Il ministro Abodi sulla giustizia sportiva: "I procedimenti arrivino a fine competizione"

L'INTERVENTO
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Il ministro dello Sport e dei Giovani intervenendo in un evento a Milano: "A me piacerebbe che la stagione corrente proseguisse il suo iter e che i procedimenti sportivi arrivassero tra la fine della competizione e l'inizio di quella successiva". Sul dramma dell'alluvione in Emilia-Romagna: "Il mondo dello sport ha un grande cuore, è sempre presente in momenti difficili". Poi un messaggio alla Uefa per la candidatura a Euro 2032: "Premi l'Italia, nazione che ha bisogno di fare"

Ha parlato di giustizia sportiva, ma anche del dramma dell'alluvione in Emilia-Romagna e cosa può fare il mondo dello sport in questa situazione. Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, è intervenuto da remoto all'evento Salute Direzione Nord al Palazzo delle Stelline di Milano, affrontando però anche altri temi, da Euro 2023 (con un messaggio alla Uefa) alla collaborazione pubblico-privato in materia di stadi.

"I procedimenti sportivi arrivino a fine competizione"

"Quando il reato contestato riguarda stagioni sportive precedenti - ha detto il ministro sulla giustizia sportiva - a me piacerebbe che quella corrente proseguisse il suo iter e che i procedimenti sportivi arrivassero tra la fine della competizione e l'inizio di quella successiva. Non sempre succede. Quando uno o più club incorrono in un procedimento bisogna tener conto che ce ne sono tanti altri che devono continuare la competizione con delle certezze, il primo tema è il rispetto della competizione e chi sbaglia paga". 

L'alluvione in Emilia-Romagna e il ruolo dello sport

"Il mondo dello sport ha un grande cuore, nei momenti difficili è sempre presente. Troveremo un modo per andare incontro allo sport di base dell'Emilia Romagna e alle associazioni sportive in questo momento di smarrimento", ha detto il ministro, che sull'argomento ha poi aggiunto: "Questa Regione, come è successo tante volte, ha dimostrato una forza incredibile noi faremo sforzi per far sì che ci sia un sollievo. Recupereranno perché come tutti gli italiani hanno una grande forza".     

Su Euro 2032: "Uefa premi l'Italia, nazione che ha bisogno di fare"

E poi sulla candidatura dell'Italia come Paese ospitante per i campionati europei di calcio del 2032. "Mi auguro che l'Uefa premi una nazione che ha bisogno di fare come la nostra e non chi ha già fatto. L'Italia in passato ha già dimostrato, come con Expo, di saper lavorare bene quando c'è una scadenza. Se tutto andrà bene avremo nove anni per rispettare gli impegni". 

"Il pubblico metta il privato in condizione di fare gli stadi"

"Alcuni colleghi pensano che lo stadio sia solo relativo ai club e ai privati, mentre io credo che la collaborazione pubblico-privato faccia la differenza. Ci vogliono indirizzo e supporto dalla parte pubblica" perché "quando i privati cercano di fare gli stadi trovano ostacoli al loro percorso. Il pubblico deve mettere in condizione il privato anche con regole urbanistiche": è invece il pensiero del ministro sulla questione della costruzione degli stadi in Italia. "Lo stadio non deve essere uno strumento di speculazione ma un elemento che migliora l'economia e la socialità di una città - ha aggiunto - limitiamo lo stadio ai 90 minuti delle partite, ma la nostra idea di stadio è quotidiana, un impianto  che possa ospitare altri spettacoli e intrattenimento. Deve essere un oggetto infrastrutturale collegato anche alla logica della rigenerazione urbana".