Gigi Riva, funerali programmati domani alle 16 a Cagliari
La leggenda del calcio italiano è morta lunedì sera nel reparto di cardiologia dell'ospedale di Cagliari dove era ricoverato dopo un malore. Lutto in tutta la Sardegna fino a mercoledì giorno del funerale 16. Dalle 14 fino alle 22 la camera ardente allo stadio. il Coni ha disposto un minuto di silenzio nel weekend prima di ogni manifestazione sportiva italiana. Sky Sport dedica una programmazione speciale sul canale 202. Tutte le reazioni in diretta
L'omaggio dell'Isola, della sua gente, tifosi, amici, gente comune, in fila nello stadio del Cagliari che prenderà il suo nome. La Sardegna si ferma per salutare e rendere omaggio a Gigi Riva, il mito in azzurro e in rossoblù scomparso a 79 anni. E' il giorno del tributo dopo lo choc per la morte del mito; alla camera ardente, allestita proprio all'interno dell'impianto, il primo ingresso è stato riservato ai familiari e a tutta la squadra del Cagliari, con in testa il presidente, Tommaso Giulini, e l'allenatore, Claudio Ranieri. Poi, pian piano, i tanti tifosi in fila già da qualche ora prima per testimoniare tutto l'amore di una città, di una regione, del Paese intero. Migliaia di persone, adulti che hanno sognato davanti alle gesta di Rombo di tuono, ma anche bambini che quelle imprese in campo le hanno solo sentite raccontare: tutti in coda, diventata chilometrica di sera, all'esterno della Domus. La camera ardente sarà aperta anche domani, dalle 7 alle 13, prima dei funerali, che saranno celebrati dall'arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, alle 16, nella Basilica di Bonaria.
Un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni sportive italiane
Lo ha stabilito il presidente del Coni Giovanni Malagò e verrà osservato in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si svolgeranno in Italia nel fine settimana
1’ di silenzio prima del secondo tempo della finale di Supercoppa
La notizia della morte di Riva è arrivata in concomitanza con l’inizio di Inter-Napoli, per questo la Lega Serie A ha deciso di far osservare il minuto di silenzio prima dell’inizio della ripresa della finale, poi vinta dall’Inter 1-0 con un gol di Lautaro nel recupero.
Il perché dei fischi del pubblico arabo
Secondo quanto ricostruito dai presenti, i fischi del pubblico arabo presente sono dovuti al fatto che, nella loro cultura non è previsto il silenzio come forma di ricordo dei morti. La stessa scena era successa durante il minuto di silenzio in memoria di Franz Beckenbauer, prima della semifinale di Supercoppa spagnola tra Real e Atletico Madrid. Il tutto nonostante l’altoparlante avesse spiegato le ragioni del momento di raccoglimento
La carriera di Gigi Riva
Per capire cosa ha rappresentato Gigi Riva per il calcio italiano basta vedere la commozione con cui è stato ricordato in diretta su Sky Sport 24. “Il più grande attaccante italiano del dopoguerra”, lo ha definito Matteo Marani. Uno scudetto leggendario col Cagliari nel 1970, un Europeo vinto con l’Italia e quel record di miglior bomber azzurro che ancora resiste. VAI ALLA GALLERY
Mattarella: "Autentico dolore, era amato per la sua serietà e dignità"
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato Gigi Riva con queste parole: "Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore. I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio. Esprimo ai familiari il mio cordoglio e un sentimento di sincera vicinanza".
Tutte le reazioni
I vertici della politica e quelli dello sport, tutti i club col suo Cagliari in testa. E ancora, i più grandi campioni del calcio presente e passato, tutti hanno voluto rendere omaggio a Gigi Riva. VAI ALLA GALLERY
Miglior marcatore Azzurro di tutti i tempi
"Rombo di Tuono", con 35 reti in 42 partite, resta largamente in vetta alla classifica dei bomber più prolifici dell’Italia. Dietro di lui Meazza, Piola, Baggio e Del Piero. LA CLASSIFICA COMPLETA