Le pagelle ragionate della venticinquesima giornata di Serie A

Poteva essere l’occasione Inter, invece la sfrutta la Juve per atterrare in zona Champions League. Nel Gran Premio della Montagna, dove la salita rallenta le squadre in fuga, a salire sui pedali è THIAGO MOTTA, VOTO 7,5, che propone la migliore Juve della stagione nella partita preferita dai tifosi. Squadra aggressiva, che punge attraverso gli strappi di CONCEICAO, che salta l’uomo e quindi ti regala superiorità. E vince per una giocata di KOLO MUANI, che tocca pochi palloni ma si accende ogni volta che viene chiamato in causa. Il gol nasce da una sua ruleta in area di rigore e il tocco giusto per Conceicao, in mezzo a tante maglie nerazzurre. UN ASSIST che vale la vittoria E QUINDI UN 7. L’Inter era stata migliore nel primo tempo, grazie a DUMFRIES, che aveva sfinito e poi costretto all’abbandono SAVONA , ha prodotto continue discese sulla destra; ha colpito un palo; e poi ha pure evitato sulla linea un gol di KOOPMEINERS . A dispetto della sconfitta dell’Inter, DUMFRIES E’ STATO IL MIGLIORE IN CAMPO: 7,5. La parte perdente nerazzurra è rappresentata da LAUTARO – 5, due gol divorati e tanti errori di misura – e CALHANOGLU, la cui crisi perdurante inquina l’Inter. Poche idee, gambe molli, anche l’errore di farsi soffiare la palla da Kolo nell’azione del gol, 5 ANCHE PER LUI. Il Napoli si era arenato il giorno prima sul campo della Lazio. Sebbene il più comico degli autogol – MARUSIC versione horror: 5 DI MEDIA tra goffo sinistro nella su porta da 3,5, e prestazione da 6,5 – sembrava spianare la strada per Conte. Ma il Napoli aveva sofferto tanto in avvio sia di primo tempo che di secondo, e la Lazio non meritava proprio di perdere questa partita. Nel Napoli bravo soprattutto Raspadori, l’unico che si gioverà del nuovo 3-5-2 conseguente alla cessione di Kvara e all’infortunio di Neres. Raspa è un trequarti che cerca e trova l’uno-due con Lukaku, dopo un rinvio sbagliato di Provedel. Insomma la partita, cominciata malissimo per il Napoli subito sotto, è tornata a lungo in equilibrio perché PROVEDEL, che si inventa regista nel momento sbagliato, SI PRENDE UN 4 per la rasoiata bassa con cui voleva innestare una azione d’attacco e invece ha stimolato il pari del Napoli; intercetto MCTOMINAY , palla a RASPADORI , slalom e con sponda di LUKAKU . Il gol cambia l’equilibrio della partita, nel primo quarto d’ora a senso unico. Prima aveva dominato la Lazio, in vantaggio con sinistro da fuori di ISAKSEN – 7 – che aveva segnato anche all’andata. Ma l’assist per lui era stato di RRAHMANI – 5 per il pallone regalato di testa senza pressione avversaria – mentre MERET non era sembrato assolutamente esente da colpe. Isaksen ha continuato a spingere anche dopo il pari del Napoli, ma si ferma a 7, per colpa di un gol divorato a porta spalancata sull’1-1. Il Napoli ha ringraziato ed è poi passato dopo l’ingresso di POLITANO . C’è voluta tutta la rabbia dei laziali, e il grande secondo tempo di ZACCAGNI, per recuperare nel finale. Il capitano della Lazio, che aveva segnato un gran golo in rovesciata annullato per fuorigioco , ha poi costruito la palla del pari, con l’assist per DIA appena entrato. ZACCAGNI 7,5 e DIA 7 per aver concesso solo un punto alla capolista che a conti fatti non è affatto male per Antonio Conte. Un punto guadagnato sull’Inter e nessuno rosicchiato dall’Atalanta, a cui si è incastrato il freno a mano. Contro il Cagliari, la squadra di Gasp produce nulla per 83 minuti, e tanto nel tempo che resta; in tutto tre grandi occasioni da gol. La conclusione più bella è del VLAHOVIC meno famoso. Che gioca gli ultimi 35 nel falcidiato attacco dell’Atalanta e lo fa bene . Il suo diagonale è di livello ma CAPRILE si dimostra il portiere giovane più in ascesa. Assieme alla Juve, Bologna e Milan proseguono la rincorsa all’Europa, ognuna alla sua maniera. Il Bologna gioca ALL’ITALIANO. Proprio così, non c’è refuso. Gioca splendidamente come insegna il suo allenatore . Domina per 20 minuti, produce azioni. Spinge con MIRANDA sulla fascia , tira e corre con POBEGA , che serve l’assist per il vantaggio. Segna con NDOYE che nel corso della partita sfiorerà la tripletta fermandosi a due gol. Eppure, una volta in vantaggio rimette in piedi l’avversario con la solita difesa altissima. E’ vero che ci sono errori