Lazio-Atalanta, Gasperini: "Contento di quanto fatto. Ilicic? Lo aspetteremo sempre"

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L'allenatore nerazzurro soddisfatto per il punto ottenuto all'Olimpico: "Difficile fare di più con dieci giocatori fuori, quasi tutti in attacco". Poi su Ilicic: "Situazione delicata, gli siamo vicini ma nemmeno i medici sanno dare risposte precise. Le nostra testa è una giungla, lo aspettiamo"

Un pareggio in piena emergenza, Gian Piero Gasperini è soddisfatto per lo 0-0 ottenuto dalla sua Atalanta sul campo della Lazio. "Si può sempre fare di più, ma per me è difficile non essere contento della prestazione dei ragazzi. Tanti erano fuori ruolo e si sono dovuti adattare, peccato aver perso Miranchuk perché si stavano aprendo alcuni spazi e lui ne stava approfittando: quella sarebbe stata la nostra carta, visto che purtroppo in panchina non avevo attaccanti di ruolo. Ma sono molto felice di quello che hanno fatto i ragazzi", le parole dell’allenatore dell’Atalanta. Che a precisa domanda ha risposto così dei problemi personali di Ilicic: "Per me non è facile parlare di una situazione così personale. Posso dire che a Josip saremo sempre vicini, sono situazioni che vanno al di là del calcio e noi con lui abbiamo sempre avuto un rapporto di tanti anni,  con situazioni molto felici in campo. È molto propositivo, è una persona normale. Avventurarsi nella nostra testa è una giungla, non è facile per gli psicologi, figurarsi per noi. Io spero che lui trovi delle soddisfazioni venendo al campo, come è sempre successo; non si è mai impegnato tanto come quest’anno. Lo aspetteremo tutta la vita come persona, come calciatore è imprevedibile la cosa. I medici non sanno darci una risposta, non posso darla io. Ne parlo questa volta per non parlarne più, è una cosa un po’ delicata", ha affermato Gasperini.

"Fuori in 10, difficile fare di più"

Atalanta che nelle ultime giornate ha avuto più difficoltà in fase offensiva, match con la Lazio compreso: "Non c’è solo l’assenza di Zapata che pesa, mancano anche Ilicic, Malinovskyi, Muriel e Boga, che ancora non c’è. È rimasto Piccoli che ha fatto la sua ottima gara, ha giocato Pessina attaccante, poi addirittura anche Pezzella. Abbiamo costruito anche qualcosa di buono, ma la nostra è stata una partita prettamente difensiva, contro l’Inter abbiamo creato qualche occasione più. In questo momento dobbiamo accettare questa situazione di grande emergenza, con dieci giocatori fuori quasi tutti in attacco", ha ammesso Gasperini. L'allenatore dell'Atalanta ha poi proseguito: "Non era facile affrontare la Lazio in queste condizioni e siamo stati bravi ad averla mantenuta a distanza. Ora vedremo dopo la sosta di recuperare qualcuno. Scalvini? È stata una mia decisione farlo giocare a centrocampo, non volevo snaturare tutta la squadra. È stato molto bravo, è un giocatore di prospettiva. Abbiamo corso solo il rischio sul palo".

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"Riusciamo ad adattarci bene"

Gasperini ha poi aggiunto: “Quanto conta la mia esperienza nel trovare soluzioni in situazioni d’emergenza? Conta l’esperienza e il fatto che sono qui da anni. Ormai lavoriamo sui dettagli, abbiamo giocato qualche centinaio di partite e dico sempre che giochiamo contro i moduli. Abbiamo acquisto una capacità di adattamento che ci permette di tenere il campo molto bene, ma è merito dei giocatori, io dico solo cosa fare: la duttilità nei ruoli in allenamento a volte li fa divertire”. Per chiudere un pensiero sula scomparsa di Gianni Di Marzio: "Nonostante la rivalità c’era grande stima e rispetto. L’ho apprezzato molto nel periodo alla Juventus, lui era osservatore e quando c’era occasione di parlare per me era un riferimento, mi dava sempre qualche spunto e qualche conoscenza importante. Mi spiace molto".