
Lazio, Conceição torna all'Olimpico: dove sono oggi gli altri dello scudetto del 2000?
In tantissimi hanno seguito le orme del maestro svedese Eriksson puntando sulla carriera in panchina, dalla C a chi ha vinto campionati top. C'è chi ha (quasi) giocato a 57 anni o chi è diventato da poco campione d'Europa con l'Italia. Ma anche vicepresidenti, presidenti di club e… chi ha comprato un'isola!

LO SCUDETTO DEL 2000 - Inzaghi. Veron. Simeone. E poi quell'attesa, col campo dell'Olimpico già pieno di tifosi biancocelesti. Ultima giornata del campionato 1999-00: la Lazio ci arriva dopo essere stata a -9 dalla Juve a otto turni dalla fine. Poi un derby vinto in rimonta, Simeone decisivo a Torino. Il 3-0 alla Reggina dell'ultimo atto.

Ma non era ancora il tempo della festa. A Perugia si giocava dopo il diluvio: il gol di Calori, le orecchie tese alle radioline e i tifosi che esultarono direttamente sul campo dei giocatori di Eriksson. Nel tardo pomeriggio la voce di Riccardo Cucchi fece esplodere la festa: "Sono le 18 e quattro minuti del 14 maggio del 2000, la Lazio è campione d'Italia".
Ma cosa fanno oggi i calciatori di quella squadra?

SERGIO CONCEIÇÃO - Trenta partite (solo Veron ne giocò di più) e due gol in quel campionato da scudetto. Non sarà il suo primo ritorno nella capitale, visto che all'Olimpico sfidò la Roma nell'andata degli ottavi di Champions 2019: ko 2-1 coi primi due centri in maglia giallorossa di Zaniolo, poi ribaltati dal 3-1 in Portogallo del ritorno. Conceição guida il Porto dal luglio 2017: ha già vinto due campionati, due supercoppe e una coppa nazionale, oltreché l'andata degli spareggi per 2-1.

LUCA MARCHEGIANI - Portiere titolare di quella Lazio da scudetto, mentre in Coppa Italia aveva lasciato il posto al suo vice. Oggi? Dal 2005 è uno degli opinionisti della squadra di Sky Sport.

MARCO BALLOTTA - Con 44 anni e 38 giorni detiene ancora il record di calciatore più anziano della A. Oggi è il presidente del club di Eccellenza del Castelvetro. Lo scorso ottobre, dopo l'infortunio del secondo portiere (diciassettenne), è stato lui ad andare in panchina ancora coi guantoni alle mani, ma senza dover giocare. Nel recente passato era invece sceso in campo per davvero, ma come attaccante.

ALESSANDRO NESTA - Capitano di quella squadra e pilastro della difesa. È uno dei tantissimi (come si vedrà) ad aver intrapreso la carriera da allenatore. Attualmente è senza panchina: l'ultima in B col Frosinone, avventura terminata a marzo 2021.

PAOLO NEGRO - Al tempo festeggiò lo scudetto con un nuovo look tutto tricolore. Anche lui ha scelto la via della panchina: attualmente è vice allenatore delle giovanili del Siena. Poco tempo fa era stato assistente tecnico della prima squadra guidata da Alberto Gilardino.

SINISA MIHAJLOVIC - Sei gol per lui quell'anno, solo Inzaghi, Veron e Salas ne segnarono di più. Come ben noto, dal 2019 allena il Bologna.

GIUSEPPE PANCARO - Anche Pancaro ha scelto la via della panchina: l'ultimo incarico alla guida della Pistoiese in Serie C. Precedentemente anche Juve Stabia, Catania e Catanzaro nel suo curriculum.

NESTOR SENSINI - Nel 2006 ha iniziato la sua carriera da allenatore, poi diventata dirigenziale nei Newell's Old Boys. Di recente è tornato alla panchina con l'Everton (omonimi cileni del club di Liverpool): la sua avventura è terminata da pochi mesi.

GIUSEPPE FAVALLI - Dopo qualche ritorno calcistico come dirigente, oggi si è principalmente allontanato dal calcio professionistico. Eccolo in un recente scatto dal suo profilo Instagram insieme a Paolo Maldini.

