L'attaccante del Sassuolo, in attesa del rinnovo di prestito con il Penarol, è stato arrestato con l'accusa di possesso di arma da fuoco. In un controllo di routine a Maldonado, gli è stata sequestrata una pistola 9 millimetri con otto munizioni. Stava viaggiando in un'autoncon a bordo altre tre persone. Il presidente del Penarol, Ruglio: "Non è sotto contratto con noi ma sappiamo cosa fare se le accuse saranno confermate"
Nicolás Schiappacasse, attaccante uruguaiano del Sassuolo, in attesa di rientro dal prestito dopo l'esperienza al Penarol (ma con possibilità di rinnovo nel club della capitale), è stato arrestato dalla Polizia a Maldonado mentre stava recandosi allo stadio per assistere alla gara tra Penarol e Nacional. Dopo una comune perquisizione a un posto di blocco, le forze dell'ordine hanno sequestrato al giocatore, classe 1999, una pistola 9 millimetri con otto munizioni. Dal ministero dell'Interno hanno confermato a 'El País' che il calciatore stava viaggiando insieme ad altre tre persone in un veicolo privato che è stato trattenuto con una procedura di routine, in uno dei punti di controllo. Fonti della Procura hanno confermato che Schiappacasse resterà in custodia almeno fino a questo giovedì e potrebbe essere accusato, poiché avrebbe dichiarato di portare l'arma con l'obiettivo di consegnarla a una persona una volta dentro lo stadio. Secondo le stesse fonti, il giocatore ha cercato di disfarsi dell'arma quando ha visto la Polizia. Sempre secondo le forze dell'ordine sarebbe stata sequestrata anche una pillola di droga. L'auto era guidata da un uomo di 22 anni con precedenti penali e, oltre al giocatore, lo accompagnavano due ragazze di 22 e 18 anni.
Ruglio: "Se accuse confermate, non rinnoveremo il contratto"
L'arresto per porto d'arma del calciatore (che al momento non ha contratto con il Penarol, ma avrebbe dovuto rinnovare il prestito) avviene nel quadro di una forte battaglia che il Ministero dell'Interno uruguaiano sta conducendo contro la violenza nel calcio. "Aspetterò di sapere cosa è successo. Oggi non è un giocatore del Peñarol - ha spiegato il presidente del Penarol Ignacio Ruglio - Sappiamo che tipo di misure dovremo prendere quando le cose saranno confermate". Secondo quanto riportato a 'Ovación', il presidente Ruglio è convinto che, se l'accusa e le dichiarazioni del giocatore saranno confermate, il suo contratto non verrà rinnovato perché il club vuole mandare messaggi chiari contro la violenza.