Kean, prima tripletta con la Fiorentina: i gol e i numeri della stagione
fiorentinaOtto gol in campionato e prima tripletta con la maglia della Fiorentina: Moise Kean non accenna a fermarsi, mettendo a segno un'altra prestazione convincente, peraltro sotto gli occhi attenti del ct Spalletti, che lo ha convoca per le gare di Nations League contro Belgio e Francia. I numeri del suo grande inizio di stagione
Dopo le difficoltà dello scorso anno, Moise Kean è tornato a brillare, rendendosi protagonista di un grande inizio di campionato. 8 gol in Serie A, 11 complessivi in stagione e una media di un gol ogni 98 minuti: numeri che lo riportano alla stagione 2020/2021 quando, con la maglia del Paris Saint Germain aveva messo a segno 17 reti tra campionato e coppe, ad oggi la sua miglior stagione in termini realizzativi. Un inizio che ha convinto anche Spalletti, peraltro presente al Franchi in occasione della tripletta realizzata contro il Verona: il ct ha deciso di convocarlo in vista degli impegni in Nations League, concedendogli un'occasione importante per conquistarsi la titolarità in nazionale. Intanto però, a godere delle prestazioni di Moise e della sua esplosività c'è la Fiorentina di Palladino -seconda in classifica insieme ad Atalanta, Inter e Lazio a solo un punto di distacco dalla vetta- e protagonista, così come il suo attaccante, di un grande avvio di stagione.
Kean: "Mi sento me stesso e voglio continuare così"
"Personalmente arrivo da anni non facili, però mi sento me stesso e voglio continuare così. Anche quando non arrivano i gol e gli assist sono contento perché so che sto dando una mano alla squadra. La continuità per un giocatore è fondamentale, quando giochi a spezzoni è dura dare il meglio. Sono felice perché ho instaurato un grande rapporto con il mister e mi sta facendo migliorare anche in fase difensiva. So che la gente da me si aspetta tanto. È normale che i tifosi la pensino così, ma io sto lavorando per questo"
Palladino: "Kean lo volevo già quando ero a Monza"
“Non vi nascondo che io Moise lo volevo già quando ero a Monza, l’avevo puntato già da tanto tempo perché vedevo in lui potenzialmente un grande calciatore. Sta dimostrando di avere tutto per essere un attaccante di grande livello, deve continuare così e deve sempre star bene fisicamente: sta lavorando sodo sin dal primo giorno in cui è arrivato e i frutti che sta raccogliendo sono merito del lavoro quotidiano che fa negli allenamenti, oltre anche a quelli della squadra”