Gran Galà del Calcio Aic, la top 11 della Serie A 2023/2024

gran galà AIC

Introduzione

Durante la dodicesima edizione del Gran Galà del Calcio Aic è stata svelata la formazione ideale della scorsa stagione. Come prevedibile, la squadra più rappresentata è stata l'Inter campione d'Italia: sette giocatori, di cui due per reparto più il portiere Sommer e l'allenatore Simone Inzaghi. Bologna (due), Atalanta e Torino sono le altre società presenti, seppur con tutti giocatori venduti nell'ultimo mercato estivo. Di seguito la top 11, schierata con un offensivo 4-3-3 e premiata durante l'evento svoltosi al Superstudio Maxi di Milano

 

TUTTI I PREMIATI DELLA SERATA

Quello che devi sapere

Portiere: YANN SOMMER (Inter)

Alla sua stagione d'esordio in Italia, lo svizzero batte la concorrenza di Di Gregorio e Maignan. Arrivato per sostituire Onana, non lo ha assolutamente fatto rimpiangere. E non solo per il rendimento scostante dell'ex a Manchester. Sommer ha dimostrato affidabilità e sicurezza per tutto il campionato. Errori ridotti al minimo sindacale, gestione perfetta dell'ordinaria amministrazione, tranquillità e personalità nel gioco con i piedi e anche partite in cui ha saputo essere protagonista: la trasferta di Napoli, quella di Firenze con il rigore parato a Nico Gonzalez, all'Olimpico contro la Roma nell'uscita perfetta su Lukaku e anche nel trionfale derby che ha assegnato la seconda stella. I 19 clean-sheet in Serie A dell'Inter, un girone intero, portano la firma di tutta la squadra, ma soprattutto la sua

Portiere: YANN SOMMER (Inter)

Terzino destro: RAOUL BELLANOVA (Torino)

Il classe 2000, passato in estate all'Atalanta, è stato preferito a destra all'ex compagno di squadra Dumfries. Rivelazione della stagione, insostituibile e inesuribile motore nello schema tattico di Juric. 37 presenze impreziosite da un gol e soprattutto da sette assist. Una manna dal cielo per i fantallenatori che avevano puntato su di lui, ma soprattutto per i compagni di squadra che hanno beneficiato dei suoi cross e delle sue sgroppate. Imprendibile a campo aperto, difficile da contenere nell'uno contro uno, ha conquistato anche l'esordio in Nazionale e la convocazione per l'Europeo. In estate l'Atalanta lo ha pagato 20 milioni di euro

Terzino destro: RAOUL BELLANOVA (Torino)

Difensore centrale: ALESSANDRO BASTONI (Inter)

Uno dei leader dell'Inter campione d'Italia, un difensore ormai completo e dalla doppia dimensione. Quella difensiva ovviamente, che lo vede migliorare di anno in anno, ma soprattutto quella offensiva, che lo rende quasi un unicum nel panorama internazionale. Ci sono partite in cui probabilmente ha giocato più nella trequarti avversaria che non nella propria. Con Dimarco compone un asse perfetto per intesa e qualità nel palleggio. Cambi di gioco illuminanti, progessioni palla al piede, verticalizzazioni perfette, ma anche le giuste dosi di malizia e durezza nei duelli. Nella sua stagione ci sono un gol, quello che ha chiuso la difficile trasferta contro la Roma in contropiede, e quattro assist. Il più significativo? Probabilmente quello a Bisseck a Bologna, nel gol decisivo da braccetto a braccetto, simbolo dell'evoluzione tattica di un'intera squadra e del prototipo del difensore moderno

Difensore centrale: ALESSANDRO BASTONI (Inter)

Difensore centrale: RICCARDO CALAFIORI (Bologna)

