Napoli, tre nomi per il futuro della panchina. E resta il sogno Conte
gli scenariLa sconfitta contro l'Atalanta ha segnato una sorta di punto di non ritorno per il Napoli e De Laurentiis: il progetto post scudetto è definitivamente naufragato e ora servirà una nuova rivoluzione, a cominciare dalla panchina. Tre nomi forti, oltre al sogno Conte mai abbandonato, ma poi anche il sostituto di Osimhen e i ruoli della dirigenza. Per De Laurentiis è nuovamente arrivato il tempo delle scelte
La linea è tracciata. Il confine che delimita il passaggio in una nuova dimensione. La sconfitta con l’Atalanta segna di fatto la fine di un progetto partito da lontano, che dopo lo scudetto non ha più trovato le sponde sulle quali continuare a crescere. Ora lo scenario che si apre davanti al Napoli è pieno di punti interrogativi a cui dare delle rapide risposte. Questione di scelte, a cominciare dalla guida tecnica. Farioli, Palladino, Italiano i nomi che potrebbero sposare il nuovo progetto, condizionato inevitabilmente anche da un ridimensionamento economico figlio del mancato accesso alla champions. A meno che il presidente non voglia rilanciare puntando forte su Antonio Conte, al quale però andranno date anche garanzie tecniche, a cominciare dal sostituto di Victor Osimhen.
Napoli, chiarezza anche sul direttore sportivo
Non solo il nuovo allenatore e il nuovo centravanti, bisognerà fare maggiore chiarezza anche sui ruoli all’interno della società. Uno su tutti: il direttore sportivo. Se il club infatti vorrà far valere su Meluso l’opzione per il rinnovo dovrà metterlo nelle condizioni di avere le mani libere sul mercato. Ultimo dei punti più stringenti quello relativo ai rinnovi, a cominciare da Kvaratskhelia. Per il presidente è il giocatore su cui poggiare la ricostruzione. E allora bisognerà quantomeno evitare trattative estenuanti sul modello Osimhen, raggiungendo il prima possibile l’intesa. Il Napoli che verrà ha bisogno di certezza. Per questo motivo le macerie post scudetto andranno spazzate via in fretta.