Le pagelle ragionate della ventitreesima giornata di Serie A

Senza recupero, adesso parleremmo di un bel distacco: al 90’ Inter a -6 e Napoli in piena fuga. Invece, le duellanti sono ancora praticamente a braccetto, perché i 3 punti di differenza – Napoli 54, Inter 51 – Inzaghi li può colmare battendo la Fiorentina in un altro tipo di recupero: quello della partita sospesa. Insomma, ieri, due pareggi sacrosanti ma trovati attraverso l’appendice. Che ha rimesso le cose a posto per l’Inter e le ha disfatte per il Napoli. L’Inter stava per perdere il terzo derby della stagione, col Milan che trova prima o poi il modo di rubare palla e fare gol. Stavolta con THEO e LEAO, che vanno via in verticale e con REJINDEERS che la butta dentro. Dopo che ci aveva già provato, cercando da fuori area l’incrocio dei pali. Come sempre il più bravo: VOTO 7,5. Pareggio dell’Inter al ‘94, ma necessario, dopo tre gol annullati e tre pali. Eppure, il gol arriva attraverso il jolly che INZAGHI trova in panchina. ZALEWSKI, che rappresentava il reietto nella Roma, prende le vesti del salvatore nell’Inter. Entra e risolve, dopo averci già provato innescando Dumfries . Stavolta è lui a raccogliere il cross lungo, e a fare sponda col petto. DE VRJI fa il suo gol da centravanti vero: un 7 A TESTA per la costruzione del pari. Il Napoli viene raggiunto al 92’, dopo aver confezionato il vantaggio alla mezzora: lancio di JUAN JESUS, galoppata e pallonetto di SPINAZZOLA. Il gol degli ex, JUAN JESUS difende anche bene – 6,5 – SPINAZZOLA corre come ai tempi belli, 7. La Roma alternativa . Decisivo come sempre SAELEMAEKERS, che fa uno-due con Pisilli e crossa perfetto . Chirurgico ANGELINO, che ha un sinistro educato alla Dimarco, e lo usa splendidamente al volo . Sbagliano MCTOMINAY e MAZZOCCHI, che non seguono i rispettivi avversari . Anche l’Atalanta pareggia, ma una partita che sulla carta si presentava più semplice. Colpa di VANJA MILIKOVIC SAVIC, che para il terzo rigore su tre in questo campionato. Si dice che l’errore dal dischetto dipenda spesso dall’esecutore, e in effetti RETEGUI sbaglia tiro . Ma VANJA ne capisce la direzione e spinge sulle gambe per allungarsi fino alla traiettoria. Nella crescita del Toro c’è anche lui, VOTO 7,5. Poi, chiaro, merita menzione pure MARIPAN: VOTO 7 e non solo per la testata dell’1-1. In difesa chiude bene e la sua stazza lo aiuta nel gioco aereo. Nell’Atalanta, bene BELLANOVA, al tredicesimo assist nelle ultime due stagioni. Attacca, sgroppa, gli annullano un gol, e piazza l’angolo per il gol di DJIMSITI. Sono i due nerazzurri migliori. Un 7 a testa. Scintille in zona retrocessione. Monza e Venezia perdono punti roventi. Il Venezia a Udine deve alzare le mani non avendo a disposizione quelle di JORONEN, che entra al posto di Stankovic infortunato, ma non ne prende una. Esce a vuoto sul primo gol; respinge corto sul secondo; non si allunga sul terzo. UN DISASTRO DA 3. Anche il dirimpettaio SAVA fa fatica. Ma le sue sbavature sui gol del Venezia non costano punti, e può portarsi a casa un 5. Deve ringraziare LUCCA , LOVRIC e BRAVO, che decide con un colpo da biliardo . Il Monza fa harakiri in casa con l’autogol di LEKOVIC: un gesto talmente goffo , che può essere considerato un incidente. E un colpo di fortuna per ZANETTI, che continua a preparare da 7 i suoi scontri diretti. Tre punti pesantissimi. Come quelli del Lecce che vince in trasferta inguaiando il Parma. L’uomo partita è KRSTOVIC, a cui viene annullato un gol per un’unghia troppo lunga, ma poi replica con un fantastico colpo di testa più due assist. VOTO 8, meglio di PIEROTTI, che segna gli altri due gol leccesi ma si ferma a7,5. Parma terz’ultimo in classifica nel giorno della miglior prestazione stagionale di MIHAILA, voto 7 per le tre conclusioni in porta, tra cui una fermata dal palo. Per l’Europa corrono tutte. Il Bologna mette sotto il Como giocando bene e passando con DE SILVESTRI e brillando con la trequarti: l’imprendibile DOMINGUEZ , il tuttofare ODGAARD , più FABBIAN, uscito dal mercato ed entrato in campo. In tempo per chiudere la partita. Il Como si ferma, anche a causa dell’espulsione di FADERA, che protesta troppo palesemente , per un’evidentissima trattenuta subita, con ripartenza avversaria, di cui solo l’arbitro MASSIMI non si accorge . MASSIMI non vede mentre sente benissimo il vaffa di Fadera. Ma il primo comandamento per gli arbitri è fischiare i falli. Ma fa fico lasciare giocare: MASSIMI 4. La Juve vince, dopo un avvio shock – gol della vecchia conoscenza DE SCIGLIO, 6,5 – e trenta minuti passati a correre dietro all’Empoli. Il primo a reagire è YILDIZ , poi imitato dagli altri attaccanti nella ripresa. KOLO MUANI fa doppietta ; poi si aggiungono VLAHOVIC e CONCEICAO contro l’Empoli rimasto in dieci uomini: voto 6,5. Quello di DUSAN è un gran sinistro sotto l’incrocio. Gonfio di rabbia, ma anche pieno di egoismo, con tre compagni soli in area ad aspettare il suo passaggio. La Fiorentina, come contro la Lazio, mette l’ipoteca alla vittoria già nel primo tempo: 2-0 al Genoa, con MOISE KEAN che imita NUREYEV nel Bolero e DANZA DA 8; e GUDMUNDSSON che raddoppia facile su assist GOSENS . Poi, come contro la Lazio, la Fiorentina cala, lascia campo, subisce un gol e si impegna a perdere tempo. Alla fine, Fiorentina-Genoa dura 47 minuti di tempo effettivo. Voto basso all’atteggiamento viola, e anche a chi lo consente. Il tempo perso si può recuperare. L’arbitro COLLU doveva stroncare moine viola e allungare il recupero: CARTELLINO GIALLO PER LUI. Però tecnicamente ha arbitrato bene; bravissimo a non cadere nella trappola del VAR GARIGLIO , e a non concedere un rigore inesistente. E’ giovane, ma dimostra personalità. COLLU, VOTO 7, deve entrare a far parte della specie protetta.

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Stefano De Grandis