L'Atalanta, Juric e l'eredità di Gasperini: si riparte dal... passato

Le ambizioni dell’Atalanta non cambiano: ha consolidato il suo status che l’ha avvicinata progressivamente alle big, giocherà in Champions League per la quinta volta dal 2019. E Bergamo sogna sempre in grande. Resta però da capire che squadra guiderà Juric con l'inizio del campionato, a causa di un mercato che, complice il caso Lookman, ha rallentato tremendamente le trattative nelle ultime settimane. CONTINUITà Essendosi insediato da appena un mese, il successore di Gasperini è opportunamente ripartito dallo spartito che i nerazzurri conoscevano a memoria. La nuova Atalanta ricalca nei principi di gioco e nell’approccio quella vecchia, come si è visto a sprazzi soprattutto nell’ultimo test del precampionato contro la Juve. Aggressione feroce, pressing alto e gioco più possibile verticale, come l’ha istruita Gasp. Gradualmente Juric imporrà la sua mano ma al momento, senza le certezze del passato, è saggio proseguire nel solco della continuità per non togliere le coordinate a De Roon e compagni. Sebbene ci siano analogie tra il gioco di Gasperini e quello di Juric, il passaggio da un allenatore all’altro, a maggior ragione dopo un ciclo lungo nove anni, richiede un periodo di adattamento. Il ds D’Amico, che conosce benissimo Juric avendolo avuto per un paio d’anni a Verona, ha puntato forte su di lui perché lo ha ritenuto il seguace più fedele a Gasp. E quindi l’uomo più indicato, almeno in teoria, per rendere il passaggio di consegne più soft possibile. Almeno sotto il profilo fisico, il precampionato è stato positivo. In alcune amichevoli i bergamaschi hanno pagato i carichi di lavoro e le gambe pesanti, ma più si avvicina l’esordio più l’Atalanta guadagnerà in brillantezza. In quattro settimane di lavoro non si è registrato nessun problema muscolare, neanche nei soggetti più a rischio come Scamacca, che ha forzato il recupero con buonsenso e prudenza, essendo reduce da un anno di inattività. L’unico vero intoppo è toccato a Ederson, che ha saltato la Juve per un problemino al ginocchio rimediato nell’amichevole di Colonia, ma che non dovrebbe pregiudicargli la prima ufficiale con il Pisa. MERCATO LOW PROFILE A pochi giorni dalla prima di campionato, Zingonia è ancora un cantiere. Così com’è adesso, la squadra parte un gradino sotto rispetto a un anno fa. Koopmeiners era in partenza, Scamacca e Scalvini erano fuori dai giochi per infortunio, ma il mercato avrebbe regalato a Gasperini una dozzina di nuovi acquisti. Quest’estate il mercato è stato decisamente di basso profilo, sebbene il club abbia investito svariate decine di milioni: è stato riscattato Kossounou, sono arrivati Kamaldeen Sulemana dal Southampton, il diciassettenne Ahanor dal Genoa e Zalewski dall’Inter. Ma Juric ha visto dissolversi la migliore coppia-gol della serie A e una delle più efficaci in Europa. Come se l’Inter perdesse in un colpo solo Lautaro Martinez e Thuram. “Per essere competitivi dobbiamo rinforzarci”, è stato l’appello di Juric, affinché la società gli consegni finalmente un attaccante d’area, l’unica casella ancora da riempire per completare il mosaico. Solo allora saranno davvero decifrabili il potenziale e le ambizioni della 'sua' Atalanta. La prima di una nuova era.

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Massimiliano Nebuloni