Napoli, primo allenamento in Arabia Saudita: Cajuste può recuperare per la semifinale

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foto sscnapoli.it

La squadra di Mazzarri ha già svolto il primo allenamento a Riad, in vista dela semifinale di giovedì contro la Fiorentina. Cajuste e Olivera hanno lavorato sul campo, Demme si ferma per un risentimento

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Primi ad arrivare, primi ad allenarsi a Riad. Il Napoli ha già iniziato la sua missione Supercoppa Italiana ed è la prima che arriva sul posto delle quattro italiane che si contenderanno il trofeo in Arabia Saudita: la squadra di Mazzarri ha già svolto la prima seduta di allenamento utilizzando le strutture dell’Al-Shabab, in vista della semifinale contro la Fiorentina in programma giovedì alle 20 italiane. Riscaldamento, torello, lavoro sul possesso palla e partitine 7 contro 7. Questo il programma del primo giorno di lavoro a Riad dei campioni d’Italia.

Napoli, Cajuste può recuperare. Si ferma Demme

Per quanto riguarda la situazione infortunati, Cajuste e Olivera hanno svolto allenamento personalizzato in campo. Le condizioni del centrocampista svedese, uscito nel corso dell’ultimo match di campionato contro la Salernitana, sembrano meno gravi del previsto e il Napoli conta di recuperarlo per la semifinale contro la Fiorentina. L’uruguaiano, che come Cajuste ha lavorato sul campo, potrebbe essere invece a disposizione per l’eventuale finale, se il Napoli riuscirà a battere i viola. Demme ha invece svolto la prima parte di lavoro con la squadra e poi è uscito per un risentimento muscolare.  

Lindstrom, Simeone e Kvara per il rilancio

Un’occasione da non mancare. Il senso della Supercoppa è ben chiaro agli uomini di Mazzarri. Un trampolino per rilanciarsi anche in campionato soprattutto per chi fino a questo momento non ha avuto la possibilità di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Lindstrom, Simeone e Kvaratskhelia, tre istantanee che fotografano il momento di difficoltà della squadra. Il danese ad oggi è l’oggetto misterioso del mercato estivo. Giocatore importante e dalle indubbie capacità tecniche, eppure utilizzato con il contagocce prima da Garcia poi da Mazzarri che però ora dovrà trovare una soluzione per integrarlo in un progetto che non può essere schiavo del 4-3-3. Anche perché a centrocampo gli uomini sono contati. In attacco invece, senza Osimhen, Giovanni Simeone vorrebbe ritrovare il tocco magico, un gol ogni 85 minuti nella passata stagione, numeri che meritano fiducia considerando le difficoltà palesate dal reparto offensivo, laddove Kvaratskhelia ha fatto la differenza alla sua prima esperienza in Serie A. Ora medie dimezzate, ma resta intatta la convinzione di poter tornare ai livelli di un tempo per nulla remoto, segnali di risveglio ci sono stati, è ora di sbocciare nuovamente. Non foss’altro perché a Riad già si respira un’aria primaverile.