Chi è Michael Adopo, il centrocampista del Torino che ha eliminato il Milan

Serie A
Paolo Aghemo

Paolo Aghemo

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Con un gol di Michael Adopo il Torino ha espugnato San Siro conquistando i quarti di finale di Coppa Italia. Dal club in cui è cresciuto Pogba alla firma del contratto con il Torino, passando per il provino tra le fila granata. Tutto quello che c'è da sapere sul giocatore del Torino

IL TABELLONE DELLA COPPA ITALIA

Meglio se vieni a dare un’occhiata”. Federico Coppitelli è l’allenatore della Primavera del Torino nel gennaio del 2018. Quel martedì c’è in prova un ragazzo francese di origini ivoriane di 17 anni: Michel Adopo. Si è presentato con il sorriso e quella timidezza che non ti aspetti da chi ha un fisico così possente. Ma in campo è una furia. Personalità e doti tecniche abbinate alla potenza fisica. Così a metà allenamento Coppitelli chiama il direttore del settore giovanile Massimo Bava che a sua volta telefona a Didier Pingisi, il procuratore del ragazzo: “Michel non si muove da qui”. Adopo era arrivato in città il lunedì per le visite mediche e il provino del giorno dopo. Nemmeno 48 ore ed era già un giocatore della Primavera granata: contratto da giovane di serie. Un particolare che Didier Pingisi ricorda oggi nella sua storia su Instagram, dopo che sul suo ragazzo si sono accesi i riflettori, o meglio: le luci di San Siro. Lo stadio in cui ha segnato il primo gol col Torino mandando la squadra di Juric ai quarti di finale di Coppa Italia e affondando il Milan. 

Michael Adopo
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I compagni lo hanno festeggiato a lungo, nello spogliatoio tutti gli vogliono bene, con i ragazzi più giovani c’è un feeling particolare ovvio e Juric stravede per lui, tanto da averne bloccato qualsiasi ipotesi di prestito. Perché vede le qualità del ragazzo e poi perché in mezzo al campo gli manca fisicità dopo l’addio di Pobega. La sfida col Milan ha esalto le caratteristiche di Michel, buttato nella mischia con la squadra in 10 ed entrato subito in partita nel clima da battaglia, aiutando i compagni e rilanciando l’azione. Adopo è una mezzala che fa valere il suo metro e 87 di muscoli in fase difensiva e nei contrasti, ma ha anche il dinamismo e la qualità per partecipare alla fase offensiva. La cavalcata per raccogliere il cross di Bayeye (altro classe 2000 pescato da Vagnati in serie C al Catanzaro) è il manifesto dell’impeto e dello spirito di Michel. “Un ragazzo splendido, molto educato” dice Massimo Bava, che due anni fa lo ha convinto ad accettare il prestito alla Viterbese in serie C per giocare con continuità e crescere, mentre lui avrebbe preferito un club di serie B. C’era anche il pressing del Crotone con Ursino che aveva insistito per averlo, ma alla fine Adopo è finito a Viterbo dove ha messo insieme 50 presenze con 3 gol. Tanto è bastato per riportarlo a casa. 

Michael Adopo
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La via di Pogba: da Torcy A Torino

La sua seconda casa, perché lui è nato il 19 luglio del 2000 a Villeneuve-Saint-Georges, un comune di 30 mila abitanti a 20 chilometri da Parigi ed è cresciuto nell’Unione Sportiva Torcy, la stessa squadra da dove ha preso il volo Paul Pogba passando nel 2007 al Le Havre. Invece Adopo è rimasto nella piccola società francese fino agli Allievi, una categoria dove faceva la differenza. Si capiva subito che aveva qualcosa di speciale.  Finisce a Torino perché il suo agente stringe un patto con il club granata per i buoni rapporti con la dirigenza: l’accordo con Massimo Bava è che appena ha un ragazzo di valore dia priorità alla società di Cairo. In poche settimane Adopo diventa un punto fermo della Primavera. Una data decisiva per la sua carriera è il 13 aprile 2018. Ieri come oggi: Coppa Italia, San Siro, il Milan. Sembra destino, non fosse che Michel se lo è creato da solo il suo percorso. Finale di Coppa Italia Primavera, Il Torino vince il trofeo. All'andata al Filadelfia lui fa una partita mostruosa. In tribuna c'è il presidente Cairo che non ha dubbi. L’ordine è perentorio: "Prepariamogli un contratto da professionista". Così vengono convocati a Torino l’agente Pingisi e il papà, che ha sempre seguito Michel nel corso della sua carriera. Adopo è molto legato alle sue origini, tanto da avere il doppio passaporto francese e ivoriano. L’accordo con il Torcy per il futuro premio di formazione si chiude sulla base di 150 mila euro. A giudicarlo oggi, un grandissimo affare.

Michael Adopo
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Contratto in scadenza

L’eroe di San Siro è legato al Torino proprio da quel contratto, che scade a giugno di quest’anno. Per questo il direttore tecnico Vagnati sta seguendo da mesi la situazione, in contatto con il suo procuratore. La trattativa per il rinnovo procede. Le immagini di Adopo che affossa il Milan (5 anni dopo la prima volta..) sono la copertina scintillante di un Toro del futuro: giovane e arrembante, ambizioso. Già l’ambizione, quella che Juric invoca per rinnovare il suo, di contratto (scadenza 2024). Intanto, blindare Adopo sarebbe per l’allenatore un buon segnale della volontà di crescere e programmare da parte della società.