Cessione Salernitana, nessuna caparra versata: per ora resta la scadenza ultima del 31/12

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Per quanto riguarda il futuro della Salernitana, nessuno ha versato la caparra pari al 5% dell'offerta fatta per rilevare il club. Il 31 dicembre 2021 resta la data irrevocabile per la cessione della società. La delicata questione sarà tra gli argomenti del prossimo Consiglio Federale, in programma il 21 dicembre 2021

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Sale la tensione per il futuro della Salernitana. Società, calciatori, impiegati, tifosi: la paura è di essere estromessi dal campionato. Nessuno infatti ha fin qui versato la caparra pari al 5% dell’offerta fatta per rilevare il club, una delle condizioni poste dai trustee (oltre ai requisiti dell'autonomia e dell'indipendenza rispetto alle famiglie Lotito-Mezzaroma e alla solidità progettuale).

Cosa rischia la Salernitana

C’era una data chiave, quella del 15 dicembre 2021, che doveva fissare la determinazione della futura proprietà. Al di là delle offerte pervenute (un gruppo estero con riferimenti in Piemonte, un altro che opera nel mondo dello spettacolo e un altro romano), nessuno ha versato la caparra richiesta. Sarebbe pronta anche una cordata locale disposta a intervenire solo per evitare la revoca dell’affiliazione e cercare poi acquirenti solidi. Il 31 dicembre 2021 resta la data irrevocabile per la cessione del club, pena l’esclusione dal campionato, con la sola opzione di una proroga di eventuali ulteriori 45 giorni tecnici per definire il closing. Salvo richieste dei trustee di concordare con la FIGC una nuova scadenza. Magari a fine campionato. E proprio per questa delicata situazione, già martedì 21 dicembre 2021 l'argomento verrà discusso nel Consiglio Federale.