Riportato in sordina in Italia dal Bologna dopo l'erasmus svizzero al Basilea. Lo avevamo lasciato acerbo terzino sinistro, lo abbiamo ritrovato difensore completo e multi-ruolo, in grado di giocare al centro, di alzarsi a centrocampo per impostare, di leggere il gioco con tempi precisi e anticipare i diretti avversari. Simbolo perfetto del Bologna, sorpresa dello scorso campionato: spavaldo col pallone tra i piedi, bello da vedere, senza timore di prendersi dei rischi, sicuro ed efficiente. In questa formazione gioca assieme a Bastoni, così come in Nazionale. Molti pensavano fossero incompatibili, ma Spalletti ha già dimostrato con successo che si deve puntare su entrambi. La serata da sogno? La doppietta al Dall'Ara contro la Juve. In estate l'Arsenal lo ha portato in Premier per 45 milioni di euro. La coppia azzurra è stata preferita allo juventino Bremer e a un altro azzurro, Alessandro Buongiorno

Difensore centrale: RICCARDO CALAFIORI (Bologna)

Terzino sinistro: FEDERICO DIMARCO (Inter)

Ha vinto il derby contro Theo Hernandez, duello a distanza che da tempo tiene banco tra le due tifoserie. La scorsa stagione è stata quella del salto di qualità, evidenziato da 5 gol e 6 assist in 30 presenze. Oltre alle statistiche, c'è anche l'apporto al gioco dell'Inter. Lungo la sua fascia a scambiare il pallone con Bastoni e Mkhitaryan o a crossare per le punte, ma anche al centro del campo o addirittura dalla parte opposta, scambiandosi le posizioni con i compagni nel sistema fluido di Inzaghi. Un esempio? Nel gol-vittoria contro la Juve a San Siro, il suo spostamento a destra è decisivo per causare l'autorete di Gatti. Determinante nelle due fasi, ha conquistato anche la fiducia di Spalletti in azzurro. La chicca della stagione? Il gol da centrocampo con il Frosinone, finito anche tra i candidati per il Puskas Award

Terzino sinistro: FEDERICO DIMARCO (Inter)

Mezzala destra: NICOLÒ BARELLA (Inter)

Il tuttofare del centrocampo dell'Inter, diventato anche vice-capitano della squadra, resta imprescindibile per Inzaghi: 37 presenze con 2 gol e 6 assist. Non è stata la sua annata migliore dal punto di vista realizzativo, ma il suo contributo è sparso in tutte le zone del campo. Vicino la propria area di rigore per aiutare nell'uscita del pallone, a destra per far salire l'azione con i vari Dumfries, Pavard o Darmian, in avanti a rifinire per le punte. Senza tralasciare il lavoro in fase di non possesso. Negli anni è stato anche in grado di correggere vecchi difetti come il numero di cartellini o la platealità nelle proteste. Un leader responsabile in campo e nello spogliatoio, con una specializzazione crescente nel cross

Mezzala destra: NICOLÒ BARELLA (Inter)

Centrocampista centrale: HAKAN CALHANOGLU (Inter)

Si gioca con Lautaro Martinez il ruolo di attore primo-protagonista del 20° scudetto. Diventato regista a metà della stagione precedente, ha completato questa trasformazione con effetti dirompenti. Ha aumentato la sua influenza sul gioco e migliorato la percezione di sé, arrivando a segnare 13 gol. Merito anche della freddezza dal dischetto: è diventato il rigorista indiscusso della squadra grazie a una striscia di 22 rigori segnati consecutivamente con l'Inter, interrotta solo quest'anno contro il Napoli. Segno di personalità e leadership tecnica. Offre ottime garanzie anche a protezione della difesa, grazie a buone letture e alla volontà di sporcarsi le mani. Idolo della parte nerazzurra di Milano, ha celebrato lo scudetto con la doppietta nella gara della festa contro il Torino

Centrocampista centrale: HAKAN CALHANOGLU (Inter)

Mezzala sinistra: TEUN KOOPMEINERS (Atalanta)