individuali come quello di LUCUMI’ sul pari . Ma le ripartenze avversarie si moltiplicano, tanto che il Toro va sopra segnando con VLASIC e poi col gran numero di ELMAS, appena entrato. TUNNEL E SCAVETTO che da soli valgono un 7,5. Ma il Bologna di Italiano, appunto, sa giocare a calcio. E trova il modo di spingere e segnare ancora due gol. Uno su rigore, e un altro grazie a un’autorete di BIRAGHI che se la gioca con MARUSIC, per il gollonzo della giornata. Il Milan non ha bisogno invece di montagne russe. Fatica nel primo tempo, nel quale funziona solo SANTIAGO GIMENEZ . Poi nella ripresa Conceicao fa i cambi giusti e la vittoria arriva. Per la gioia dei telecronisti, l’azione parte da JIMENEZ e viene chiusa da GIMENEZ. Stessa pronuncia ma contributo diverso. ALE lancia Leao con un cucchiaio; SANTIAGO riceve da Leao e chiude a porta vuota. Stessa pronuncia e stesso voto: 7. Ah, già, c’è pure LEAO, che riceve il pallone a colombella da Ale Gimenez e lo piazza d’esterno al volo sulla testa di Santiago, VOTO 7 anche a lui. Ora Milan e Bologna sono a un punto dalla Fiorentina, ma con il loro confronto diretto da recuperare. Se non finisce pari, la Fiorentina perde il suo piazzamento Europa League, dopo aver sognato, tramite una vittoria sul Como, di arrivare a un passo dalla Champions League. Tutto per colpa di CESC FABREGAS – 7,5 – che ha costruito un meccanismo perfetto, appena importato dalla Serie B. Certo il Como calcio ha soldi da spendere. Ma li spende bene e mette a disposizione giocatori di grande tecnica che l’allenatore spagnolo utilizza alla grande. Di sicuro ASSANE DIAO ha impattato benissimo con la serie A. 4 gol nelle sue prime 7 partite. Contro la Fiorentina segna in volata solitaria dopo aver avuto altre due occasioni. Rappresenta un incubo per tutta la partita – VOTO 8 – e potrebbe segnare ancora, se De Gea non mettesse una pezza. Dell’altro gioiello PAZ, abbiamo già parlato. E un trequartista che corre, contrasta e rilancia. Ed ha un sinistro doc. La traiettoria del 2-0 è fantastica. C’è una piccola deviazione che porta la palla a battere sul palo interno vicino all’incrocio, ma PAZ sta correndo all’indietro, e solo l’intenzione di calciare così forte a giro è da applausi: VOTO 7,5. La Roma, che faticava lontano da casa, ottiene la terza vittoria consecutiva in trasferta. L’episodio decisivo dopo mezzoretta. SOULE’ lanciato da una gran palla di SHOMURODOV viene steso al limite dell’area. Rosso per LEONI e punizione per la Roma che SOULE’ batte in modo spettacolare, ingrassando il suo voto sfiorando la doppietta in due occasioni . Da sottolineare l’ingresso di BALDANZI , sempre vivo al posto di DYBALA, rimasto a Roma per un colpo al ginocchio subìto contro il Porto. In 10 il Parma ha messo in archivio la quinta sconfitta nelle ultime 6 partite. L’Udinese forse è in ritardo per l’Europa, ma certifica la sua presenza nella parte sinistra della classifica. Rispetto alle squadre che lottano per la salvezza va un’altra velocità, e lo dimostra costringendo l’Empoli a un down grade; due punti nelle ultime dieci partite per i toscani e prospettive da incubo. Per l’Udinese, al contrario, sono 7 punti nelle ultime 3 partite, e una brillante dopo il pari in casa del Napoli. Come al Maradona, il protagonista principale è EKKELENKAMP: questa volta ne fa addirittura due, e da rapace dell’area di rigore . Ma MERITANO IL 7 ANCHE ATTA, sempre nel vivo del gioco ed efficace da fuori, E THAUVIN che segna il sesto gol in campionato: il suo record riguardo alla Serie A. Nell’Empoli, KOUAME’ ultimo spreca tre occasioni in area – 5 per la cortesia nei confronti di SAVA – ma è anche il giocatore con maggiore iniziativa dell’Empoli, l’unico col Verona ad aspettare il Parma, nella lotta per l’ultimo posto salvezza. Il Monza nemmeno col ritorno di NESTA riesce ad ottenere una vittoria in uno scontro diretto. Anzi le migliori occasioni le ha il Lecce, che butta via un’occasione per staccarsi dalla zona calda. Il migliore del Monza è TURATI: 7 per la capacità di turare le falle. Nel Lecce brilla HELGASON, islandese classe 2000 che lavora a centrocampo ma appena può cerca la conclusione. Su punizione centra una traversa. VOTO 7 per lui e per il solito PANTALEO CORVINO, DS che difficilmente sbaglia mira.

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Stefano De Grandis