Allegri e Rabiot sono davvero una coppia speciale: i due si ritrovano al Milan

Certi amori non finiscono Fanno dei giri immensi e poi ritornano Amori indivisibili Indissolubili, inseparabili Una delle strofe più famose di un maestro della musica italiana come Antonello Venditi. E per stare in tema con il calcio, proprio a poche ore dalla chiusura della sessione estiva di calciomercato, uno dei mantra di Adriano Galliani, che nei suoi anni al Milan aveva infuocato la piazza rossonera con alcuni colpi ‘romantici’, di ritorno, come Kakà dal Real Madrid nel 2013 o Shevchenko dal Chelsea nel 2008. Parlando di mercato, e di Milan, uno dei colpi rossoneri nelle ultime ore è stato proprio Adrien Rabiot, ex Marsiglia ma soprattutto ex Juve, la tanto desiderata mezzala richiesta da Massimiliano Allegri fin dai suoi primi giorni a Milanello. Perché c’è questa opinione diffusa tale per cui il binomio Allegri-Rabiot sia inscindibile, e uno non possa esistere senza l’altro. Il colpo sul gong di Igli Tare sembrerebbe confermarlo. Ma se fosse un bias? Proviamo a capirlo con i numeri. Allegri e Rabiot hanno condiviso campo e spogliatoio per un triennio, dal campionato 2021/22 al campionato 2023/24, prima che il tecnico decidesse di prendersi un anno di pausa e il centrocampista facesse ritorno in patria per un ‘Erasmus calcistico’ al Marsiglia di De Zerbi . In quelle tre stagioni alla Juventus il coinvolgimento di Rabiot è stato totale: 45, 48 e 35 presenze tra tutte le competizioni , sempre sopra i 3000’ in campo, sempre sopra i 30 gettoni in ogni campionato, con 16 gol e 11 assist complessivi. Numeri che certificano il profilo di un centrocampista ‘da bonus’, presente in area di rigore e davvero poco tendente agli infortuni. “Adrian è un ragazzo a cui sono legato. Lavorando insieme abbiamo costruito un rapporto di affetto”, ha detto Allegri durante la conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Lecce. Un attestato di stima che si è visto negli anni in campo, sempre ricambiato dal francese. Sfruttando i dati forniti da Soccerment si può notare come Rabiot alla Juve ha fatto praticamente tutti i ruoli del centrocampo: soprattutto la mezz’ala sinistra, come da caratteristiche, ma anche la mezz’ala di destra e il regista davanti alla difesa, un po’ a sorpresa anche l’esterno a tutta fascia. Insomma, Rabiot e altri 10, parafrasando una vecchia massima calcistica. Un altro aspetto interessante che emerge dalle spider-chart è la diversità del suo stile di gioco stagione dopo stagione, sapendosi adattare alle richieste dell’allenatore e al contesto tattico: sintomo di una duttilità che a Massimiliano Allegri, da sempre, piace e che nel centrocampo di questo Milan forse non esisteva. Adrien Rabiot ha firmato un contratto con il Milan per tre stagioni, fino al 30 giugno 2028. Sarà anche uno dei calciatori più pagati della rosa, confermando quanto la società creda nel ragazzo. Occuperà la casella lasciata libera da Musah, ceduto all’Atalanta, e da Jashari, infortunato fino a novembre, andando a giocarsi una maglia da titolare con di Fofana e Loftus-Cheek, in un 3-5-2 o in un 4-3-3 a seconda delle occorrenze. Nelle prima due uscite stagionali i rossoneri hanno schierato un centrocampo a cinque, con Modric a smistare il pallone e i due sopra citati come mezz’ali di inserimento. Se l’inglese ha già dimostrato di poter vedere la porta con buoni risultati, l’ex Monaco ha avuto qualche difficoltà in più, soprattutto nelle conclusioni dalla lunga distanza, situazioni che è stato molto bravo a crearsi ma senza pungere. Ecco allora che Rabiot potrebbe inserirsi in quello slot di mezz’ala sinistra, innescato da Modric per sfruttare i suoi tempi di inserimento e avere la palla sul piede giusto per portare le reti che Massimiliano Allegri gli ha sempre chiesto. A inizio calciomercato si era parlato spesso di un impiego di Loftus-Cheek ‘à la’ Rabiot. Ebben, oggi il centrocampo rossonero può contare su entrambi. Stando ai dati sempre forniti da Soccerment i due calciatori hanno un indice di similarità superiore al 95%, per il mix di qualità tecniche e fisiche . Insomma, dipenderà sempre dall’avversario, dallo stato di forma e dall’equilibrio tattico, ma ‘l’amore calcistico’ di Allegri nei confronti di Rabiot è talmente alto da avere in rosa sia l’originale sia la sua versione britannica. Se giocheranno insieme questo ancora non è dato saperlo, vedremo nella terza giornata durante lo scontro diretto con il Bologna. Basterà per rivedere il Milan in Champions League nella prossima stagione?

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Allegri e Rabiot sono davvero una coppia speciale: i due si ritrovano al Milan

Simone Dagani