Le anticipazioni delle parole del numero uno di RedBird a 7, il settimanale del venerdì del Corriere della Sera: "Cambiamento non è una brutta parola. È un Milan più fisico, più forte, più veloce, più intenso, più europeo e in queste prime partite l'ho visto. Il metodo moneyball è solo uno dei tanti strumenti a disposizione". E sul cambiamento del calcio italiano: "Credo di poter dare un contributo"
Cambiamento, mentalità, ambizione. Ci sono tanti temi che saranno toccati da Gerry Cardinale - numero uno di RedBird che controlla il Milan - nell'intervista rilasciata a 7, il settimanale del venerdì del Corriere della Sera. Nelle anticipazioni, pubblicate dallo stesso quotidiano, si parte dal tema del cambiamento, centrale nell'estate del Milan: "Non è una brutta parola" - dice Cardinale, pur specificando che "per un anno ho tenuto l'organizzazione ereditata". Dunque una svolta: "Un Milan più fisico, più forte, più veloce, più intenso, più europeo e in queste prime partite l'ho visto".
"Cambiamo il calcio"
Anche per tutto il movimento del pallone italiano, che vuole colmare il gap con la Premier, cambiando, appunto, "e io credo di poter dare un contributo" - dice Cardinale. Poi strategie future, lo stadio, il fenomeno Arabia Saudita, fino all'ormai celebre metodo moneyball: "È solo uno dei tanti strumenti a disposizione".