Marotta: "Inter in vendita? Situazione sopra la mia testa"

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L'amministratore delegato nerazzurro commenta i rumors del Financial Times circa una possibile cessione del club: "Sono voci ricorrenti, ma dobbiamo solo ringraziare la nostra proprietà perché fino a oggi non ci ha fatto mancare nulla". E su Inzaghi aggiunge: "Mai pensato di cambiarlo. Il rinnovo di Skriniar? I matrimoni si fanno in due, ma sono ottimista"

Come rivela il Financial Times, la proprietà dell'Inter avrebbe dato incarico a due advisor di dare il via alla ricerca, già da questa settimana, di soci o potenziali acquirenti. Le banche al lavoro per garantire la cessione del club sarebbero Goldman Sachs e Raine Group che hanno portato in porto recentemente il passaggio di proprietà del Chelsea. "Secondo quanto riferisce una persona vicina al club, il colosso di Nanchino è pronto a iniettare un capitale di 100 milioni di euro quest'anno in tranche - si legge sul FT -. La persona ha anche riferito che Suning è aperta a nuovi partner e prenderebbe in considerazione la vendita di una quota di minoranza". La ricerca, dunque, è sempre quella di un partner o comunque di un socio di minoranza ma in mandati esplorativi di questo tipo le trattative possono avere evoluzioni rapide e differenti. Se qualcuno, infatti, arrivasse con una proposta pronta ad accontentare la richiesta di Suning di 1,2 miliardi di euro, lo scenario e il futuro del club potrebbe cambiare repentinamente. Giuseppe Marotta, tuttavia, ha preferito non dare troppo peso ai rumors, come confermato durante l'intervista a Sky Sport in occasione del Gran Galà del Calcio: "Posso dire che sono voci ricorrenti in questi due anni - ha spiegato l'Ad nerazzurro -, ma non devono distoglierci da un ringraziamento alla famiglia Zhang che ha profuso circa 800 milioni di euro in questi anni. È un momento difficile della società, loro stanno continuando a onorare nel migliore dei modi quelli che sono gli impegni finanziari nei confronti terzi, quindi dobbiamo essere sereni e concentrarci solo sulle vicende sportive. Posso dire che questa è una situazione che passa sopra la mia testa, ma non possiamo esimerci dal ringraziare la nostra proprietà perché fino a oggi non ci ha fatto mancare nulla".

Marotta: "Mai pensato di cambiare Inzaghi"

Nel resto dell'intervista l'Amministratore delegato dell'Inter si è soffermato sul momento della squadra: "Il percorso di miglioramento deve continuare, ma il peggio a mio giudizio è passato. È come se fossimo partiti in questa stagione con un handicap invisibile. Non c’è una motivazione precisa, fa parte di quelle dinamiche del calcio, sono stati bravissimi i calciatori che si sono ritrovati all’interno dello spogliatoio ed è stato altrettanto bravo l’allenatore che è riuscito a ricompattare questo gruppo e a far sì che si ripresenti a noi come la squadra che ci ha dato una grandissima soddisfazione la scorsa stagione, con prestazioni belle e con tanti punti ottenuti". 

 

Possiamo parlare di un patto tra i giocatori nello spogliatoio?

“La parola patto è dura, l’ambiente era già sereno prima. Mancavano quelle alchimie che sono necessarie per raggiungere obiettivi importanti, che significa vincere e continuare a vincere. Queste alchimie si sono riappropriate di questo gruppo. Il gruppo le ha portate dentro e con grande capacità personale, tra staff tecnico e squadra, è riuscito a ripresentarsi in modo convincente”
 

Quanto è stato bravo Inzaghi a trovare il guizzo, come Calhanoglu davanti alla difesa, per uscire dal momento più difficile della sua esperienza all’Inter?

“Sapevamo di avere a che fare con un bravo allenatore, un ottimo professionista, per cui non abbiamo mai immaginato per un solo secondo di cambiarlo o che non fosse all’altezza della situazione. Poi è normale che i dirigenti hanno un obbligo che è quello di supportare lo staff tecnico e la squadra in quella che è la loro attività”
 

Lo scudetto è ancora un obiettivo concreto?

“Secondo me è molto importante chiudere la prima parte di campionato rimanendo aggrappati al gruppo davanti, perché quest’anno è una stagione veramente anomala. Poi ci sarà la ripresa con un nuovo campionato da giocare e con la distanza giusta potremo recitare un ruolo da protagonisti”.

"Il rinnovo di Skriniar? I matrimoni si fanno in due, ma sono ottimista"

"Ci troveremo entro qualche settimana. Probabilmente dopo la partita con il Viktoria Plzen. Auspico che sia una negoziazione serena, perché secondo me ci sono tutte le basi per arrivare a una conclusione positiva, considerando che Skriniar è un professionista serio, molto attaccato a questi colori e io non posso che essere ottimista”

 

È aumentato l’ottimismo? In un ipotetico borsino percentualmente come siamo messi in questo momento?

“La percentuale è difficile da dire. I matrimoni si fanno in due, se da parte di Skriniar c’è questo amore come ha manifestato più volte io sicuramente non posso che essere ottimista, però c’è sempre un grande rispetto per il giocatore, l’uomo e il professionista".