Napoli, Kvaratskhelia: "Kvaradona mi piace, ecco perché ho il 77"

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Khvicha Kvaratskhelia è diventato, con Osimhen, uno dei protagonisti della straordinaria stagione del Napoli. In un'intervista rilasciata alla Uefa il georgiano ha commentato il soprannome Kvaradona, che gli è stato dato dai suoi tifosi: "Non me l’aspettavo, ma mi ha dato una grande spinta"

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Il suo impatto sul campionato italiano è stato devastante: Kvratskhelia, o Kvaradona per i tifosi napoletani, è uno dei fuoriclasse che stanno dominando la Serie A in questa stagione ma, nonostante le sue performance, il georgiano si fa notare anche per la sua umiltà. Dopo questi mesi in Italia si possono tirare le fila sulla sua stagione che, ad oggi, è stata di alto livello senza dimenticare l'importanza che l'arrivo in Italia ha avuto per Kvara: "Per me era difficile crederci. Non solo che avrei giocato in Champions League, ma anche in una squadra del genere, in Serie A. Sembrava tutto un sogno. Quando ho realizzato tutto e ho capito che andavo a giocare in un livello diverso, ho capito che dovevo prepararmi per le partite in modo diverso."

"Il soprannome Kvaradona? Incredibile essere associato ad una leggenda del calcio"

Un commento anche al soprannome che i tifosi gli hanno cucito addosso: "Non sapevo come reagire, ma piano piano mi sono abituato e mi fa molto piacere essere paragonato ad un giocatore del genere." Reggere il confronto con la storia è difficile, soprattutto quando il termine di paragone è un'icona come Maradona, ma Kvara sta dimostrando di potercela fare a suon di gol e assist: "La cosa che mi ha sorpreso dei napoletani è che loro qui vivono per il calcio. Non esco spesso, ma quando sono in macchina vedo Maradona ovunque, anche sui finestrini dei taxi. La gente del posto ama il calcio e lo respira."

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"Il mio numero preferito è il 7, così ho scelto la 77"

Nell'intervista il georgiano racconta anche il rapporto con i suoi genitori, figure che nella sua vita sono state fondamentali: "Mio padre mi ha sempre supportato ed era felice di darmi consigli alla fine di ogni partita. Mia madre mi portava sempre agli allenamenti e mi aspettava sempre fino alla fine. I miei genitori sono stati fondamentali per la mia carriera." E sul suo numero di maglia aggiunge: "La scelta del 77 è stata fatta con il mio agente, che non chiamo mai così. Per me è uno di famiglia, lo conosco da quando avevo 14 anni. Il motivo del numero? Mi piace il numero 7, per questo ho scelto la 77"