Lazio-Bologna, Baroni: "Tutta la rosa mi segue"
LAZIOBaroni esulta per tutto, vittoria e prestazione: "Siamo contenti per i risultati, ma quello che mi piace di più è vedere la voglia di giocare un calcio offensivo e coraggioso. Tutta la squadra mi dà certezze". Parla anche Lotito: "Ci voleva un ricambio di tutte le componenti, ora c'è gente motivata"
"La squadra mi piace perché traspare la voglia di giocare e fare un calcio offensivo con coraggio e personalità. Chiaro che siamo contenti per i risultati, ma principalmente voglio che la squadra abbia sempre questa identità, con piglio e determinazione". Marco Baroni vince ancora, ma quello che più gli piace lo vede sul campo e non tanto sul tabellino. La sua squadra continua a convincere e a entusiasmare.
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"Tutta la rosa si sta facendo trovare pronta"
L'allenatore della Lazio si sofferma anche sui singoli: "Lazzari ha corsa ed energia, perciò gli dico sempre di andare forte. Noi vogliamo il sostegno sugli esterni e per questo faccio i complimenti anche a Pellegrini per come ha sostituito Nuno Tavares". Secondo Baroni il match era segnato già prima che gli avversari rimanessero in dieci: "Il Bologna era in difficoltà anche prima dell’espulsione, avevamo indirizzato il match a livello mentale. Io alleno tutta la rosa, non lascio indietro nessuno e negli allenamenti tutti mi vengono dietro. Per questo mi fa piacere notare come ognuno riesca a sfruttare le opportunità. Fattore Olimpico? C’è una bella atmosfera, ogni volta resto sempre stupito. La squadra deve saper coinvolgere il pubblico”.
Lotito: "Ho ritardato troppo il ricambio"
Oltre a Baroni, anche il presidente laziale Claudio Lotito ha parlato a Dazn nel post partita: "Dobbiamo proseguire così, con umiltà. Ora avremo un ciclo di scontri diretti molto complicato, ma lo spirito è giusto. Ho ritardato il ricambio necessario, ero troppo affezionato a persone che pensavo potessero incarnare un senso di appartenenza, ma oggi questo non esiste più. C'è gente nuova e motivata, che crede che la Lazio sia un punto di arrivo e non di partenza. Chi c'era prima si era un po' seduto per quanto fatto in passato, bisognava ripartire con un nuovo gruppo".