Monza, Galliani: "Palladino rimane un altro anno"

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Adriano Galliani ha rassicurato i tifosi del Monza sul futuro di Palladino: "L'accordo era che ci saremmo visti a salvezza raggiunta. Tutto qui, nessun allarme particolare. Ci siamo stretti la mano, confido che resti un altro anno". Intanto l'allenatore sogna la prima sfida in panchina a Mourinho: "Sarò emozionato, da giocatore mi ha sempre battuto, magari da allenatore vinco io..."

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Una salvezza da record e un futuro ancora con Raffaele Palladino in panchina. Il Monza festeggia la artimetica certezza di rimanere in Serie A anche nella prossima stagione, un primato per una neopromossa visto che dal 2004/05 nessuna delle squadre arrivate dalla B si era salvata con sei giornate di anticipo, e guarda già al domani. "È vero che con Palladino ci dobbiamo ancora vedere, ma l'accordo era che ci saremmo visti a salvezza raggiunta. Tutto qui, nessun allarme particolare", le parole dell'amministratore delegato Adriano Galliani al telefono con l'ANSA. "Noi ci siamo stretti la mano, io confido che troveremo anche l'accordo economico. La mano ce la siamo data per un altro anno a Monza". Una volontà che nasce soprattutto dai risultati: con Palladino in panchina infatti i brianzoli hanno raccolto 43 punti in 26 giornate, gli stessi del Milan e solo due in meno dell'Inter, e nel 2023 sono la squadra che ha perso meno partite (3) assieme al Napoli.

Futuro in Europa?

"No, prima dobbiamo crescere - spiega Galliani -. Se dovessi indicare un modello per noi direi il Sassuolo, che è approdato in Serie A per la prima volta dieci anni fa e non è mai più retrocesso. Poi si può arrivare a metà classifica, un po' più su o un po' più giù, ma quest'anno il Monza sta raggiungendo il suo obiettivo: io avevo detto decimo posto, tutti ridevano dandomi del pazzo ma siamo lì". 

Una salvezza contro le statistiche

"In Serie A storicamente ci sono state sempre sette sorelle che si sono giocate le prime sette posizioni, poi un gruppetto di metà classifica di sei squadre che non retrocedono mai e infine un gruppo di sette squadre che lottano per la salvezza. Noi al primo anno abbiamo raggiunto il secondo gruppetto, che per il Monza è qualcosa di miracoloso", l'analisi di Galliani. "Un'altra statistica è che da sempre 1,8 delle tre neopromosse retrocede, quindi un anno magari sono due e un altro anno magari è una sola. Significa però che quando vai in Serie A hai quasi due probabilità su tre di retrocedere: il Monza è riuscito a non farlo".

Berlusconi e la linea italiana

Il merito, aggiunge l'ad dei biancorossi, resta sempre di Silvio Berlusconi. "Tutti i tifosi del Monza devono sempre ringraziare la persona che ha consentito questo accadimento mai successo in 110 anni cioè portare il Monza in Serie A, quindi dico sempre grazie a Silvio Berlusconi. Ci siamo sentiti, spesso anche oltre la mezzanotte, è molto contento e felice di questa salvezza. Quando esce dall'ospedale? Sta ai medici dirlo, mi auguro e spero possa uscire il più presto possibile". L'obiettivo per Galliani resta comunque quello di seguire la linea indicata dal patron sul mercato, con tanti italiani nel mirino. "È la filosofia del presidente Berlusconi. Lui avrebbe voluto tutti italiani, io ho negoziato che fino a tre stranieri come ai tempi del Milan li posso prendere. Noi siamo una squadra italiana, lo saremo anche l'anno prossimo con ancora più giocatori italiani". Ma per i nuovi colpi è ancora presto: "Il mercato parte quando finiscono i campionati, devono vedere i risultati anche degli altri. È ancora presto per il mercato", ha concluso Galliani. 

Palladino: "Che emozione incotrare Mou"

Intanto Raffaele Palladino si prepara alla prima sfida da 'collega' a José Mourinho: "Per me sarà un onore affrontare lo Speciale One - ha confidato nella conferenza stampa della vigilia -. Sarò emozionato, sarà qualcosa di unico. Mi ha battuto da calciatore, mi farebbe piacere batterlo da allenatore (sorride, ndr). Ma sicuramente mi farebbe piacere abbracciarlo. La Roma non è facile da affrontare: cambia spesso assetto tattico, è camaleontica, ha aggressività nel difendersi, riparte bene e ti fa giocare male. Hanno tante assenze e non sappiamo come arriveranno qui. Per noi affrontare una squadra così sarà un ulteriore step di crescita".