo negli ultimi giorni mi ha fatto capire, se ancora ne avessi bisogno, che c'è tanta gente che mi ha voluto e mi vuole bene. Lo striscione esposto dai tifosi e i cori a me riservati, ad esempio, resteranno sempre nel mio cuore e per questo voglio ringraziare tutti i sostenitori dell’Inter che in questi anni mi hanno dato sempre grandi attestati di stima.” Oltre ai tifosi, anche il vicepresidente Javier Zanetti, a Oriali molto legato, ha espresso bellissime parole nei confronti dell’ex dirigente nerazzurro, che ovviamente ha contraccambiato: “A Javier va un ringraziamento speciale per ciò che ha detto. Lui sa benissimo quanto abbiamo lavorato per il raggiungimento dello scudetto che i tifosi aspettavano da undici anni. E’ stato un grandissimo successo al quale hanno contribuito in molti. A partire da Antonio Conte che ha saputo riportare l'Inter ai livelli che le competono. Io via perché troppo legato ad Antonio? E’ una domanda che non mi pongo. Come detto posso solo rispettare le decisioni della società”. 

Da Lukaku al trionfo di Wembley

Una società, quella nerazzurra, che in estate, a causa del necessario ridimensionamento economico imposto da Zhang, si è privata del giocatore simbolo delle ultime due stagioni, Romelu Lukaku: “E’ un ragazzo d’oro, gli auguro veramente il meglio. Senza di lui chiaramente si perde qualcosa, ma anche la squadra che ho visto in campo sabato mi ha fatto un’ottima impressione e credo resti una delle maggiori pretendenti per lo scudetto. Ovviamente anche grazie al lavoro fatto da Conte nelle due ultime stagioni”. L’ultima, per Oriali, è stata a dir poco trionfale, tra lo scudetto nerazzurro e poi la vittoria dell’Europeo della sua Italia: “E’ stato veramente un anno indimenticabile, finito con la ciliegina della vittoria agli Europei grazie ad un gruppo coeso e vincente, con un forte senso di appartenenza, che ha reso orgoglioso il nostro Paese. Merito di questo successo va in gran parte a Roberto Mancini e a tutto il suo staff. Il mio futuro in azzurro? Nei prossimi giorni avrò un incontro in Federazione e penso che ci siano tutti i presupposti per andare avanti insieme fino al Mondiale del 2022".