FERNANDO COUTO - Roccioso centrale portoghese, proprio dalla sua terra d'origine ha intrapreso la carriera da allenatore (col Braga come vice), fermatasi però nel 2013. Oggi è uno degli ambasciatori della federcalcio del Portogallo.

JUAN SEBASTIAN VERON - Fu uno dei mattatori della stagione con 8 reti in A, compreso il rigore nell'ultima giornata contro la Reggina. Dopo una prima parentesi in panchina, è diventato il vicepresidente dell'Estudiantes.

PAVEL NEDVED - Suonò la carica nella rimonta del derby di ritorno che diede il là all'altra rimonta, quella sulla Juve capolista. Come noto, è attualmente vicepresidente proprio della Juventus.

DIEGO PABLO SIMEONE - Dal 2011 guida l'Atletico Madrid, in bacheca otto titoli, tra cui due campionati e due Europa League, oltre a due Champions solo sfiorate e perse in finale.

MATIAS ALMEYDA - Altro diventato allenatore. In Messico ha vinto la Champions League del nordamerica coi Chivas. Oggi siede sulla panchina dei San Jose Earthquakes in MLS.

DEJAN STANKOVIC - Anche per lui il presente è in panchina: dal 2019 allena la Stella Rossa con cui ha già vinto due campionati.

GUERINO GOTTARDI - Fu decisivo nella finale di Coppa Italia vinta nel 1998. "Ho fatto il corso di allenatore e ho una scuola calcio a Roma che si chiama Athletic Soccer Academy" - raccontava nel maggio 2020 a Tuttomercatoweb. E intanto coltiva la passione per il padel (qui in foto con Donnarumma e un altro ex di quella Lazio, Marcolin).

ATTILIO LOMBARDO - Chiuderà la sua carriera due anni dopo iniziando subito quella da assistente e allenatore. Oggi è nello staff della nazionale campione d'Europa di Roberto Mancini.

ALEN BOKSIC - È stato commentatore tv e vice di Stimac della nazionale croata nel 2013. In una recente intervista ha invece detto di aver acquistato una piccola isola chiamata Mariaska al largo della costa dalmata, dove oggi vive con la famiglia.

MARCELO SALAS - Un'iconica esultanza vista dodici volte quell'anno, fu lui il bomber dell'attacco di Eriksson. Dopo la carriera da calciatore è tornato nella sua città natale in Cile, Temuco, dove è diventato prima dirigente, e ora presidente, del Club de Deportes Temuco.

SIMONE INZAGHI - Dopo sei stagioni sulla stessa panchina che fu di Eriksson, oggi è alla guida dell'Inter.

ROBERTO MANCINI - Non indossò l'anno successivo la maglia con lo scudetto cucito sul petto, perché nel frattempo si era già seduto in panchina proprio come vice di Eriksson. Da lì la lunga carriera che, oggi, lo vede alla guida della Nazionale azzurra portata fin sul tetto d'Europa.

FABRIZIO RAVANELLI - Ex Juve e legatissimo alla sua città, Perugia, le due squadre coinvolte a distanza in quel 14 maggio del 2000. In panchina ha allenato le giovanili bianconere e dunque l'Ajaccio, l'ultima avventura nel 2018 con l'Arsenal Kiev. Oggi è brand ambassador proprio della Juventus.

SVEN-GÖRAN ERIKSSON - Fu l'uomo al comando di quella squadra da scudetto, con cui vinse anche due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana, una Supercoppa Europea e una Coppa delle Coppe. La sua carriera proseguirà in Inghilterra e poi in Cina. L'ultimo incarico è stato alla guida della nazionale di calcio delle Filippine.

Tra i giocatori che scesero in campo in quel campionato manca all'appello lo svedese ex Bologna Kennet Andersson, solo 29 minuti e nessun gol. Oggi? È dirigente degli svedesi del Goteborg. Mentre gli altri presenti in quella stagione (ma senza minuti giocati in Serie A) furono Marcolin (commentatore tv), più i giovanissimi Conti, Pisano e Giampiero Pinzi (oggi nello staff dell'Udinese).