Milan-Venezia, Fonseca in conferenza: "Nessun caso Theo e Leao. Saranno titolari? Vediamo"

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Fonseca ha presentato in conferenza il match contro il Venezia di sabato alle 20:45 (in diretta su Sky e in streaming su NOW) ed è tornato sul cooling break di Theo e Leao: "Caso chiuso? Mai aperto per me. Se saranno titolari non lo so, vediamo domani". Sull'obiettivo stagionale: "Resta lo scudetto, senza dubbio. Vedo una squadra viva che vuole migliorare. Sono sempre sotto esame ma resto concentrato sul lavoro e non penso a quello che dicono gli altri"

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TERMINA LA CONFERENZA STAMPA DI FONSECA

L'appuntamento è per sabato sera alle 20:45, quando Milan e Venezia scenderanno in campo a San Siro per la quarta giornata di Serie A (in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 251, Sky Sport 4K e in streaming su NOW)

In questi giorni hai visto poco i tuoi giocatori che erano con le nazionali, questo può influire sulle tue scelte?

"Il rendimento dei calciatori che sono stati in nazionale è stato molto positivo e devo approfittare di questa fiducia che hanno, non influenzerà le mie scelte"

Che tipo di giocatore è Silvano Vos? Quando sarà pronto per la prima squadra?

"Ha iniziato ad allenarsi con noi questa settimana. Mi ha confermato che è un calciatore di qualità, che vuole la palla e che vuole partecipare molto al gioco offensivo. Tecnicamente è forte, penso che possa giocare sia a centrocampo che sulla trequarti. A me è piaciuto molto il lavoro che ha fatto questa settimana, con l'infortunio di Bennacer lavorerà - insieme a Zeroli - sempre con la prima squadra"

Ha fatto parlare il discorso motivazionale fatto da Maignan in nazionale dopo la sconfitta con l'Italia. Può essere un leader anche di questa squadra?

"Non so che discorso abbia fatto, ma Mike ha un carattere forte ed è già uno dei leader del gruppo. Abbiamo bisogno di questi giocatori, anche altri che sono arrivati da poco possono diventare dei leader"

Nei suoi giocatori ha visto la voglia di riscattarsi e dare una risposta alla gente? L'obiettivo dichiarato di questa squadra resta sempre lo scudetto?

"Resta lo scudetto, senza dubbio. Penso che è importante dirlo. Quando attraversiamo questi momenti c'è possibilità di buttarsi giù, ma io tutti i giorni vedo una squadra viva, che vuole migliorarsi. Ed è per questo che sono fiducioso. Poi ci sono i risultati, ma non posso essere negativo quando vedo come lavorano i miei giocatori"

Ha detto tante volte che ha riconosciuto i problemi della squadra, quali sono esattamente? 

"Non voglio parlare nel dettaglio dei nostri problemi, ma ci sono ed è chiaro per tutti. Abbiamo preso diversi gol in maniera simile ed è una cosa che dobbiamo migliorare"

La rosa è completa e ci sono tanti contropiedisti. Cosa ne pensa? Può essere un'idea quella di passare da un gioco dominante con la palla a un gioco dominante con la corsa?

"E' una buona riflessione, ma ognuno ha le proprie idee. Io non posso credere che calciatori con questa qualità sappiano giocare solo per difendersi bassi e ripartire in contropiede. Certo, c'è del lavoro da fare. Ma penso sia chiaro che è una cosa da migliorare e una squadra che non vuole prendere tanti gol deve avere il più possibile il possesso del pallone"

Il Venezia ha perso immeritatamente con il Torino ed è una squadra che fa molte ripartenze. La squadra è pronta a queste ripartenze? E, soprattutto, domani c'è solo un risultato a disposizione?

"Il Milan deve vincere sempre, non solo la partita di domani. Ho guardato le partite del Venezia ed è vero che sono pericolosi in contropiede. Contro il Parma, che giocava in modo simile, abbiamo sofferto ma poi c'è stato un miglioramento contro la Lazio. Comunque abbiamo preparato la gara contro il Venezia e siamo pronti"

Durante questa sosta ha analizzato le difficoltà del Milan nella fase di non possesso?

