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Pioli dopo Lazio-Milan: "Rosso a Pellegrini? Non toccava a noi fermarci. Su Cardinale..."

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L'allenatore ha commentato la vittoria dell'Olimpico: "Partita nervosa ed equilibrata, con poche occasioni, abbiamo sfruttato gli errori della Lazio - ha spiegato -. Il rosso a Pellegrini? L'arbitro non ha fischiato, semmai era il giocatore biancoceleste a doverla buttare fuori. Le parole di Cardinale? La proprietà ha il diritto di fare le sue valutazioni"

LAZIO-MILAN 0-1: GOL E HIGHLIGHTS

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Un match ricchissimo di episodi e di tensione. Alla fine la spunta il Milan che ritrova i tre punti e si avvicina alla Juve in classifica. Un successo che fa sorridere Stefano Pioli nel post partita. "È stata una partita nervosa sicuramente, fallosa - ha commentato l'allenatore -. Nel primo tempo forse abbiamo avuto poco ritmo, dovevamo avere più velocità e profondità nel giro palla perché la Lazio stava alta con la linea, ma è stata una partita equlibrata con poche occasioni. L'avevo preparata che le nostre mezzale dovevano aprirsi un po' di più in fascia per trovare la superiorità e costringere il loro terzino a scalare, a volte a destra l'abbiamo fatto bene, a sinistra Loftus è stato troppo dentro al campo e questo ci ha impedito di trovare la superiorà sugli esterni. Nel secondo tempo siamo partiti meglio e abbiamo sfruttato gli errori della Lazio. Sulla superiorità numerica era giusto inserire la seconda punta, potevamo andare più aggressivi alla loro linea, tenendo Loftus più sotto perche abbiamo le caratteristiche per essere pericolosi".

"Pulisic è un giocatore corretto"

"Il rosso a Pellegrini? Sarri mi ha detto che la palla stava per uscire - ha aggiunto Pioli -, ma l'arbitro non ha fischiato e interrotto il gioco come regolamento prevede se un giocatore viene colpito alla testa, Pulisic che è un giocatore non corretto, di più, ha fatto la sua giocata e dopo Pellegrini ha fatto il fallo. Non vedo perché noi dovevamo fermarci, semmai era il giocatore della Lazio che doveva buttare palla fuori se questa era la loro volontà o era l'arbitro che doveva fermare il gioco".

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"Grande gruppo, anche chi entra si fa sempre trovare pronto"

"Sapevamo che nelle ultime trasferte avevamo subito troppi gol pur non concedendo troppo, ma siamo stati sempre puniti alla minima chance che lasciavamo ai nostri avversari - ha aggiunto il mister del Milan -. Poi abbiamo qualità per segnare, sia con chi comincia che con chi entra. Un allenatore è molto soddisfatto quando i giocatori che entrano si fanno trovare pronti, è un gruppo che lavora bene e questo lo è sempre stato. Merito ai ragazzi per la loro compattezza, professionalità e voglia di fare bene da qui alla fine. I nostri risultati positivi e negativi saranno sempre dettati dalla qualità delle prestazione e non da mancati atteggiamenti, sfiducia. Questo è un grande gruppo, ha una grande armonia e si lavora bene insieme. Poi se perderemo sarà perché non giocheremo partite di alto livello, non perché non c'è voglia di raggiungere risultati importanti. Leao ha confermato di star bene, ma l'abbiamo trovato poche volte. Nel primo Theo poteva trovarlo di più in profondità, ma ha dimostrato di essere un'arma importante per noi in fase offensiva".

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"Concentrati sul futuro, la proprietà fa le sue valutazioni. Su Ibra..."

"L'obiettivo è confermare o migliorare il 3° posto - ha proseguito -, la vittoria di oggi è importante per allungare su Atalanta e Bologna e poi provare a prendere la Juve perché 4 punti sono tanti ma non è impossibile. Ora grande concentrazione per praparare la sfida con lo Slavia Praga, superare il turno è il nostro obiettivo. Cardinale insoddisfatto dei risultati? Io la vivo con grande concentrazione su quello che stiamo facendo e sul provare a rendere ancora questa stagione positiva, perché abbiamo ancora delle sfide prestigiose, quindi concentrati sulle prossime partite a fare il meglio possibile. Poi le parole della proprietà non le ho mai commentate perché è chiaro che ha il diritto e il dovere di fare le proprie valutazioni". Infine una battuta su Ibrahimovic: "È strano adesso con Zlatan perché è stato un mio giocatore e compagno dei miei giocatori, ma si sta calando con grande passione, volontà e competenza nel suo nuovo ruolo e ci fa piacere che stia vicino a noi".

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