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Roma, Mourinho: "Derby senza Pellegrini? L'arbitro ha fatto una cag..."

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Alla vigilia del suo primo derby di Roma, Mourinho ha parlato in conferenza: "Bello preparare partite del genere. Non serve neanche motivare i giocatori. Temevo di più la partita contro l'Udinese". Poi sull'assenza del suo capitano: "Di Pellegrini ce n'è uno solo, un conto è averlo, un conto è farne a meno". E sul turnover: "Ora serve stabilità e fiducia"

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Domenica alle 18:00 all'Olimpico di Roma si giocherà il derby della capitale. Lazio-Roma sarà il 120° derby nella carriera di allenatore di José Mourinho, che nella conferenza stampa della vigilia ha presentato l'importante sfida, sottolineando sin da subito il privilegio di poter preparare partite del genere: "Sono partite belle da giocare, partite che non preoccupano un allenatore, perché non serve neanche motivare i giocatori: tutti sono concentrati al 100% nella partita. Mi preoccupava più la partita contro l'Udinese, perché lì potevo temere che la testa fosse già a questa partita. Cosa mi aspetto dalla mia squadra? Mi aspetto quello che dico dal primo giorno: giochiamo per vincere. Poi non sempre si può farlo: la Lazio ha le nostre stesse ambizioni. Il nostro atteggiamento però deve essere sempre quello di una squadra che vuole vincere, e a fine partita voglio che i miei giocatori abbiano dato tutto. Noi giocheremo cercando di controllare il gioco, aggredire, segnare se possiamo. Quando invece non avremo palla al piede dobbiamo rispettarli perché hanno qualità e dovremo essere bravi a difendere. E' molto difficile vincere una partita facendo bene solo una fase di gioco. Per vincere domani serve una partita molto completa, perchè giochiamo contro una squadra di qualità". Mourinho ha poi ribadito, seppur indirettamente, di avere le idee chiare sul futuro e sugli obiettivi di questa Roma: "Sappiamo perfettamente dove vogliamo andare e come. Io ho già avuto delle squadre in passato in cui avevo qualche dubbio sugli obiettivi: qui i dubbi non esistono. Se ho motti particolari per questa partita speciale? No, credo sia più importante parlare poco e giocare tanto.  Le parole possono andare via con il vento. Me lo dice l'esperienza. Domani alle 18:00 conteranno i fatti". Importante sarà anche la spinta del pubblico giallorosso, da cui Mourinho ha detto di essere già rimasto colpito per un motivo particolare: "Quello che mi ha colpito di più è come la gente è stata con la squadra con l’Udinese dopo la sconfitta. Questo mi dice che c’è empatia. E' facile avere empatia quando si vince. Quella poi spesso va via al primo risultato negativo. Qui invece pur avendo perso e non avendo giocato bene, abbiamo sentito l’empatia fino all’ultimo minuto, anche nel momento di difficoltà. I tifosi meritano tutto dai ragazzi, ma anche i ragazzi meritano tutto da loro. Direi che quasi al 100% i tifosi sentiranno che la squadra giocherà anche per la loro passione". 

Le parole di Mou sull'assenza di Pellegrini e il poco turnover

La Roma domenica giocherà il derby senza il suo capitano, Lorenzo Pellegrini, espulso nell'ultima partita contro l'Udinese. Questo il commento di Mourinho sull'assenza del centrocampista giallorosso: "Pellegrini? L'arbitro Rapuano ha fatto una cag... Di Lorenzo ce n'è uno solo. Questa partita si è cominciata a giocare al 90′ di Roma-Udinese, perchè avere Pellegrini è una cosa, non averla è un’altra. La sua espulsione mi ha dato molto fastidio, ma ho dovuto controllare le emozioni e le frustrazioni. Chi gioca al suo posto però non lo dico". Poi Mourinho ha anche commentato il poco turnover da lui effettuato in queste prime giornate, spiegando i motivi delle sue scelte: "Siamo a inizio stagione, non c’è stanchezza, punto alla stabilità. Dopo ci sarà spazio per turn-over. La mia opzione è ovvia. Sono arrivato, giochiamo in modo diverso, abbiamo bisogno di stabilità, di fiducia. Chi non sta giocando è gente molto giovane, che non è preparatissima, ha bisogno di tempo. Mi sembra un processo assolutamente normale"

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La rivalità tra Lazio e Roma

Infine, Mourinho ha anche parlato della rivalità tra le due squadre di Roma, facendo riferimento anche alle sue esperienze passate: "Sono qui da poco, devo vivere di più, devo capire di più al dettaglio. Una cosa è sentire, un'altra è essere dentro e capire tutto. La rivalità è una cosa bella, al 100%. Se alleni il Real Madrid, i tifosi dell’Atletico vorrebbero che vinca il Barcellona. A me piace giocare i derby, è un previlegio giocarne uno che non avevo mai giocato, e sarò più ricco dopo questa esperienza. Al di là del derby, voglio che la mia squadra abbia più ambizione che vincere un derby. Per me non è l’unico obiettivo della stagione". E su quel precedente contro la Lazio del 2010, quando era sulla panchina dell'Inter e vinse, avvicinandosi definitivamente al titolo e privandolo alla Roma: "Di quella partita ricordo che vincemmo 2 a 0 e sentivo che dalla parte dei tifosi laziali non erano in appoggio alla propria squadra. Ma l’Inter ha vinto lì come tante altre partite quell’anno". 

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