Figc, approvato il budget 2024. Gravina: "Mancata cittadinanza a Maignan occasione persa"

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Il presidente della Figc Gabriele Gravina in conferenza stampa: "Risultato sportivo fondamentale, ma puntiamo su progettualità innovativa". Poi la stoccata sulle riforme: "Se vogliono continuare a ballare sul Titanic, io tolgo la musica"

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"La crescita del valore della produzione economica della federazione in un momento in cui è mancata la qualificazione mondiale dimostra che c'è una vocazione enfatizzata della nostra attività politica che punta a una dimensione diversa rispetto al risultato sportivo fine a se stesso. Poi il risultato sportivo resta fondamentale per dare entusiasmo ma puntiamo fortissimo sulla progettualità innovativa e moderna". Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, durante la conferenza stampa post consiglio sull'approvazione all'unanimità del budget 2024. Il risultato d'esercizio è infatti di 0,32 mio € (320mila euro). Il margine operativo lordo si attesta a 20 mio € e il risultato ante imposte a 1,18 mio €. Inoltre, il valore della produzione 2024 risulta di 206,9 mio €, con il dato dei ricavi legati alle partnership, in assoluto, il più alto nella storia della Figc. Nella formulazione del budget, è stato previsto l'utilizzo del fondo a destinazione vincolata ex legge 234/21 per progettualità finalizzate allo sviluppo del calcio di base e di formazione, che coinvolgerà il mondo del calcio con tutte le sue componenti. Il positivo andamento della gestione federale, infine, ha consentito di destinare alcuni milioni di euro all'aumento dei rimborsi arbitrali, rimasti immutati da oltre 10 anni, privilegiando coloro che arbitrano a livello provinciale e regionale. 

Riforme? Tema è sostenibilità, non i numeri"

"Il problema della riforma del calcio italiano non è quello della riforma dei campionati, mi stupisce che si riduca il nostro impegno  al numero di squadre. Lo ritengo offensivo. Il tema centrale è mettere in sicurezza e dare contenuto a quel termine che si chiama sostenibilità". Il n.1 della Federcalcio ha poi fatto il punto sui tavoli e le riunioni sulle riforme, le cui sintesi saranno contenute nel piano strategico del calcio italiano che è stato preliminarmente commissionato a Deloitte e che il presidente della Figc ha intenzione di presentare in Consiglio Federale entro il mese di febbraio. "Oggi siamo nella fase delle emergenze per non aver saputo gestire le urgenze - ha proseguito - Quando porterò il piano strategico voglio nomi e cognomi di chi approva un piano di salvaguardia e chi invece parla di riforme ma non le vuole mettere in pratica. Se c'è voglia di continuare a ballare sul Titanic, io toglierò la musica, balleranno senza".

"Nostri arbitri di qualità"

"C'è grande qualità dei nostri arbitri che a livello internazionale sono i più utilizzati nelle competizioni. Quello che non capisco è come sia possibile che abbiamo il coordinatore a livello Fifa, Uefa e Concacaf italiani, le leghe ci chiamano per la nostra esperienza ma noi non comprendiamo la qualità dei nostri direttori di gara. Escluso questo turno di Serie A abbiamo avuto 206 partite di Serie A, con 1076 check da Var, di questi sono stati rilevati 91 errori. Di questi 91, poi, 82 sono stati  corretti e 9 no. Vuol dire che la percentuale di errore con il Var si è ridotto allo 0.84, mentre senza tecnologia sarebbe quasi del 9%". Gravina ha poi relazionato il Consiglio sull'esposto presentato alla Procura di Roma in relazione al servizio andato in onda la settimana scorsa durante la trasmissione 'Le lene', a tutela dell'intero mondo del calcio e della stessa Associazione Italiana Arbitri, per verificare i contenuti di quanto affermato e per stimolare ogni più approfondita verifica dei fatti raccontati.

"Occasione persa non dare cittadinanza onoraria Udine a Maignan"

"Mi dispiace, un'altra occasione persa dal paese per dare un segnale diverso. Sulle valutazioni di carattere politico nel merito di decisioni tra maggioranza e opposizione non entro. Noi abbiamo subito espresso la nostra vicinanza e solidarietà a Mike. Le nostre norme sono le più severe a livello internazionale, mi dispiace per la città di Udine e per il Friuli. Se c'è una società cosmopolita quella è l'Udinese".