Comolli: "Siamo la Juve, non so quanto ci vorrà ma torneremo a vincere"

Direttore, tra poco saranno due mesi dall'inizio della sua gestione. Quale la difficoltà maggiore che ha trovato finora e che magari non si aspettava? "Non credo di aver trovato qualcosa di particolarmente difficile o inaspettato. Il potenziale di questo club è incredibile, me ne rendo conto settimana dopo settimana. Con tutto il rispetto, penso che l'unico club di questo livello in giro sia il Liverpool. Tutti in giro per il mondo parlano della Juventus. La sfida principale, non solo per me ma per chiunque lavora all'interno di questa società, è convincere la gente che possiamo tornare a vincere. Ci stiamo concentrando su questa missione giorno dopo giorno. Non dico che vinceremo da subito, ma il percorso di provare a far cambiare idea ai tifosi è molto affascinante". Le linee guide di questa nuova gestione sembrano molto rigide, anche sul mercato. Come si muoverà la Juventus per i casi di Vlahovic, Douglas Luiz e Weah? "La Juventus merita rispetto, perché nessuno al suo interno è al di sopra della società. Nessuno è più grande del club e di ciò che rappresenta. Vale per me in primis e ovviamente anche per i giocatori: questo ho detto a Douglas quando è tornato. Non so se si può parlare di standard rigidi, di certo è così che la vedo io. Douglas ha fatto un errore, ne è consapevole, si è scusato con i compagni e l'allenatore. Nei confronti di Weah invece c'è sempre stato rispetto, nessuno è stato accantonato. Gli ho fatto presente che la sua situazione ha creato un problema, perché prima di affermare di voler essere ceduto a un club specifico, deve essere certo che quella squadra sia pronta a sostenerlo, altrimenti non avrebbe un'altra destinazione in caso di cessione. Al momento il Marsiglia non è ancora sicuro di volerlo acquistare, sta facendo delle valutazioni, perché le parti sono distanti. Sono cose che succedono a ogni sessione di mercato. Gli ho raccomandato, oltre al rispetto per la Juventus, di essere molto cauto, perché c'è in gioco la sua carriera". E per quanto riguarda Vlahovic? "In questo caso la gestione è più semplice. Ci siamo parlati in maniera molto schietta, onesta: se ci sarà un'opportunità calcisticamente buona per lui e finanziariamente vantaggiosa per la società, sarà libero di partire. Si sta guardando intorno, ci aspettiamo qualche proposta a breve. Abbiamo ricevuto interessamenti e telefonata, ma ancora nessuna offerta ufficiale. Se non ci sarà niente di concreto, allora rimarrà. È tutto molto chiaro tra me e lui". Altri due nomi di cui si parla sono quelli di Kolo Muani e di Sancho. Li vedremo alla Juventus in questa stagione? "Molti calciatori vengono associati alla Juventus ogni settimana durante il calciomercato, questo per far capire quanto il club sia attraente in giro per il mondo. Ricevere tutte queste chiamate dagli agenti è musica per le mie orecchie, fa capire la portata della società, a maggior ragione in questa stagione che giocheremo la Champions. Molte ale vengono associate alla Juve, ma per il momento assicurarci le prestazioni di Conceicao è stata una mossa chiave nei nostri progetti. Con anche Yildiz, Kostic e Nico Gonzalez pensiamo di essere a posto per il momento, rivaluteremo la nostra situazione solo se partirà qualcuno. Per quanto riguarda Kolo sappiamo che avrebbe piacere di tornare. Dipenderà anche dalla situazione di Vlahovic: se Dusah dovesse partire sappiamo che Kolo è una delle possibili opzioni, ne stiamo parlando con il Psg da quando è tornato a Parigi. Nasser è un buon amico ma anche un negoziatore. Solo quando si sarà chiarita la questione di Vlahovic, allora ne parleremo sul serio". Dopo l'arrivo di Modesto ha individuato anche la figura del direttore sportivo? Nel caso farà mercato da questa sessione o continuerà a occuparsene lei? "Ne ho parlato di recente con la proprietà. Ho una lista in mente ma non abbiamo ancora approcciato nessuno. Lo faremo al momento giusto, sono tutti molto impegnati con il calciomercato e non vogliamo mancare di rispetto a nessuno. Probabilmente prenderemo una decisione tra settembre e la fine di ottobre. L'ingaggio di Modesto è stato fondamentale, ma con la proprietà eravamo d'accordo che avrei occupato entrambi i ruoli nel corso di questa estate, nonostante fosse da un po' di tempo che non ricoprivo la posizione di direttore sportivo. Sapevamo quanto servisse un direttore tecnico che stesse con la squadra su base giornaliera, era una delle nostre priorità. A breve saprete anche per il direttore sportivo". L'anno scorso la Juventus è arrivata quarta all'ultima giornata. Quale obiettivo si è dato per la prossima stagione, considerando il mercato che sta facendo? "Siamo molto soddisfatti del mercato per il momento. Le acquisizioni fatte finora erano esattamente quelle che volevamo. Lo stesso Conceicao di fatto è un nuovo acquisto, perché sappiamo quanto fosse importante prenderlo, visto il suo impatto sul campo. Siamo convinti con lui e Yildiz di avere due tra le migliori giovani ali del mondo. Con Joao Mario invece siamo coperti sul lato destro, si integra benissimo con Conceicao e con il gioco del mister. L'acquisizione di David a parametro zero ci ha infine consentito di gestire la situazione di Vlahovic senza fretta e senza ansia. Quanto abbiamo fatto fino a questo punto credo sia ottimo. Sappiamo cosa ci manca e dove vogliamo arrivare. Se qualcuno non parte, nessuno arriverà. Ma in caso di cessioni siamo pronti a muoveci in fretta. L'obiettivo per la stagione è fare il meglio possibile, fare in modo che questa squadra che stiamo construendo sia in grado di rendere al 100% del suo potenziale. Ciò potrebbe voler dire arrivare primi o secondi, ma lo sapremo meglio dopo le prime partite. Siamo la Juventus, la missione è vincere. La vera domanda è: quando? Siamo la Juventus, non siamo timidi, sappiamo di dover vincere. Non so quanto ci vorrà, ma ci arriveremo".

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Comolli: "Siamo la Juve, non so quanto ci vorrà ma torneremo a vincere"

Valentina Mariani