Napoli, De Laurentiis: "Avevo detto che avrei allestito una grande squadra"

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Massimo Ugolini

Massimo Ugolini

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Questa estate, dopo il mercato rivoluzionario del Napoli che ha lasciato andare via diversi big in varie zone del campo, era quello dell'inserimento dei nuovi acquisti l'interrogativo che aleggiava sulla squadra di Spalletti. Che, però, ha saputo integrare subito. De Laurentiis: "Avevo detto che avrei allestito una grande squadra, nessuno mi ha creduto"

SERIE A, TUTTI I GOL 

Non ci credeva nessuno. In pochi, forse, ma non al punto di andare pubblicamente controcorrente al moto di insoddisfazione popolare per un mercato nel segno del ridimensionamento economico e apparentemente tecnico. Non li conosceva quasi nessuno. Kvara e Kim, un georgiano e un sudcoreano, manco fosse una barzelletta. Per alcuni una mancanza di tatto, per non dire sfrontatezza, pensare di poter sostituire la storia recente del Napoli con due perfetti – o quasi – sconosciuti. Ora a ridere, anzi sorridere, sotto i baffi, è il presidente De Laurentiis, anche lui, inutile nascondersi, sorpreso dalla capacità dei nuovi di adattarsi da subito al progetto disegnato da Luciano Spalletti. Kvara, Kim e gli altri due, Simeone e Raspadori. Subito dentro e subito in gol, in Champions contro il Liverpool e a Ibrox, in campionato contro lo Spezia e a San Siro. 

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Ci speravano tutti, ma non se l’aspettava nessuno che Kvara potesse sbocciare così presto, per giunta in autunno, la stagione dell’ambientamento, ma anche quella in cui si capisce se la vendemmia sarà buona, all’altezza delle aspettative. È stata un’ubriacatura di dribbling, assist e gol, senza mai andare fuori di testa, nonostante la giovane età. 21 anni, che si sommano ai 22 di Raspadori, ai 25 di Kim e ai 27 di Giovanni Simeone che, come un veterano, ha avuto la freddezza di battere Maignan nella sua prima a San Siro con la maglia del Napoli. Il gol che ha aperto una nuova prospettiva alle ambizioni scudetto. Come il padre a Torino 22 anni fa con la maglia della Lazio. Di padre in figlio, questione di dna. L’urlo di Kim dopo aver stoppato l’ultimo assalto rossonero alla porta di Meret il manifesto di un’identità e di un carattere che sconfinano l’anagrafe. 95 anni in quattro. Nessuno come loro in Serie A, immediatamente integrati nel progetto azzurro, capace di rinnovarsi con la forza delle idee e con il coraggio. Non ci credeva nessuno, forse, ma quei quattro sono arrivati a Napoli convinti di potercela fare.

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La soddisfazione traspare anche dalle parole del presidente De Laurentiis, che a margine della presentazione del docufilm "Sophia", commenta quello che sta facendo la sua squadra: "Del Napoli non parlo, parlano i fatti. C'è una mia conferenza stampa nella quale ho detto che avremmo allestito una grande squadra, poi non ci ha creduto nessuno e invece...".