"Sì. Non abbiamo avuto tanti calciatori qui per via delle convocazioni in nazionale, ma abbiamo avuto tanti difensori. Secondo me non è solo un problema della difesa, abbiamo lavorato molto sul comportamento della linea difensiva e quello individuale"

In questa sosta si è detto anche dell'assenza dei dirigenti. Che confronto avete avuto?

"Ci siamo sentiti tutti i giorni. E' difficile parlare di questo perché siamo tutti i giorni in contatto, o qui, o al telefono, o a cena. E' difficile capire come vengano fuori queste notizie quando ci sentiamo quotidianamente"

Lei conosce Maurizio Sarri. Ha allenato Loftus Cheek al Chelsea e in un'intervista ha dichiarato che per lui è una mezz'ala. Boban ha detto che secondo lui, per caratteristiche del Milan, bisognerebbe giocare a 3 in mezzo. Le chiedo se ha pensato a un'eventuale cambiamento di questa formula?

"Per me è il miglior allenatore italiano. Rispetto sempre le opinioni degli altri, ma sono io che lavoro con i calciatori. Non abbiamo tutti le stesse idee, devo seguire quello in cui credo io, non quello in cui credono gli altri"

Ha sentito Ibrahimovic telefonicamente in questi giorni?

"Sì"

La difesa a 3 può essere una soluzione per questo Milan? O a 3 a centrocampo, passando al 4-3-3?

"In difesa no. Si parla tanto di sistemi di gioco, se guardiamo le grandi squadre il modulo è solo l'inizio perché poi le dinamiche sono diverse. Quando siamo in fase d'attacco c'è un modulo diverso rispetto a quella di difesa. Le dinamiche e le intenzioni della squadra sono più importanti della formazione iniziale"

Lei in carriera ha già vissuto dei momenti complicati, come ne è uscito in passato?

"Non so se c'è una chiave, vado avanti con la stessa passione e la stessa fiducia e cerco di risolvere i problemi che la squadra ha avuto in queste prime tre partite. La chiave è focalizzarsi sul lavoro e sui calciatori"

Reijnders sta facendo bene in fase realizzativa in nazionale, c'è la possibilità in futuro di vederlo più avanzato e non regista?

"Sì, c'è questa opportunità. Quando penso alle dinamiche della squadra cerco sempre di avere calciatori di metterli in posizioni favorevoli. Non lo abbiamo schierato più avanzato fino ad ora perché non abbiamo avuto molti momenti offensivi"

In questa sosta per le nazionali si è scritto e letto di tutto, si è sentito sotto esame?

"Lo sono sempre, così come tutti gli altri allenatori. Siamo dipendenti dai risultati. Sono focalizzato sul mio lavoro e non può essere altrimenti, se ci concentriamo su quello che gli altri scrivono o dicono diventa difficile lavorare. Dobbiamo lavorare per migliorare ed è quello che sto facendo"

Theo e Leao caso chiuso? Sono tornati con un nuovo atteggiamento dalle nazionali? Saranno titolari domani?

"Mai aperto per me. Se saranno titolari non lo so, vediamo domani. Ma sono due giocatori come gli altri, c'è una buona atmosfera e hanno lavorato tranquilli"

Questo Milan-Venezia può essere considerato importante quanto le prossime due partite contro Liverpool e Inter?

"Sono tutte importanti, specialmente in questo momento in cui non abbiamo vinto le prime 3 partite. Sono fiducioso come sempre, è importante vincere e poi penseremo alle altre due. Dobbiamo essere focalizzati sulla partita di domani"

Sono attesi 70.000 spettatori a San Siro, sono da onorare?

"Dopo queste prime 3 partite avere 70 mila persone a San Siro è una grande dichiarazione d'amore e una grande responsabilità per noi per renderli orgogliosi".

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