Le pagelle ragionate della ventiquattresima giornata di Serie A

Kolo Muani ribadisce quanto raccontato nelle prime uscite: lui è un centravanti forte fisicamente, veloce e potente. E quindi la butta dentro appena può: 5 gol nelle prime tre partite con la Juventus, sebbene non sia un attaccante da area di rigore. Ha bisogno di essere lanciato, ma se ha la palla nel corridoio, come quella proposta da NICO GONZALEZ , allora Kolo sgasa e fai fatica a stargli dietro. Nell’uno contro uno con DOSSENA tocca la palla solo col destro. Ma la muove in continuazione, prima di scagliarla sotto la traversa da posizione angolata. Il rigore calciato con freddezza per il vantaggio decisivo, consolida il suo voto. KOLO MUANI 7,5. Anche il Milan voleva presentare il nuovo acquisto di lusso. Lo ha fatto entrare solo dopo l’intervallo, assieme a Leao. E i due hanno messo la firma sulla vittoria rossonera. Protagonisti quanto PULISIC – VOTO 7,5 – sa esserlo sempre: stavolta con due assist. Nel primo, l’americano è andato via sulla destra e ha disegnato un cross, poi schiacciato in rete da Leao; nel secondo, ha messo il pallone rasoterra in verticale per esaltare le doti di Gimenez: sterzata e sinistro a giro sul palo lontano. LEAO MERITA 7 perché è lui a far partire l’azione del vantaggio, cercando l'ex Feyenoord tra le linee, prima di concluderla. GIMEMEZ SI PRENDE UN 7,5. Perché partecipa al primo gol, infila il secondo con classe e in mezzo provoca subdolamente il baby MARIANUCCI, che abbocca , rimettendo in corsa il Milan in inferiorità numerica. Non ha nemmeno giocato male, Marianucci. Ma la sua ingenuità costa tre punti all’Empoli, che nel primo tempo aveva giocato meglio del Milan, e colpito un palo interno a portiere battuto con COLOMBO: VOTO 7, per la prestazione e il gran sinistro a giro. Funziona, nell’occasione, anche la punta più avanzata della Lazio, che non ha confidenza col gol, ma solitamente prede la lode per il gran lavoro e le botte che si va a prendere saltando su tutti i palloni. Prima di segnare il suo gol, infatti, CASTELLANOS – VOTO 8 – si fa apprezzare per i corpo a corpo e poi per due assist. Il primo con una torre di testa staccando altissimo sul secondo palo; il secondo con una rasoiata verticale da numero 10 con cui manda in gol PEDRO, il sempreverde. Stavolta danza sulle macerie del Monza, segnando due gol, ma soprattutto scattando e sterzando come un esordiente. Invece ha trentasette anni. E allora prende VOTO 7, come sette sono i gol in stagione. Il festival dei '9' era stato inaugurato nell’anticipo di Verona, da RETEGUI, che di gol ne aveva fatti addirittura quattro, guarda caso tutti dall’interno dell’area di rigore. Dei 20 da capocannoniere di questa serie A, solo uno lo ha segnato da fuori. Lui è il re sotto porta. Nell’occasione, tre reti col sinistro e una col destro . Una sentenza che vale IL VOTO PIU’ ALTO: 9. Nell’Atalanta che dà spettacolo si rivede EDERSON, e non è un caso. La squadra di Gasperini aveva rallentato mentre il brasiliano tirava il fiato. Stavolta invece ha la forza di andar via da solo in verticale, spostarsi la palla dal sinistro al destro, e trovare il diagonale. Bentornato, VOTO 7. Solo il Bologna , tra le squadre che corrono per la Champions, manca la vittoria. Soffre, rischia di perdere a Lecce, e si ferma sullo 0-0. I suoi centravanti, che nel finale giocano a fianco, assieme cercano il gol della vittoria. E allora saltano entrambi sulla stessa palla gol, che arriva smorzata tra le braccia di Falcone. Di conseguenza, 5,5 A CASTRO E DALLINGA. La Roma vince per la seconda volta consecutiva in trasferta, e accumula punti buoni per l’Europa minore. DOVBYK in un paio di occasioni trova la porta ma anche la nuova brillantezza di RADU . Alla fine risolve DYBALA, che calcia bene il suo rigore , allontanando la Roma dalla parte destra della classifica, dove il Toro rimane incastrato a causa del pareggio interno col Genoa. Il Toro, in effetti, domina ma viene disinnescato dalla inconsistenza dei suoi attaccanti – ADAMS e KARAMOH 5,5 – e dalla disattenzione dell’arbitro Feliciani, che alla fine sorvola su due evidenti trattenute in area ai danni delle punte granata. Meglio il bomber del Genoa, che ha una sola palla buona in tutta la partita, ma la scarica alle spalle di Milinkovic Savic. PINAMONTI VOTO 7. L’unica sfida salvezza della giornata se la aggiudica il Cagliari, nel quale i migliori nel primo tempo erano stati due difensori. Yerry MINA, oltre a difendere per bene, era stato bravo a far ripartire l’azione e a colpire un palo con un colpo di testa su angolo , e anche AUGELLO, sempre accurato nelle sue proposte col piede sinistro . Lo spettacolo in attacco è arrivato dal romeno COMAN , entrato nel secondo tempo. Esordio con un gran gol col destro, infilato sotto la traversa dopo essere entrato rientrato da sinistra. Nel Parma si è rivisto BONNY, VOTO 7, per quanto fatto una volta preso il posto dell’infortunato Djuric. Bellissima la sua azione personale che lo porta a colpire un palo; misurato il cross che permette al giovane difensore LEONI – VOTO 6,5 – di segnare il suo primo gol in serie A. La lotta scudetto rimane sul fondo. A cavallo tra l’ultima partita della domenica e quella in programma il lunedì sera. Il Napoli ha l’occasione di vincere e di mettere pressione all’Inter, che ha in programma di affrontare la Fiorentina da cui le ha appena prese. Una grande occasione, che il Napoli butta via. Perché con l’Udinese soffre fin dall’inizio concedendo palle gol, ma poi passa su angolo arrampicandosi sulla grande fisicità di McTOMINAY . Lo scozzese decolla su angolo e sarà il più pericoloso dei suoi anche più avanti. Ma da solo non basta: l’Udinese pareggia subito con un destro incredibile di EKKELENKAMP: VOTO 7 per l’incantesimo prodotto dall’effetto imposto alla palla. Invece VOTO 4 a MAZZOCCHI, che per non lasciar andare il pallone in fallo laterale la regala a KARLSTROM che innesca Ekkelenkamp. Da quel momento, il Napoli combina pochissimo. L’Udinese gioca molto bene. Perche’ accetta lo scontro fisico, con giocatori strutturati ; ha un genio in campo che ha ritrovato gamba – THAUVIN 7 – e un difensore da grande squadra: SOLET è grosso, veloce e tecnico: contro la capolista GIOCA DA 7,5. L’Udinese frena il Napoli e lancia una ciambella all’Inter. Che stava per affondare, ma ora – nel posticipo contro la Fiorentina – ci si può aggrappare, per galleggiare di nuovo attorno alla vetta.

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Stefano De Grandis