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Bove (Fiorentina) all'ospedale di Ancona per visite di controllo

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Il centrocampista della Fiorentina si è sottoposto ad accertamenti all'ospedale di Ancona nella giornata di ieri, come confermato dal club viola: controlli di routine all'interno di un percorso che in futuro porterà Bove a valutare se mantenere o rimuovere il defibrillatore sottocutaneo che gli è stato impiantato dopo il malore accusato nel dicembre scorso durante Fiorentina-Inter

BOVE: "DEVO CAPIRE SE POSSO TOGLIERE IL DEFIBRILLATORE"

Una serie di controlli di routine, per continuare a valutare le sue condizioni dopo l’impianto del defibrillatore. Edoardo Bove è stato ieri all’ospedale Torrette di Ancona, per sottoporsi ad alcuni accertamenti. "ACF Fiorentina -si legge in un comunicato sul sito del club viola- informa che, nella giornata di ieri, giovedì 20 Marzo, il calciatore Edoardo Bove è stato sottoposto ad accertamenti cardiologici approfonditi di tipo elettrofisiologico nella Clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’AOUM diretta dal Prof. Antonio Dello Russo, con la supervisione del Prof. Paolo Zeppilli consulente del giocatore". I risultati di questi accertamenti verranno valutati nelle prossime settimane. 

Bove e la scelta sul defibrillatore

Al centrocampista della Fiorentina, che accusò un malore in campo durante la partita contro l’Inter dello scorso primo dicembre, è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo. Gli accertamenti svolti ad Ancona rientrano in un percorso che porterà Bove a valutare, in accordo con i medici, se potrà tornare a giocare a calcio o meno. E poi se potrà farlo mantenendo il defibrillatore oppure no. Nel caso in cui Bove decida di mantenerlo, dovrà ottenere l’idoneità sportiva per tornare a giocare in Italia. Se invece Bove deciderà di rimuovere il defibrillatore, la sua carriera dovrà proseguire all’estero, dove i protocolli lo consentono.

Bove: “Devo capire se posso togliere defibrillatore”

Soltanto qualche giorno fa, a 'Passa dal BSMT', il podcast curato da Gianluca Gazzoli, il centrocampista aveva parlato proprio della scelta che sarà a chiamato a fare in futuro: "Nel futuro dovrò fare delle visite importanti che mi diranno se posso togliere il defibrillatore e in tal caso che cosa poi dovrei fare". E sull’ipotesi di andare a giocare all'estero, così aveva risposto Bove: “Lo farei, lo devo a me stesso e per tutti i sacrifici che ho fatto. Sono ancora giovane, non posso pensare di mollare, l'idea di smettere di giocare a calcio per me è inconcepibile. So chi è Edoardo con il calcio, ma senza ho paura di scoprirlo. Ovviamente è importante anche stare bene mentalmente, se non mi sentissi sicuro senza il defibrillatore cambierebbe tutto. Ancora non c'è nulla di definito e ciò mi fa ben sperare per il futuro. I medici mi hanno subito avvertito che impiantare questo salva vita era la cosa migliore, sto imparando a conviverci, quando dormo su un certo lato o faccio certi movimenti lo sento, all'aeroporto - ha sorriso - mi garantisce una corsia preferenziale".

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