Cagliari-Milan, Adli: "Serata sognata a lungo, per questa maglia gioco anche terzino"

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Protagonista della vittoria contro il Cagliari, alla prima stagionale da titolare, Adli si gode il momento: "L'ho atteso a lungo e sognato. Se mi piace fare il play? Per questa maglia gioco anche terzino". Poi racconta come è nata la volontà di restare al Milan, nonostante Pioli gli avesse prospettato un cambio di modulo che non l'avrebbe favorito: con una promessa fatta a Tomori...

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L’ha aspettata a lungo, una serata così, Yacine Adli. E alla fine se l’è goduta tutta, facendola anche fruttare al meglio. Contro il Cagliari, l’esordio da titolare in questa stagione dopo 5 panchine e nemmeno un minuto in campo, partendo in un ruolo – il play davanti alla difesa – che probabilmente non sente come suo, ma poco importa. Anche perché, se il risultato è la prestazione esibita nel 3-1 finale contro i sardi, Pioli può dire di aver trovato un nuovo jolly per il suo centrocampo.

"Per il Milan faccio anche il terzino"

“Ho aspettato e anche sognato questa serata”, racconta Adli ai microfoni di Sky dopo la partita, “ma ci volevano anche lavoro e pazienza. Ce li ho sempre messi, dando tutto per avere questo momento, ma so che è solo una partita e voglio fare di più. Oggi ho dimostrato che ci sono e che posso aiutare”. Poi, sul ruolo in cui è stato schierato: “Se mi piace fare il play anziché la mezzala? Ho sempre giocato un po’ ovunque: ho iniziato centrale, poi mezzala, trequartista e anche esterno, quindi la posizione mi va bene. Quando Pioli mi ha chiesto se potevo giocare davanti alla difesa, gli ho detto: ‘Fammi giocare dove vuoi, per questa maglia mi puoi mettere anche terzino; ci sono e ci sarò sempre’”.

Il retroscena sul possibile addio

Infine, svela come ha vissuto l’estate di mercato, tra la ferma volontà di restare al Milan e le difficoltà portate dal nuovo modulo: “L’ultimo anno era stato complicato, ho vissuto momenti difficili perché come ogni giocatore volevo giocare. Al Milan sono sempre stato bene, con lo staff e con i compagni, quindi non avevo nessuna intenzione di andare via. Il primo giorno ho parlato con il mister, che mi ha detto che avrebbe cambiato il modo di giocare e che avrei trovato meno spazio. Tomori allora mi ha chiesto cosa avessi intenzione di fare, e io gli ho risposto: 'Rimango qui e gioco, te lo prometto'. E adesso sono felice”.

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