Caso scommesse, Fagioli comincia piano terapeutico: "Incontro costruttivo"

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Il centrocampista della Juve nella sede dell'Ordine degli psicologi a Torino. E' il primo incontro previsto dal provvedimento della giustizia sportiva, che ha portato alla squalifica di 12 mesi per il suo coinvolgimento nel caso scommesse. "Incontro costruttivo, voglio essere di aiuto a chi è più giovane di me" le parole di Fagioli all'uscita

Prima uscita pubblica di Nicolò Fagioli per parlare della sua esperienza dopo la squalifica per scommesse nella sede dell’Ordine degli psicologi di Torino. Il centrocampista della Juventus sta seguendo un piano terapeutico di recupero

che prevede che Fagioli "dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell'arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d'azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla Figc". Fagioli è stato accompagnato dal dottor Giuseppe Vercelli, psicologo della Juventus. La società è sempre stata molto vicina al giocatore, che ha ammesso le sue responsabilità per aver scommesso su eventi calcistici e su piattaforme illegali. In sede di giustizia sportiva Fagioli ha patteggiato con la Procura federale una sanzione che prevede 12 mesi di squalifica (a partire dal 20 ottobre scorso), 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell’art.24 del Codice di giustizia sportiva. Una sensibile riduzione rispetto alla sanzione minima di 3 anni, grazie alla completa collaborazione con la procura e alla disponibilità a curarsi dalla ludopatia. A seguire Fagioli è il dottor Paolo Jarre, uno dei massimi esperti italiani sulle tematiche legate all’azzardo patologico, lo seguirà nel suo percorso di recupero. Oltre a Giancarlo Marenco, presidente dell'Ordine degli psicologi di Torino. 

Fagioli: "Incontro costruttivo. Voglio essere di aiuto a chi è più giovane"

Le parole del centrocampista juventino dopo l'incontro: "Sto molto bene. Incontro costruttivo per me e per le persone che c'erano. Logico che mi manca giocare con i miei compagni ma sono felice di quello che stanno facendo. Io racconto la mia esperienza per essere d'aiuto a chi è più giovane di me e quindi non ci deve passare".