Lazio grande contro una grande: 3 punti, morale e Luis Alberto leader

Lazio

Matteo Petrucci

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Oltre ai tre punti contro i campioni d'Italia, i biancocelesti hanno mostrato al Maradona la ferocia richiesta da Sarri, che si gode un Luis Alberto sempre più leader tecnico. E al suo fianco crescono i nuovi Kamada e Guendouzi…

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La Lazio non ha perso il vizio. La vittoria di Napoli una stagione fa lanciò i biancocelesti nella rincorsa Champions, questa invece pesa di meno sulla classifica ma molto di più sul morale. Andare alla prima sosta a quota zero sarebbe stato un problema. E invece i biancocelesti si sono confermati grandi contro una grande cavalcando l'onda lunga di un anno fa in cui tra andata e ritorno riuscirono a battere almeno una volta tutte le big. Al Maradona hanno sofferto ma retto, uscendo alla distanza e mostrando, come dice Sarri, un atteggiamento feroce, ben diverso da quello visto nei primi 180 minuti di questo campionato. Lasciando però irrisolto il solito interrogativo: perché spesso i biancocelesti si spengono? La Lazio di Sarri è così: prendere o lasciare.

Luis Alberto sempre più leader…

Nessun punto di domanda invece su Luis Alberto, sempre più leader tecnico dei biancocelesti soprattutto nel primo anno senza Milinkovic. Aumentano le responsabilità, si alza il livello. E allo spagnolo essere sempre con le luci puntate addosso non dispiace affatto, anzi. Dopo aver firmato in settimana il rinnovo ora si è messo a dipingere. Rete di tacco e visionario velo per il gol vittoria di Kamada. Difficile chiedergli di più. Il genio ribelle di Sarri è ormai centrocampista completo. La solita estate fatta di tensioni - compreso l'ammutinamento di inizio agosto quando in polemica con la società per il rinnovo che tardava non si presentò alla partenza per l'amichevole con l'Aston Villa - sembra ormai un'inevitabile cambiale da pagare. Poco male.

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…e gli altri centrocampisti crescono

Luis Alberto ha modificato il suo modo di giocare senza palla, ma il carattere non cambierà. Se Sarri riuscirà a gestire le sue bizze si garantirà un'altra stagione ai vertici. Accanto a lui cresce il nuovo centrocampo. Kamada, ancora in ritardo di condizione, spera che il pesantissimo gol vittoria possa sbloccarlo; Guendouzi con soli due allenamenti sembra già uno della vecchia guardia. Allo staff piace anche il suo temperamento. Troppo presto per certezze o sentenze, ma i segnali di Napoli schiudono orizzonti interessanti.