Scudetto: una poltrona per tre, ma con una chiara favorita

Qualche settimana fa a Sky Calcio Club avevo una sensazione: i primi tre posti per la Champions sembravano già assegnati. Adesso che siamo a fine anno la sensazione è diventata certezza: Atalanta, Inter e Napoli chiuderanno nelle prime tre posizioni. Sono troppo più forti e troppo più compatte, sono veramente squadre nell’aspetto più puro del termine. E la squadra a mio avviso vale più di ogni altra cosa. Hanno un gioco fluido, una loro identità , sono solide. Hanno punti di forza e di debolezza, vediamoli assieme… ATALANTA Pro: il modo di giocare unico nel suo genere, che può mettere in difficoltà chiunque. È il vero grande aspetto a favore di Gasperini. L’allenatore dice che il mercato invernale deve servire a completare quanto cominciato in estate: fa riferimento all’attacco, ma io credo che la rosa già così abbia una qualità enorme e tante alternative. E poi c’è la questione ambientale: sono bergamasco e cresciuto nell’Atalanta, conosco bene la piazza. La gente resta sempre con i piedi per terra, Gasperini non si ritroverà mai a dover gestire l’entusiasmo. A Bergamo la città vive con grande gioia tutto quello che arriva. Permette di lavorare con grande serenità. In altre città sarebbe diverso. Contro: se l’attacco per me ha tante alternative, a essere un po’ corto credo sia il centrocampo. E lo dico nonostante ritenga Ederson il giocatore più forte in assoluto di questa rosa. Fossi un direttore sportivo, lo comprerei domani anche perché secondo me non è uno che subisce l’‘effetto Gasperini’ . C’è il rischio che la squadra arrivi un po’ in debito d’ossigeno, soprattutto se dovesse andare molto avanti anche in Champions. In Europa l’Atalanta rimane una ‘sorpresa’: in Italia le avversarie la conoscono, anche se faticano a fermarla; fuori meno e questo può permetterle di proseguire il suo cammino nella competizione. La vedo paradossalmente più avanti in Europa che vincitrice dello scudetto in Italia. NAPOLI Pro: la capacità di Conte di creare in poco tempo una squadra solida e competitiva. Una squadra vera, come scrivevo poco fa. C’è poi il grande plus di avere solo un impegno a settimana: può fare la differenza, in termine di energie fisiche e mentali. Contro: non ho parlato dei singoli, perché credo davvero che la forza sia di tutto il gruppo. Contro il Venezia, per esempio, l’ha risolta Raspadori mentre Lukaku non è riuscito a segnare su rigore. Ecco, Romelu non sta rendendo per quello che ci si poteva attendere: Conte gli ha cucito la squadra attorno, lui garantisce un gioco veloce ed efficace, anche facile da assimilare per i compagni. Ma gli mancano dei numeri. Il vero problema però non è il singolo, ma le alternative: finora l’allenatore ha schierato quasi sempre gli stessi elementi, i cambi hanno avuto poco spazio. Devono essere pronti quando servirà, anche se si è pronti solo se si gioca con continuità… INTER Pro: credo che sia la squadra più forte, la più solida, quella che ha maggiore dimestichezza con la vittoria. Ha un sistema di gioco collaudato e tanta qualità. Quello che ha fatto contro la Lazio è eloquente: gli avversari conoscono ormai la forza dei nerazzurri e quando vanno sotto non dico che si demoralizzino, ma quasi… È la contendente più matura delle tre e di gran lunga resta la mia favorita. Contro: puntano ad arrivare fino in fondo anche in Champions e, in quel caso, saranno determinanti le rotazioni di Inzaghi. Lautaro quest’anno non è al meglio, è vero. Ma per me non sarà mai un problema dell’Inter, piuttosto la soluzione. Inter davanti a tutte, Napoli e Atalanta un gradino più sotto a pari merito. Ma vedrete che fino alla fine sarà una lotta avvincente e divertente da seguire. E Juve e Milan? JUVENTUS La Juve mi sembra troppo in ritardo per rientrare nella lotta scudetto, ma la vedo in crescita. Emergerà. Ha deciso di intraprendere un percorso che mi sembra ben definito. Thiago Motta ha la sua idea di calcio, basata sul controllo della partita e su un grande equilibrio. Ma sono d’accordo con quanto ha scritto Michele Padovano proprio su Sky Sport Insider: va fatta chiarezza sul tema Vlahovic. Al di là del valore assoluto del giocatore, non riesce a garantire imprevedibilità e personalità che servono al reparto. Per la dirigenza sarà un tema delicato da affrontare sul mercato. MILAN Rispetto alla Juventus c’è una differenza sostanziale: al Milan vedo un po’ di confusione. E lo dimostra il cambio allenatore praticamente deciso prima della partita contro la Roma. Fonseca mi è sembrata una persona vera, che si è sempre posta in modo sincero . Ma non è riuscito a dare un’identità precisa alla squadra. Ha cambiato spesso sistema e interpreti, con un problema di feeling coi giocatori più importanti. Ora serve prima di tutto ordine. E poi… una punta da venti gol! È un problema atavico per il Milan, solo mascherato dalle prestazioni incredibili degli ultimi anni di Giroud . Rispetto alle prime tre, questo è il grande gap che separa i rossoneri dalle primissime posizioni.

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Scudetto: una poltrona per tre, ma con una chiara favorita

Riccardo Montolivo