L'uomo-copertina della splendida stagione della Dea, arrivata terza in campionato e storica vincitrice dell'Europa League. Un tutto-campista da 12 gol e 5 assist in 34 presenze, giocate da mediano davanti la difesa o da trequartista, facendo sempre pesare la sua qualità. Una balistica impressionante, raffinate letture con la palla, passaggi smarcanti, fastidioso portatore di pressione per gli avversari. Fisico e tecnica arrivati nel 2021 dall'Olanda, quando si pensava potesse essere schierato addirittura come difensore. Invece ogni anno ha alzato il suo baricentro in campo e i suoi numeri offensivi. In estate il passaggio alla Juventus dopo una lunga trattativa e un'offerta definitiva di circa 60 milioni di euro. Si accontentano della panchina Rabiot, Dybala e Mkhitaryan

Mezzala sinistra: TEUN KOOPMEINERS (Atalanta)

Attaccante: JOSHUA ZIRKZEE (Bologna)

Assieme a Calafiori è volato in Inghilterra in estate, destinazione Manchester però, ma soprattutto insieme sono stati i trascinatori del Bologna qualificato in Champions League. Un attaccante dalla classe cristallina, con intuizioni e giocate da numero dieci. Non è un caso che il suo compito principale fosse quello di venire incontro ai compagni, scambiare il pallone con loro, aprendo gli spazi agli inserimenti dei centrocampisti e degli esterni, mandati magari in porta da un suo esterno filtrante. Memorabili le partite all'Olimpico contro Lazio e Roma, dove ha guidato la squadra alla vittoria con gol, assist e numero d'alta scuola. Ha chiuso la stagione con 11 gol e 5 assist in 34 presenze

Attaccante: JOSHUA ZIRKZEE (Bologna)

Attaccante: LAUTARO MARTINEZ

Capitano dei campioni d'Italia, capocannoniere e trascinatore con 24 reti e 6 assist. Un girone e mezzo eccezionale, con una media-gol molto alta e l'impressione che potesse mettere a rischio il record di gol stagionali di Immobile e Higuain. A scudetto ormai conquistato si è un pochino rilassato, prima di imporre il suo dominio anche in Sudamerica con l'Argentina. Ha subito raffinato una splendida intesa con Thuram facendo dimenticare l'ex amico Lukaku, si è mantenuto esemplare nella protezione del pallone spalle alla porta girandosi in rapidità, è diventato più spietato in area di rigore e non perde mai il suo marchio di fabbrica, la girata al volo di destro. Le sue prestazioni gli sono valse anche un settimo posto, piazzamento forse anche un po' stretto, nella classifica del Pallone d'Oro

Attaccante: LAUTARO MARTINEZ

Attaccante: MARCUS THURAM (Inter)

C'è stato un breve periodo, all'alba della scorsa stagione, in cui gli interisti erano preoccupati per gli zero gol nelle amichevoli estive. Dubbi spazzati via dalle due partite consecutive in casa contro Fiorentina e Milan, in cui si è abbattuto come un uragano sulle difese avversarie. Il gol nel derby è stata un'Epifania per i tifosi, che ne hanno scoperto pian piano tutte le qualità, dalla tecnica nello stretto allo strappo in velocità, dal fisico adatto alla protezione del palla al sorriso contagioso. Il suo buonumore ha rallegrato San Siro assieme ai 13 gol e 13 assist, una doppia doppia di indubbio valore. L'ennesimo parametro zero finito nella collezione di Marotta. Tra gli altri attaccanti in lizza c'erano Gudmundsson, Lookman e Leao

Attaccante: MARCUS THURAM (Inter)

Allenatore: SIMONE INZAGHI (Inter)

Per allenare una squadra con sette interisti non si poteva scegliere un allenatore diverso, nonostante le splendide stagioni degli altri candidati Gasperini e Motta. Non è schierata con il suo amato 3-5-2, ma di sicuro non farebbe fatica a farla giocare bene come la sua Inter. Al terzo tentativo ha vinto il primo scudetto, impressionando per continuità, qualità nelle prestazioni e crescita dei calciatori. Si sta godendo il quarto anno sulla panchina nerazzurra, allenatore più longevo dai tempi del Mancini I (2004-2008). Se non è storia questa.

Allenatore: SIMONE INZAGHI (Inter)