Roma, i retroscena dietro l’infortunio di Dybala

Giorni tormentati, dibattiti intensi, consulti continui. Alla fine Paulo Dybala si sottoporrà a intervento chirurgico, con tutti i rischi del caso ma con una convinzione: quella di “tornare più forte di prima”. Sono parole dell’attaccante che su Instagram ha voluto ringraziare per la vicinanza dei tifosi e della Roma, e non è casuale. Queste parole corrispondono a quanto gli è stato spiegato dopo il bivio dei giorni scorsi: operazione o terapia conservativa? Perché l’intervento Prima di tutto, l’infortunio: si tratta di una lesione del tendine semitendinoso sinistro. Un trauma capitato durante la partita contro il Cagliari, mentre la Joya tentava un colpo di tacco: sfortuna massima per il giocatore, che già da diverse settimana lamentava un problema proprio a quel ginocchio, con un edema che si era formato dopo uno scontro di gioco nella gara di Europa League contro il Porto e che non si riassorbiva. Per questo, dopo l’ultima diagnosi, è stato necessario riflettere molto bene su cosa fare. Ci sono voluti una decina di specialisti internazionali interpellati dai Friedkin per dare un verdetto che fosse definitivo. E la decisione è stata quella di accantonare la terapia conservativa che avrebbe comunque messo fuori dai giochi l’attaccante fino al termine della stagione, con un’aggravante: forse quel problema nemmeno si sarebbe risolto o ci sarebbe stato un alto rischio di recidiva. L’intervento chirurgico, che comunque comporta una minima parte dei rischi, da questo punto di vista è sempre più sicuro: permette al giocatore di ripartire da zero, riattaccando il legamento prima di cominciare il percorso riabilitativo, che sarebbe stato comunque di almeno tre mesi. Ecco perché, a parità di stop, si è deciso di procedere con la seconda strada: l’operazione verrà eseguita la prossima settimana all’estero, con la superivisione del dottor Georg Ahlbäumer, l’ortopedico svizzero di fiducia dei Friedkin che dal febbraio 2021 ha sottoscritto una convenzione proprio con il club giallorosso. Il ruolo di Dan e Ryan Friedkin La proprietà ha giocato un ruolo decisivo in tutta la questione. Sono intervenuti direttamente Dan e Ryan Friedkin, che hanno deciso di prendere in mano la situazione per garantire a Dybala il migliore dei consulti possibili. Sono stati loro a chiamare gli specialisti e sono stati loro a insistere perché si facesse tutto in tempi rapidi. Una mossa che l’attaccante ha particolarmente apprezzato e che rende ancora più saldo il legame tra il giocatore e la proprietà, dopo le voci di mercato che hanno coinvolto il giocatore in inverno, ma soprattutto la scorsa estate, quando l’addio per l’Arabia sembrava veramente a un passo. Ora è tutto diverso: la Roma aspetta Dybala e Dybala aspetta di tornare a giocare con la Roma. Potrà farlo dalla prossima stagione, una volta recuperato completamente il problema al ginocchio. “Più forte di prima”, appunto.

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