Torino-Napoli, Spalletti: "Qui sono disposto a tutto, Kvara gioca con la vena al collo"

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L'allenatore del Napoli: "A Torino ci aspetta una partita molto difficile, affronteremo un avversario complicato, asfissiante in tutto quello che fa. Può succedere che ci sia qualche titolare diverso, ho quasi tutta la squadra a disposizione, ma Raspadori non recupera. Il mio futuro? Se penso alla mia squadra mi piacerebbe vivere questa realtà in eterno". Su Kvaratskhelia: "Gioca con la vena sul collo"

TORINO-NAPOLI LIVE

Quarti di Champions raggiunti, sorteggio fatto: ci sarà il Milan sulla strada del Napoli in un derby tutto italiano. Tre sfide incrociate contro i rossoneri nel giro di sedici giorni, prima la 28^ di campionato, poi andata e ritorno europeo. Ma la concentrazione è tutta sul 27° turno, il prossimo, col Napoli in trasferta a Torino contro il Toro. Forte del suo vantaggio sulle inseguitrici, l'attuale +18.

E' il momento più bello della sua carriera?

"Cerco di ottimizzare il tempo che passa perchè un giorno verremo giudicati per la professionalità e la serietà mostrate nell'affrontare le cose. So che devo dare valore a tutte le opportunità che mi passano davanti perchè come allenatore non ho tantissimo tempo avendo 64 anni. E io per il Napoli sono disposto a tutto per riuscire a valorizzare gli eventi che avremo davanti".

Annata irripetibile?

"E' irripetibile quello che verrà in futuro, quello che ci capita adesso è reale e va utilizzato per migliorarsi sempre. Non bisogna mai fermarsi, si deve scavare sempre più in profondità per attingere il massimo".

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dopo i sorteggi

Spalletti: "Preferivo non incontrare italiane"

Quando pensa al suo futuro cosa immagina?

"Non so, preferisco non fare calcoli o proiezioni lontane. Vivo il presente, bisogna concentrarsi e sfruttare il momento che vivi. Nel calcio ogni giorno le valutazioni possono mutare. Si deve provare sempre a migliorarsi. Se penso all'impegno e la professionalità della mia squadra mi piacerebbe vivere questa realtà in eterno. In fondo quello che conta è quanto hai amato ciò che hai vissuto e quanto sei stato amato". 

Sulla trasferta col Torino

"Parlo volentieri del Torino, ci aspetta una partita molto difficile. Loro non cambieranno atteggiamento stanno facendo un grande campionato. Affronteremo un avversario complicato, sono sempre pronti a farti sentire il fiato sul collo, sono asfissianti in tutto quello che fanno, per loro diventa un divertimento non farti giocare sul pulito". 

 

Il rapporto con Juric

"Con Juric qualche volta ho anche discusso ma c'è sempre stata grande stima della qualità del suo lavoro e dell'impegno profuso. Anche lui si vede che pensa al suo lavoro e a quello che deve fare con la sua squadra". 

Chi gioca col Torino?

"Può succedere che ci sia qualche titolare diverso, ho tutta la squadra a disposizione da un punto di vista fisico e mentale. Pensiamo una partita per volta". Ma per noi cambia poco perchè si deve fare bene quello che sappiamo mettere in campo pensando una partita alla volta, i conti in fondo. Sempre una alla volta, poi si faranno i conti. Eventuali rotazioni potrebbero dipendere dalla condizione del singolo sia fisiche che mentali, ma sinceramente non ho il timore di sbagliare scelte, perchè qualsiasi uomo scelga va benissimo. Ho un gruppo di ragazzi eccezionali e pronti a giocare in ogni momento"

Domani ci sarà qualche nuovo titolare anche in vista dei prossimi impegni tra campionato e Champions?

"A me non piace che si parli delle partite future, io voglio stare sulla partita che sta arrivando. Se qualcuno ti dice che sei già mentalmente alla gara successiva, ti mette in difficoltà per l'incontro che stai per giocare. Domani qualcosa di diverso forse vedremo ma non so ancora dirvi molto. Preferisco parlare e abbracciare prima i miei giocatori come faccio sempre". 

Su Raspadori e su Ndombélé

"Raspadori non recupera e non andrà neppure in Nazionale. Sta lavorando per riprendere al meglio. Ndombélé è un calciatore forte. Ha forza, motore e tecnica. E' un calciatore che mi piace”.

Su Kvaratskhelia

"Gioca con la vena sul collo, all'inizio non ce l'aveva". 

Sui tifosi

"Per noi è fondamentale ritrovare i nostri tifosi, sono un sostegno importante. La squadra con il proprio pubblico sugli spalti si sente più forte”.