Lazio, l'importanza dell'insostituibile Guendouzi per Sarri

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Matteo Petrucci

Matteo Petrucci

Tre punti importanti in chiave europea per la Lazio sul campo del Torino nel recupero della 21^ giornata di Serie A. Guendouzi ha aperto le marcature, dimostrando la sua importanza nel centrocampo di Sarri. E' il terzo giocatore più utilizzato in rosa dall'allenatore, che ormai lo considera insostituibile

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In comune con Milinkovic solo la posizione in campo. Trovare un giocatore simile era impossibile e fuori mercato e la Lazio non ha mai avuto la pretesa di provarci. Aveva bisogno di qualcosa di diverso, funzionale al nuovo centrocampo disegnato da Sarri senza il serbo. Ecco che quando a fine mercato si è aperta la possibilità di portare Guendouzi via dal Marsiglia ha mollato la pista Samardzic e puntato forte su di lui. Mai scelta fu più azzeccata. Energia e dinamismo, temperamento e buona esperienza internazionale nonostante sia ancora giovane. I suoi strappi hanno subito conquistato Sarri. A tal punto che è uno dei pochi nuovi acquisti che ha superato subito il prolungato apprendistato di un allenatore che per sua stessa ammissione ha tempi lunghi per lanciare gli ultimi arrivati. A Torino ha giocato la sua diciannovesima consecutiva da titolare in campionato, 25 nelle ultime 28 con le Coppe. È il terzo più utilizzato in rosa. È uno dei leader che prende la parola nello spogliatoio durante i confronti di squadra e fuori dal campo fa coppia fissa con Felipe Anderson. Grazie ad un terzetto di centrocampo ispirato la Lazio è ripartita, soffrendo, contro una squadra che quest'anno in casa aveva perso solo contro l'Inter.
Oltre al francese i due assist di Luis Alberto e la continuità di Cataldi. La rincorsa Champions rimane però complicata soprattutto se Sarri non riuscirà a ruotare un po’ di più. Anche lunedì a Firenze, ennesimo scontro diretto, avrà gli uomini contati. Soprattutto a centrocampo. Ma qui non cambiare sarebbe stata comunque una scelta.