L'Inter si appresta ad affrontare la trasferta di La Spezia con l'obiettivo di cambiare marcia nei match lontano da San Siro: Inzaghi punta sui suoi centrocampisti goleador, la vera arma in più dei nerazzurri. Urgono, invece, più iniziative individuali, come certificato dal dato dei dribbling...
In tre delle ultime quattro trasferte l’Inter non ha vinto e nelle ultime due non ha neppure segnato. Alcuni dei numeri e delle costanti, come quella dei gol incassati ,che caratterizzano il rendimento della squadra di Inzaghi lontano dal Meazza. Certo, in mezzo al campo le cose stanno migliorando sia a livello numerico con il recupero di Brozovic, che da un punto di vista realizzativo: l’Inter, solo con i centrocampisti, ha messo insieme 14 gol. Nessuno in Italia è riuscito a far meglio. Mentre tanti fanno meglio della squadra nerazzurra a livello di azioni e iniziative individuali, di uno contro uno e di dribbling che tante volte potrebbero aiutare a disinnescare le situazioni in partite bloccate o sottoritmo. Quelle nelle quali a volte la squadra di Inzaghi non riesce a crescere a livello di intensità e imprevedibilità.
I (pochi) dribblatori dell'Inter
Quello che prova di più è Lautaro, che è nella top venti del campionato in quanto a dribbling tentati e che non sempre vanno a buon fine (rimediando però a livello di incisività con i gol fatti). A differenza di Barella, a cui ne riescono 2 su 3 rispetto a quei pochi dribbling che tenta. Mhikitaryan è invece il secondo come percentuale di dribbling riusciti rispetto a quelli effettuati e, anche lui, la differenza in questo periodo la marca soprattutto a suon di assist e di gol, sbloccando o decidendo partite complicate, dove la differenza la fa l’intraprendenza e la qualità individuale. Trovarla nei giocatori chiave potrebbe rendere più agevole il compito nelle prossime due partite. La trasferta a La Spezia e, soprattutto, quella di Champions in Portogallo.