Atalanta, caso Palomino: attese le controanalisi. Il difensore sospeso in via cautelare

doping
©IPA/Fotogramma

Il difensore argentino è risultato positivo al Clostebol in un controllo antidoping effettuato a sorpresa da Nado (organizzazione nazionale antidoping) a inizio luglio. Palomino ora ha tre giorni di tempo per richiedere le controanalisi, dopodiché, se verrà confermata la presenza della sostanza proibita, verrà giudicato dal Tribunale nazionale antidoping dopo l'estate

È ancora incerto il destino di José Luis Palomino. Il difensore argentino dell'Atalanta è risultato positivo alla sostanza Clostebol Metabolita, uno steroide anabolizzante derivato dal testosterone, in un test antidoping effettuato a sorpresa da Nado (l'organizzazione nazionale antidoping) a inizio luglio. Il Tribunale Nazionale Antidoping ha sospeso in via cautelare l'atleta, che ha tre giorni di tempo per chiedere le controanalisi: qualora dovesse essere accertata la presenza della sostanza proibita Palomino verrà giudicato dopo l'estate dal Tribunale nazionale antidoping, a meno che non decida di patteggiare.

Palomino rischia fino a 2 anni di squalifica

Ora Palomino rischia fino a due anni di squalifica, che diventerebbero addirittura quattro qualora dovesse essere accertata l'intenzionalità dell'assunzione. Il Clostebol è uno steroide anabolizzante utilizzato soprattutto nelle creme cicatrizzanti. Ed è proprio il Clostebol che nel 2017 portò alla squalifica per un anno dell'allora capitano del Benevento Fabio Lucioni. L'entità della squalifica dipenderà anche dall'eventuale responsabilità di terzi: per il difensore italiano classe '87, infatti, venne accertata quella del medico sociale dei giallorossi, Walter Giorgione, che ammise di aver utilizzato sul giocatore uno spray cicatrizzante contenente il clostebol. Il medico fu squalificato per 4 anni

leggi anche

I probabili rigoristi squadra per squadra in A