Thiago Motta: "Alla Juventus nel momento giusto, si può aprire un ciclo". La conferenza

Le prime parole di Motta da allenatore della Juve: "Ho la convinzione che si possa aprire un ciclo molto interessante, voglio una Juve orgogliosa e felice dopo ogni partita. Sento la responsabilità, ma è una bellissima responsabilità, questo posto non lo cambierei con nessuno. Tutti i giocatori sono forti, Douglas Luiz giocatore completo". E intanto Giuntoli ufficializza l'addio di Rabiot

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Con la foto Thiago Motta-Giuntoli-Scanavino si chiude la prima conferenza stampa del nuovo allenatore della Juventus. 

Quanto possono dare una mano i ragazzi della Next Gen? E ci dice qualcosa su Adzic?

"Daranno sicuramente una grande mano, ci sarà una sana concorrenza tra di loro. Adzic? Ha grande forza fisica e tecnica, e mentalmente è molto preparato. La mia prima impressione è che abbiamo in casa un giocatore che può diventare molto importante".

Sarà la stagione più lunga di sempre, compreso il Mondiale per Club. Cosa ne pensa?

"Sarà una stagione nuova per tutti, ma la preparazione resta la stessa, cioè essere pronti alla prima della stagione e così via".

I quattro acquisti (tre più lei) colmano il gap con l'Inter?

"Il passato resta lì, lo guardiamo ma senza pensarci troppo. D'ora in poi concentrazione totale sul presente: appena iniziamo a giocare dovremo essere pronti".

Douglas Luiz dove se lo immagina? Arrivare nel raduno dopo l'inizio può influire nel suo inserimento?

"E' un grande giocatore, abbiamo fatto un grande lavoro nel prenderlo. Gioca nella nazionale del Brasile, che non è da poco. È reduce da una stagione importante, ha sempre giocato, ha segnato. È un giocatore completo che si adatterà facilmente. Lo vedo a centrocampo, sia più alto o più basso, in base all'avversario farà anche il difensore".

Lei ha parlato spesso di giocatori moderni, quali sono? E la Juve ne ha?

"Tutti quelli della Juve lo sono, e non lo dico tanto per dire".

Ieri Miretti ha rinnovato, come lo vede? E dove può migliorare?

"Può migliorare su tutto, è giovane ed è concentrato sul calcio. Non ha firmato solo un contratto, ma una bella responsabilità. Sono contento di averlo".

Cosa manca alla Juve per lottare per lo scudetto? E chi pensa sia il più adatto per fare il trequartista?

"Ripeto, ora siamo concentrati sulla preparazione per far bene ogni partita. Trequartista? Per me i centrocampisti devono saper fare tutto: difendere, attaccare, andare in contrasto, fare gol. Tutti quelli che abbiamo saranno forti, e capaci di fare tutto".

Vuole porre più attenzione su una particolare competizione?

"Pensiamo partita per partita, sono tutte importanti. Conta solo la motivazione che ci metteremo, indipendentemente da avversari e dal torneo".

Ha parlato con Rabiot?

"Da amico sarò molto contento se lui sarà felice altrove. Lo conosco da molto e gli auguro il meglio".

Cosa ne pensa di Soulé?

"Fa parte del gruppo e si sta allenando molto bene".

A proposito di giocatori di talento: cosa pensa di Yildiz e come lo vede in campo?

"L'ho visto due giorni fa, mi è sembrato un ragazzo fantastico, esattamente come me lo avevano descritto. In campo può fare qualsiasi ruolo. Quando hai voglia e disponibilità, e quel talento, puoi solo migliorare".

Nel suo Bologna la fascia da capitano l'hanno avuta in otto giocatori diversi, qui ci saranno cambi?

"Abbiamo un grande capitano che è Danilo, purtroppo non è ancora qui perché deve ancora riposare, ma è gusto così. Quando saremo tutti qui ne parleremo insieme".

Anche Chiesa può essere un leader come Vlahvoic?

"Lo ha detto già Giuntoli, qui abbiamo solo giocatori forti".

Ha avuto come allenatori Gasperini e Mourinho, quanto i diversi allenatori avuti in carriera possono aiutarla?

"Ha nominato due allenatori molto bravi, è stato un privilegio per me lavorare con loro, così come con tanti altri. Ho imparato e mi hanno trasmesso la passione di allenare, li ringrazio tutti e ho preso un po' da ognuno di loro. Oggi ho la mia idea, e sono convinto che con la mia idea faremo molto bene".

Un giocatore come Vlahovic, anche criticato, se lo immagina come leader tecnico ma anche caratteriale?

"Le critiche fanno parte del gioco e vanno accettate, lui è un grande giocatore, il talento ha sempre bisogno dello spirito di squadra. E quando questo funziona i talenti emergono da soli. Non ho dubbi: sia lui che altri possono fare una grande stagione".

È pronto a relazionarsi alla pressione?

"La pressione è uno stimolo in più".

Si sente responsabilizzato dal fatto che alla Juve conta vincere?

"Sono d'accordo sul concetto di vincere, come in ogni grande squadra. Sento la responsabilità, ma è una bellissima responsabilità. Questo posto non lo cambierei con nessuno, voglio trasmettere tutte le motivazioni che ho dentro".

C'è qualcosa che l'ha sorpresa della Juventus? C'è una frase o un pensiero su questi tre anni che la aspettano?

"Ero già convinto di arrivare in un club fantastico, ma vedere questa struttura sorprende comunque. I prossimi tre anni? Affronteremo tutto giorno dopo giorno, puntando a giocare più partite possibili".

Cosa l'ha spinta a scegliere la Juventus? E quali sono gli obiettivi?

"E' un club storico e ambizioso, sono arrivato nel momento giusto. Sono felice di esserci. Obiettivi? Quello che ho in testa è prepararsi bene, serve dare il massimo già da oggi. Poi saremo pronti per competere in ogni partita".