Inter, dal record di presenze a... Kanye West: è anche lo scudetto dei tifosi

SCUDETTO INTER

Bernardo Cianfrocca

Giocatori e tifosi festeggiarono a distanza il 19° scudetto nell'anno del campionato a porte chiuse. Il 20° titolo celebra invece la simbiosi perfetta tra l'Inter e il pubblico di San Siro, mai così pieno come in questa stagione con un'affluenza media da record di 72.888 persone. Il tifo nerazzurro ha trascinato la squadra e si è fatto anche conoscere nel mondo per la sorprendente collaborazione con Kanye West. E la seconda stella è stata profetizzata proprio da una canzone del rapper

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Quello del 2021 fu lo scudetto del distanziamento. L'Italia si portava ancora dietro le conseguenze della pandemia scoppiata un anno prima. I tifosi si ritrovarono in Duomo indossando le mascherine e rincasando per il coprifuoco, non ci furono sfilate col pullman scoperto, Handanovic alzò il trofeo della vittoria solo davanti alle famiglie di giocatori e staff. Festeggiamenti per pochi intimi: foto di giocatori a cena con compagne e figli, Bastoni che si fa pulire la bocca sporca dalla mamma, Lukaku che si concede un giro in macchina per Milano in diretta Instagram subito dopo il pareggio tra Atalanta e Sassuolo.

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Forse non fu un caso che la vittoria aritmetica arrivò grazie al risultato di un'altra partita. Celebrarla in uno stadio vuoto sarebbe stato straniante. Dopo la consegna della coppa contro l'Udinese, i giocatori salirono su una delle rampe elicoidali del Meazza per festeggiare a debita distanza con i tifosi, radunati in massa all'esterno e impossibilitati a entrare. Di quel campionato vinto restano quelle immagini tenere e malinconiche: la felicità dei giocatori con gli occhi rivolti verso il basso, con lo stupore di chi stava scoprendo solo in quel momento che spettacolo si fosse perso, dimenticato dentro gli stadi a porte chiuse. Alcuni di loro, Hakimi, Eriksen, Young, non hanno quasi mai goduto dell'emozione di un San Siro pieno. Altri, invece, potranno finalmente scendere da quelle rampe per condividere una gioia contagiosa, stavolta senza rischi per la salute.

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San Siro nerazzurro mai così pieno

Tre anni dopo, l'unico distanziamento è quello che l'Inter ha creato tra sé e le avversarie. E lo scudetto nel derby arriva a coronamento di una stagione in cui il pubblico è stato più protagonista che mai. Nel 2023/2024 l'Inter sta registrando a San Siro una media di 72.888 tifosi a partita, la più alta di sempre per la società: le ultime due partite contro Torino e Lazio ritoccheranno probabilmente la cifra verso l'alto. Se il Giuseppe Meazza è lo stadio più grande d'Italia e facilita questi numeri (attualmente la capienza massima consentita è di 75.817 posti a sedere), storicamente non è mai stato semplice da riempire,. Dopo la pandemia invece, le persone hanno riscoperto il piacere di andare allo stadio. Osservando i dati storici sull'affluenza stagionale a San Siro in Serie A, è sorprendente notare come fino allo scorso anno (72.630 tifosi di media), non fosse mai stata superata quota 70mila in casa Inter. Nella stagione del Triplete, 2009/2010, la media fu di 55.074 tifosi per partita. Cifre leggermente più basse di quelle attuali erano state raggiunte solo nel triennio 1997-2000 per l'arrivo di Ronaldo (67.597 nel 1997/1998, 68.546 nel 1998/1999 e 66.549 nel 1999/2000). Stesso discorso per il Milan, che da due anni sfiora quota 72mila tifosi di media, numero mai nemmeno avvicinato negli anni 2000 e sorpassato solo nelle stagioni d'oro di Sacchi e Capello: il record è di 78.487 nel 1990/1991, primo anno dell'attuale impianto con terzo anello e posti numerati (dati Transfermarkt).

Ronaldo
Prima degli ultimi due campionati, la stagione con la maggior affluenza media di interisti a San Siro era stata la 1998/1999

Gli show del pubblico tra coreografie e cori

Il pubblico è stato numeroso e si è fatto notare con modi e atmosfere diverse, dai fischi per l'ex Lukaku in Inter-Roma fino alla coreografia della sfida scudetto contro la Juve. La Curva Nord è stata il traino, seguita però anche dal resto dei settori, in passato meno propensi nel lasciarsi coinvolgere. Evocativo quanto successo in Inter-Genoa del 4 marzo, con il gol del vantaggio di Asllani arrivato al 30', proprio mentre il tifo organizzato stava iniziando a entrare in ritardo allo stadio per sciopero e veniva accolto dal resto dei tifosi con l'ormai famoso coro “E per la gente che”. Un grido di battaglia diventato il collante tra ultras, abbonati e occasionali, mai troppo sdoganato, ma centellinato nei momenti di maggior esaltazione o di supporto da offrire alla squadra.

Inter Juve
La coreografia in occasione di Inter-Juventus dello scorso 4 febbraio

La collaborazione (profetica) con Kanye West

Simone Inzaghi ha spesso rivendicato nelle interviste la simbiosi tra squadra e pubblico, in ultimo a Udine, trasferta in cui sembrava che l'Inter giocasse in casa. I riconoscimenti per il tifo nerazzurro sono però arrivati anche fuori dall'Italia e dal mondo del calcio. Il rapper americano Kanye West ha inserito in due tracce del suo ultimo album, Vultures I, dei cori registrati da circa 200 tifosi nerazzurri. Rimasto estasiato dall'atmosfera da stadio in Genoa-Milan dello scorso 7 ottobre e guardando alcune partite dell'Inter in televisione, si è voluto godere lo spettacolo dal vivo in occasione della sfida all'Atletico Madrid e ha instaurato il più inaspettato dei featuring. Le canzoni in cui il tifo presta la sua voce sono rimaste a lungo in testa nella top-50 mondiale di Spotify: si chiamano Carnival e Stars. Quest'ultima si chiude con il verso, cantato proprio dalla Curva, “and we will way-up in the stars”. Saliremo tra le stelle. La profezia perfetta per conquistare la seconda.