Roma-Verona, Mourinho: "Questa squadra merita più credito dalla gente"

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Dopo la vittoria targata Solbakken contro l'Hellas, il tecnico portoghese difende a spada tratta i giocatori: "Sono grato al mio gruppo, c'è uno spirito di sacrificio fantastico. Le persone non capiscono in che condizioni lavoriamo". E poi la frecciata al pubblico romanista: "Vero, anche stasera c'é stato un sold out, ma poi non si possono fischiare giocatori giovani perché perdono una palla". La promessa finale: "Ho tanto da dire, lo farò"

ROMA-VERONA 1-0: HIGHLIGHTS

José Mourinho non le manda a dire. Dopo la vittoria sofferta contro il Verona, arrivata con il primo gol italiano di Solbakken, l'allenatore portoghese difende la squadra e il suo lavoro per quanto fatto finora: "Alla fine ho riunito tutti a centrocampo e ho fatto loro i complimenti, perché tutti quelli che erano lì hanno vinto. C'è stato uno spirito di gruppo e di sacrificio fantastico, giocando bene contro una squadra dallo stile di gioco particolare come il Verona".

 

"Le persone non danno credito a questa squadra"

La difesa dei suoi giocatori passa anche da qualche critica verso lo stesso pubblico giallorosso: "Vittoria meritata, cinque o sei giocatori avevano giocato in Austria, Karsdorp e Spinazzola non giocavano da tempo, Bove giocava nei campi di plastica fino allo scorso anno, per Belotti solo spezzoni, Solbakken sta imparando a conoscere tatticamente la squadra, Zalewski gioca in tutti i ruoli possibili, El Shaarawy è al massimo delle sue possibilità fisiche. La gente non dà alla squadra tutto ciò che merita. Belotti per la partita che ha fatto meritava il gol, ma non posso essere più felice di così per il gruppo. La gente dovrebbe dare più credito a questi ragazzi per quello che stanno facendo in queste condizioni. E se non le capiscono, ci sono problemi".

"Ho tanto da dire, parlerò alla fine"

A Mourinho non basta il tutto esaurito dell'Olimpico se si vuole dare sostegno alla squadra: "Non si può fischiare un ragazzo perché perde una palla. Uno come Bove dovrebbe essere portato in braccio dai tifosi, ama la Roma più di loro. Quando sono arrivato, stava andando in prestito in Serie C, oggi gioca da titolare. Quando i tifosi parlano dei nostri terzini destri, chiunque giochi, non possono sempre pensare a Cafu o a Maicon. Io non ho bisogno di parole belle, ma i miei giocatori sì. Oggi abbiamo vinto noi con un pezzettino della curva. Io devo essere criticato, ma devo proteggere i miei ragazzi perché meritano di più. Io ho tanto da dire, ma da quando sono tornato non ho rilasciato mai interviste, se non le conferenze e i pre e post partita per non subire multe. Forse sbaglio, ma lo farò alla fine".

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