Caso plusvalenze, Gravina: "Evitare processi sommari"

Serie A

Durante la presentazione in Campidoglio a Roma del Bilancio Integrato 2020 della Figc, il presidente Gabriele Gravina ha parlato degli effetti positivi del trionfo europeo dell'Italia ma anche di quelli negativi legati alla pandemia da Covid. E ha detto la sua sull'inchiesta della Procura di Torino

"Nel mondo dello sport ci sono continuamente forme di degenerazione che comunque devono essere accertate oltre che provate. Eviterei in questo momento ogni forma di processo sommario”. Cosi' il n.1 della Figc Gabriele Gravina alla presentazione del Bilancio Integrato 2020, a proposito del caso plusvalenze che vede la Juve e i vertici indagati. “Dobbiamo rimetterci alla magistratura ordinaria – prosegue -, che ha strumenti più invasivi rispetto al mondo dello sport. Stiamo studiando a livello di Uefa, in una commissione che ho l'onore di presiedere, di adottare accorgimenti che saranno inseriti nelle prossime licenze nazionali. Ma tutto ciò che può essere ricollegato a una valutazione soggettiva di mercato non può essere tradotto in un algoritmo. Il mercato è il mercato, c'è una domanda e una offerta, parliamo anche di società di capitali e anche di società quotate in borsa, immaginate se possiamo fare riferimento a criteri che non siano soggettivi. Il tema è un altro, dobbiamo capire se possiamo adottare dei criteri che generano comunque delle cautele e delle precauzioni per tenere in seria e debita considerazione le plusvalenze effettive e fare riferimento a quelle che sono legate a scambi di finanza. Ci stiamo lavorando".

I dati del Bilancio Integrato 2020

Grazie alle partite di Euro 2020 giocate all'Olimpico di Roma, si è generato un incremento di circa 168.8 milioni di euro (+0,08% sul PIL regionale) equamente distribuito tra le varie componenti del Prodotto Interno Lordo. E' quanto emerge dal bilancio integrato 2020 della Figc, presentato stamane in Campidoglio a Roma. L'evento, nello specifico, ha generato un volume netto aggiuntivo di 117.150 mesi di lavoro, l'equivalente di 9.762 posti annuali a tempo pieno. In generale, però, tra il 30 giugno 2019 e il 15 marzo 2021, la Figc ha perso oltre il 23% dei propri calciatori tesserati, ovvero quasi 245.000 giocatori in meno, mentre gli spettatori potenziali nel calcio professionistico persi a causa della chiusura degli stadi ammontano nel 2019-2020 e nel 2020-2021 ad oltre 22,1 milioni. Nelle due stagioni considerate - si legge nello studio sviluppato con la consulenza di PwC - il calcio professionistico ha subito un impatto netto dell'emergenza sanitaria stimabile in oltre 1,1 miliardi di euro, mentre a livello indiretto e indotto l'impatto sul PIL del calcio italiano è diminuito del 18% (da 10,1 a 8,2 miliardi di euro) con un decremento di oltre 27.000 posti di lavoro attivati (da 121.737 a 94.462). L'emergenza epidemiologica e il significativo impatto socio-economico che ne è conseguito, ha visto la Figc portare avanti un intervento che si è sviluppato in diverse direttrici strategiche, a cominciare dalla creazione di una task force coordinata dalla neocostituita Commissione Medico-Scientifica della Figc e dalla definizione di specifici protocolli sanitari, con quasi 74.000 test molecolari e sierologici effettuati nel calcio professionistico (2019-2020). 

 

 

"Il calcio fa bene all'Italia"

"Euro 2020 è stato un successo organizzativo nonostante le restrizioni dovute dal Covid - ha sottolineato il n.1 della Figc, Gabriele Gravina -. L'impatto del Coronavirus sul sistema calcio ha però generato oltre 22 milioni di tifosi persi e reso necessario un intervento senza precedenti della nostra federazione con la creazione di una task force specifica".

"Investire nel calcio, ma serve riforma"

"L'indotto del calcio non è solo economico, Euro 2020 ha rappresentato una straordinaria occasione di riavvicinando dei tifosi ai colori azzurri – prosegue Gravina -. Questa relazione rappresenta l'influenza che il calcio, la Federazione, ha sul Paese. Un capitale da non disperdere e su cui investire. Voglio ribadire che per recitare un ruolo principale nel sistema paese, il calcio ha bisogno di un processo di riforma che lo proietti nel futuro con maggiore snellezza, rendendolo più fruibile e accattivante. Dobbiamo iniziare a usare un concetto nuovo nel nostro mondo, senza pensare ai posizionamenti sul mercato del nostro PIL ma valorizzando sempre di più il BIL, cioè il nostro Benessere Interno Lordo. Perché il calcio rappresenta un vero e proprio benessere per le comunità di riferimento".

"Euro2028, entro marzo posizione su candidatura Italia"

“Noi stiamo lavorando all'Europeo del 2028, è un primo obiettivo al quale dobbiamo puntare in ordine di tempo – conclude Gravina -. Adesso siamo concentrati su questo ed entro marzo dobbiamo dare la nostra posizione ufficiale per la candidatura"